Storia
della famiglia Leiss di Laimburg
Italiano
NOTA BENE
Quanto segue è la traduzione letterale di: HERALDIK,
FAMILIEN, CHRONIKEN, GENEALOGIE, TIROLER ADLER>LEYSS-LAIMBURG (BenutzerAnnotationen:
Copyright),
pertanto errori, omissioni, incompletezza o qualsiasi altra anomalia
non è dipendente dalla mia volontà. Resta valido in ogni caso l'invito
iniziale al lettore a fornire (se supportati da prove) tutte le variazioni
e/o suggerimenti, che ritenesse opportuno fare.
Vedere anche
: mappa - genealogia - Paschpach da fonte:
R.P. Montironi (cliccando qui)
Leyss
A. I Signori di Laimburg
Nel paese di Laimburg, presso Caldaro,
presso "Mitterberge"
sopra Platen, sporge una collinetta tra i cespugli boscosi e
su questa collinetta una torre quadrata, in rovina, circondata da mura
oramai ruderi. Sono le rovine del castello di Laimburg, la casa madre
dei signori di Laimburg.
Heinrich di Laimburg, aveva ottenuto il
castello nel 1269 dal Conte Meinhard del Tirolo. La stirpe si esaurì
con Kaspar di Laimburg nel 1488; seguirono le casate nobiliari di Rottenburg
(Heinrich, 1339-1341), Waltenhofen (Wilhelm, 20.1.1424), Campan (Rudolf,
21.6.1433)
Nel 1624 Paul Leyss acquisì (dal verbo
non si capisce se lo acquistò o altro) il castello, dato che si suppone
che la sua famiglia fosse imparentata con i signori di Laimburg e che
si fosse trasferita intorno al 1500 nella zona di Caldaro dalla valle
superiore dell'Inn.
B. Linea antica dei Leyss - Laimburg
Della famiglia dei Leyß conosciamo in tempi antichi Heinrich,
giudice di Rodenegg nel 1382; un avvocato Leyß nella valle superiore
dell'Inn nel 1422; Hans Leyß sulla "postazione"
a Prutz nel 1427; Leyß Bartlmä, giudice
e proprietario terriero nel Tullenau presso Prutz , morto nel 1435,
ed altri.
Il 04.11.1501 Hans, il capostipite dei Leyß di Laimburg, ottenne dall'imperatore
Massimiliano I una lettera di conferimento di un blasone. La discendenza
proseguita con suo figlio Georg, morto
nel 1541, è contenuta nel libro "Alberi genealogici delle antiche famiglie
del Tirolo" pag.78, ed in modo più dettagliato in "il mensile dell'Aquila"
di settembre 1916, pag.560, come prima linea; in entrambe le fonti fino
a Johann-Nikolaus, nato nel 1654 e morto
il 04.03.1723.
La discendenza proseguita da Marx Leyß,
morto nel 1550, figlio del capostipite Hans, è presentata nell'Albero
Grabmayrs. Questa prosegue fino a Michael Leyß,
giudice a Caldaro, nato il 03.03.1628 e morto il 29.05.1680. Un albero
simile, un poco più dettagliato, di questa 2° linea si trova ne "il
mensile dell'Aquila" di settembre 1916, pag.562 e 563.
In base alle tavole genealogiche dell' Avv. F.S. Tuccimei "La famiglia
Leyß di Laimburg" (Roma, 1927) che coincide con le tavole genealogiche
di Schullern, ma si dissocia un poco dalle tavole Grabmayrs, la successione
è questa:
- Hans Leyß, morto nel 1569, marito
di N.Schinagl;
- Marx, morto nel 1595, marito di Susanna
Schweigl;
- Hans, morto nel 1632, marito di Helene
Erhart-An der Lan;
- Michael, giudice a Caldaro,
nato il 03.03.1628, morto il 28.05.1680, marito di Maria Egger,
morta il 03.02.1695
- Johann-Michael, nato il 29.09.1660,
dal 12.07.1685 marito di Maria Sabine Manikor di Casez; giudice
a Matrei presso il Brennero, morto nel 1711. Da questo originano
i Leyß che vivono tutt'ora.
- Josef Franz Anton, nato il 17.01.1687,
marito di Barbara Schmied di Schmiedfelden e deceduto
nel 1748.
- Georg, morto nel 1590, fratello di
Hans Leyß, morto nel 1569, diede origine con sua moglie Magdalena
Unterstiner di Pinzone, morta nel 1619, ad una terza linea antica
di Leyß, che viene riportata in Grabmayrs pag.78 e più dettagliatamente
nel "mensile dell'Aquila" pag.561.
C. Nuova linea dei Leyß-Laimburg
Mentre la prima e la terza linea dei Leyß di Laimburg terminò, la
seconda linea proseguì.
Josef Franz Anton di Leyß, marito di
Barbara Schmied di Schmiedfelden, era Capo-Dogana a Kollman e Capo-Cassiere-Contabile,
morì nel 1748. La sua discendenza è conosciuta grazie al "libro tascabile
delle casate nobili" (casa editrice Irrgang, Brünn,1888), pag.330,
dove è segnalata una scorretta ascendenza.
Entrambi i suoi figli , Josef Kandidus,
nato nel 1735, morto nel 1804, curatore ( vecchio medico ?) Presso
Matrei, marito di Maria Rosa di Riccabona, morta nel 1809 e Franz-Karl,
nato il 10.11.1725, marito di Anna Schreibern di Schwanenhausen, proseguirono
la discendenza.
Da Franz Karl nasce Anton Felix, Capo-Esattore-Doganale
al confine di Cortina, nato il 01.06.1761 a Barbina, morto il 16.10.1820
a Cortina d'Ampezzo e dal 15.07.1788 legato a Theresia Rungaldier-Prenner
figlia di Johann Rungaldier. Visse principalmente a Grigno in Valsugana.
La maggior parte dei suoi figli si trasferì a Trieste, dove iniziò
la linea triestina dei Leyß-Laimburg, come è descritto sulla tavola
genealogica di F.S. Tuccimei a pag.24.
Solo Johann Leyß di Laimburg rimase in
Tirolo. Naque il
18.06.1821 a Innsbruck. Come madrina di battesimo ebbe
Anna di Leyß, sorella di suo padre e vedova dell'assessore
del tribunale provinciale Johann di Schullern.
Leyß Johann si dedicò alla carriera ecclesiastica, diventò parroco
a Bregenz il 23.07.1862, parroco e Decano a Innsbruck e vescovo di
Bressanone come Johannes IX (collegamento). Egli consacrò il monumento
ai caduti in Spinges e morì il 23.04.1884 a Bressanone.
Tra i figli di Josef Kandidus, che sono elencati a pag.331 del "Tascabile
di Genealogia" sotto il titolo 1° linea, compare Anton
Johann Georg Leyß di Laimburg. Naque
il 21.04.1772 nel castello di Trautson presso Matrei, fece carriera
militare e fu parte dal 01.09.1789 al 01.09.1802 del corpo dei puntatori
scelti del corpo degli Schützen. Poi servì fino al 27.10.1805 presso
il Reggimento della Milizia regionale tirolese e il 27.10.1805 divenne
"secondo" Maggiore del 2° reggimento, andò in pensione il 30.06.1806,
ma fu richiamato il 01.01.1809 e servì fino al 01.04.1811 presso il
Battaglione dell'esercito regionale "Re Guglielmo dei Paesi Bassi".
All'inizio del 1809 ottenne l'incarico, in qualità di Tenente dell'esercito
regionale "Hohenlohe-Bartenstein", con la milizia territoriale della
Val Pusteria di bloccare con i suoi uomini la fortezza di Kufstein,
occupata dal 17 aprile da nemici (esercito bavarese) e circondata
da tirolesi.
Egli risalì con grandi difficoltà i "Krimmler Tauer ancora ricoperti
di neve e ghiaccio e raggiunse Mittersill il 10 maggio. In questa
marcia forzata molti persero i piedi, altri la pelle del viso, molti
rimasero ciechi dopo poco tempo, nonostante cercassero di difendersi
dall'aria pungente delle Alpi con teli neri. A Mittersill, Leyß ricevette
un contrordine: di marciare non a Kufstein, ma ai passi Luftenstein
e Hirschbichl che raggiunge il 12 maggio ma nel frattempo erano stati
presi dai nemici. In molteplici attacchi eroici, allontanò i nemici
dai luoghi e cadde nelle mani dei vincitori anche una significativa
scorta di generi alimentari e fieno.
Leyß lasciò il passo già il 14 maggio con le sue truppe, marciò su
Gerlos nel Zillertal, passò Ramsau, ma nelle vicinanze di Zell sullo
Ziller, vide una postazione nemica e si affrettò in una spedizione
avventurosa sul Pfitscher Joch verso Sterzig da Handreas Hofer. Da
lì il 29 maggio alle 4 del mattino partì con 720 uomini come prima
colonna del gruppo dei tenenti da Reißenfels sopra Patsch verso Hall,
dove subito entrò in battaglia e dopo tre terribili attacchi, prese
i ponti di Haller sull'Inn.
L' 11 giugno troviamo Leyß a Rattenberg poi non sentiamo più nulla
del valoroso ufficiale, e questo perché dopo la tregua di Znaimer
del 12 luglio, tutti gli ufficiali tirolesi dovettero eseguire l'ordine
di congedo. Anton di Leyß era legato a Magdalena Sterzinger von Felsenhim,
nata a Sterzino nel 1779 e morta il 18.06.1805 a Graz, che diede alla
luce tre figli.
Leyß morì, dimenticato ed in solitudine, come pensionato col grado
di Maggiore a Graz, il 08.01.1842 e fu tumulato al cimitero locale
presso St.Leonhard.
Il Johann Nikolaus di Leyß della 1° linea
era nato nel 1654, morto il 04.03.1723 e fino al 25.02.1675 marito
di Helene di Pach di Hansenheim, figlio di "Johann Nikolaus il vecchio"
e Brigitta nata di Rosenberg, diede inizio ad una 3° linea ( 2° nel
"Libro tascabile della genealogia delle famiglie nobili",1888, pag.330
e 334).
Da questa linea derivano:
Suo figlio, Johann Dominik, morto nel
1749, marito di Johanna Kaiser di Kayserberg, morta nel 1754, il figlio
dei quali, Johann Nep., morto nel 1807,
fu segretario ( Gubernialsekretar ???) a Insbruck, marito di Johanna
Wenzl di Kirchegg, morta nel 1816, il figlio dei quali Alois
Benedikt, nato il 21.03.1778, morto a Biala il 21.04.1846,
Tenente dei Cacciatori-Fenner e i figli di questo: Alois,
nato il 04.01.1812, morto il 10.04.1872 a Vienna, e Julius
di Leyß, nato il 16.01.1815 a Biala e morto nel luglio del
1901 era il Capo della Scuola di Equitazione Spagnola a Vienna, e
insegnante di equitazione dell' Imperatore Franz Josefs.
Johann Bapt. v. Leyß, figlio del summenzionato
Johann Nep. v. Leyß morto nel 1807, e nato a Innsbruck, si trasferisce
a Vienna e diviene contabile. Muore a Vienna il 10.11.1867. I suoi
cinque figli ( si veda il "Libro tascabile della genealogia delle
famiglie nobili",1888, pag. 334) intrapresero carriere statali a Vienna
e continuarono lì la loro discendenza.
A seguire alcune immagini
della famiglia.
Maria Anna Ermenenzia (Arma) dettaglio
|
Maria Anna Ermenenziana Leiss di Laimburg
|
Maria Anna Ermenenziana Leiss di Laimburg - dettaglio |
|
Maria Margareta Franzin in Leis di Laimburg
|
Marx Ludwig Leiss di Laimburg - dettaglio
|
Maria Margareta Franzin -
Laimburg (Arma) - dettaglio
|
Marx Ludwig Leiss di Laimburg (Arma-1685)
|
Marx Ludwig Leiss di Laimburg
|
[Texto
en español - las imágenes son anteriores]
Leyss
Nota bene: Todo lo que sigue es la traducción literaria de:
HERALDIK, FAMILEN, CHRONIKEN, GENEALOGIE, TIROLER ADLER>LEYSS-LAIMBURG
(BenutzerAnnotationen: Copyright), por lo tanto errores, omisiones,
informaciones no completas o cualquier otra anomalía no depende
de mi voluntad. Queda como válido en cualquier caso la invitación
inicial al lector para proveer (si apoyan pruebas) todas las variaciones
y/o sugerencias que considerase oportuna hacer.
A . Los señores de Laimburg
En el pueblo de Laimburg, en Caldaro (Kaltern), en la “Colina
Miter” encima de Platen, sobresale una pequeña colina
entre las matas boscosas y sobre esta pequeña colina una torre
cuadrada, en ruinas, circundada de una muralla también ya en
ruinas. Son las ruinas del castillo de Laimburg en el 1488; siguieron
la descendencia nobiliar de Rottenburg (Heinrich, 1339-1341), Waltenhofen
(Wilhem, 20.01.1424), Campan (Rudolf, 21.06.1433)
En el 1624 Paul Leiss adquiere (del verbo no se entiende si lo compró
o qué) el castillo, dado que se supone que su familia estuviese
emparentada con los señores de Laimburg y que se hubiera trasferida
en torno al 1500 en la zona de Caldaro (Kaltern) desde el valle superior
del Inn.
B. Línea antigua de Leyss-Laimburg
De la familia de Leyß conocemos en tiempos antiguos a Heinrich,
juez de Rodenegg en el 1382; un abogado Leyß en el valle superior
del Inn en el1422; Hans Leyß en la “ sede “ en Prutz
en el 1427; Leyß Bartlmä, juez y propietario de las tierras
en Tullenau, en Prutz, muerto en 1435, y otros.
El 04.11.1501 Hans, el fundador de los Leyß de Laimburg, obtiene
del emperador Massiiliano I una carta de concesión de un blasón.
La descendencia seguida con su hijo Georg, muerto en el 1541, está
contenida en el libro “Árboles genealógicos de
las antiguas familias del Tirol” Pág. 78, y en modo más
detallado en “La revista del águila” de septiembre
de 1916, Pág. 560, como primera línea; en ambas las
fuentes hasta Johann, nacido en el 1654 y muerto el 04.03.1723.
La descendencia seguida por Marx Leyß, muerto en el 1550, hijo
del fundador Hans, está representada en el árbol Grabmayrs.
Esta sigue hasta Michael Leyß, juez en Caldaro, nacido el 03.03.1628
y muerto el 29.05.1680. Un árbol parecido, un poco más
detallado, de esta 2ª línea se encuentra en “La
revista del Águila” de septiembre de 1916, Pág.
562 y 563. (final de la página)
En base a las tablas genealógicas del abogado F.S. Tuccimei
“La familia Leyß de Laimburg (Roma, 1927) que coincide
con las tablas genealógicas de Scullern, pero se disocia un
poco de las Grabmayrs, la sucesión es esta:
Hans Leyß, muerto en 1569, marido de N.Schinagl;
Marx, muerto en 1595, marido de Susanna Schweigl;
Hans, muerto en 1632, marido de Helene Erhart-An der Lan;
Michael, juez en Caldano, nacido el 03.03.1628, muerto el 28.05.1680,
marido de Maria Egger, muerta el 03.02.1695
Johann-Michael, nacido el 29.09.1660, desde el 12.07.1685 marido de
Maria Sabine Manikor di Casez; juez en Matrei en el Brennero, muerto
en 1711. De éste originan los Leyß que viven todavía
hoy.
Josef Franz Anton, nacido el 17.01.1687, marido de Barbara Schmied
di Schmiedfelden.
Georg, muerto en 1590, hermano de Hans Leyß, muerto en 1569,
dio origen con su mujer Magdalena Unterstiner di Pinzone, muerta en
1619, a una tercera línea antigua de Leyß, que está
escrita en Grabmayrs Pág.78 e más detalladamente en
“La revista del Águila” Pág.561.
C. Nueva línea de los Leyß-Laimburg
Mientras la primera y la tercera línea de los Leyß di
Laimburg terminó, la segunda línea prosiguió.
Josef Franz Anton di Leyß, marido de Barbara Schmied di Schmiedfelden,
era Jefe de la aduana en Kollman y Jefe- Tesorero-Contable, murió
en 1748. Su descendencia es conocida gracias al “libro de bolsillo
de las descendencias nobles” (casa editora Irrgang, Brünn,1888),
Pág.330, donde está señalada una incorrecta ascendencia.
Ambos hijos suyos , Josef Kandidus, nacido en 1735, muerto en 1804,
sanador ( viejo medico ?) Con Matrei, marido de Maria Rosa di Riccabona,
muerta en 1809 y Franz-Karl, nacido el 10.11.1725, marido de Anna
Schreibern di Schwanenhausen, prosiguieron la descendencia.
De Franz Karl nace Anton Felix, Jefe-Tesorero-Aduanal al limite de
Cortina, nacido el 01.06.1761 en Barbina, muerto el 16.10.1820 en
Cortina d’Ampezzo y desde el 15.07.1788 unido a Theresia Rungaldier-Prenner
hija de Johann Rungaldier. Vivió principalmente en Valsugana.
La mayor parte de sus hijos se transfirió a Trieste, donde
inició la línea triestina de los Leyß-Laimburg,
come está descrito en la tabla genealógica de F.S. Tuccimei
en la Pág.24.
Solo Johann Leyß de Laimburg se quedó en Tirolo. Nace
el 18.06.1821 en Innsbruck. Como madrina de bautizo está Anna
di Leyß, hermana de su padre y viuda del asesor del tribunal
provincial Johann de Schullern.(final de pagina)
Leyß Johann se dedicó a la carrera eclesiástica,
llegó a ser párroco en Bregenz el 23.07.1862, párroco
y Decano en Innsbruck; y Arcipreste de Bressanone como Johannes IX
. Consagró el monumento a los caídos en Spinges y murió
el 23.04.1884 en Bressanone.
Entre los hijos de Josef Kandidus, que son citados en la Pág.331
del “Libro de bolsillo de Genealogía” con el titulo
1° línea, aparece Anton Johann Georg Leyß di Laimburg.
Nace el 21.04.1772 en el castillo de Trautson en Matrei, hizo la carrera
militar y fue parte desde el 01.09.1789 hasta el 01.09.1802 del cuerpo
de los tiradores elegidos del cuerpo de los Schützen. Después
sirvió hasta el 27.10.1805 en el Regimiento del la Milicia
regional tiroles y el 27.10.1805 pasó a ser “segundo”
Mayor del 2° regimiento, se jubiló el 30.06.1806, pero
fue llamado el 01.01.1809 y sirvió hasta el 01.04.1811 con
el Batallón del ejercito regional “Rey Guglielmo de los
Países Bajos”. Al inicio de 1809 obtuvo el encargo, en
cualidad de Teniente del ejercito regional “Hohenlohe-Bartenstein”,
con la milicia territorial de Val Pusteria de bloquear con sus hombres
la fortaleza de Kufstein, ocupada desde el 17 de abril por enemigos
(ejercito bavares) y circundada por los tiroleses. Subió de
nuevo con grandes dificultades a los “Krimmler Tauer todavía
recubiertos de nieve y hielo y consiguió Mittersill el 10 de
mayo. En esta marcha forzada muchos perdieron la piel, otros la piel
de la cara, muchos se quedaron ciegos al poco tiempo, sin embargo
intentaron defenderse del aire cortante de los Alpes con telas negras.
En Mittersill, Leyß recibió una contraorden: de marchar
no a Kufstein, sino a los pasos Luftenstein y Hirschbichl que consigue
el 12 de mayo pero al mismo tiempo habían sido tomados por
los enemigos. En múltiples ataques heroicos, alejó a
los enemigos de los lugares y calló en manos de los vencedores
también una importante provisión de géneros alimentarios
y heno.
Leyß dejó el paso ya el 4 de mayo con sus topas, marchó
a Gerlos en Zillertal, pasó Ramsau, pero en las cercanías
de Zell sobre el Ziller, vio un posicionamiento enemigo y se apresuró
en una expedición venturosa sobre Pfitscher Joch hacia Sterzig
da Handreas Hofer. Desde allí el 29 de Mayo a las 4 de la mañana
salió con 720 hombres como primera columna del grupo de los
tenientes desde Reißenfels sobre Patsch hacia Hall, donde enseguida
entró en batalla y después de tres terribles ataques,
tomó los puentes de Haller sull’Inn.
El 11 de junio encontramos a Leyß en Rattenberg después
no sabemos nada más del valiente oficial, y esto porque después
de la tregua de Znaimer del 12 de julio, todos los oficiales tiroleses
tuvieron que ejecutar la orden de despedida. Anton di Leyß estaba
unido a Magdalena Sterzinger von Felsenhim, nacida en Sterzino en
el 1779 y muerta el 18.06.1805 en Graz, que dio a luz tres hijos.
Leyß murió olvidado y en soledad, como jubilado con el
grado de Mayor en Graz, el 08.01.1842 y fue enterrado en el cementerio
local en St.Leonhard.
Il Johann Nikolaus di Leyß de la 1° línea había
nacido en 1654, muerto el 04.03.1723 y hasta el 25.02.1675 marido
de Helene di Pach di Hansenheim, hijo de “Johann Nikolaus el
viejo” y Brigitta nacida di Rosenberg, (final pagina)
dio inicio a una 3° línea ( 2° en “Libro de bolsillo
de la genealogía de las las familias nobles”,1888, Pág.330
e 334).
De esta línea derivan:
Su hijo, Johann Dominik, muerto en 1749, marido de Johanna Kaiser
di Kayserberg, muerta en 1754, el hijo de los cuales, Johann Nep.,
muerto en 1807, fue secretario en Insbruck, marido de Johanna Wenzl
di Kirchegg, muerta en 1816, el hijo de los cuales Alois Benedikt,
nacido el 21.03.1778, muerto en Biala el 21.04.1846, Teniente de los
Cazadores-Fenner y los hijos de este: Alois, nacido el 04.01.1812,
muerto el 10.04.1872 en Viena, y Julius di Leyß, nacido el 16.01.1815
en Biala y muerto en julio del 1901 era el Jefe de la Escuela di Equitación
española en Viena, y profesor de equitación del Emperador
Franz Josefs.
Johann Bapt. v. Leyß, hijo del mencionado Johann Nep. v. Leyß
muerto en 1807, y nacido en Innsbruck, se transfiere a Viena y se
hace contable. Muere en Viena el 10.11.1867. Sus cinco hijos (véase
el “Libro de bolsillo del la genealogía de las las familias
nobles”,1888, Pág. 334) emprendieron carreras estatales
en Viena y continuaron allí su descendencia.
[Texte
en français - les images sont au-dessus]
Leyss
Ce qui suit est la traduction littérale de : HERALDIK, FAMILEN,
CHRONIKEN, GENEALOGIE, TIROLER ADLER>LEYSS-LAIMBURG (BenutzerAnnotationen:
Copyright), aussi erreurs, omissions, manques ou tout autre anomalie
ne sont pas dépendantes de ma volonté. Reste valide
dans tous les cas l’invitation initiale au lecteur pour fournir
(si supporté de preuve) toutes les variations et/ou suggestions
qu’il retient opportun de faire.
Leyss
A. Seigneurs de Laimburg
Dans la région de Laimburg, près de Caldaro (Kaltern),
à la “colline Mitter” au-dessus de Platen, émerge
une petite colline entre les buissons boisés et sur cette colline
une tour carrée, en ruine, entourée de murs aujourd’hui
en ruines. Ce sont les décombres du château de Laimburg,
la maison mère des seigneurs de Laimburg.
Heinrich de Laimburg, avait obtenu le château en 1269 du comte
Meinhard du Tyrol. La lignée s’épuisa avec Kaspar
de Laimburg en 1488; suivront les maisons nobiliaires de Rottenburg
(Heinrich, 1339-1341), Waltenhofen (Wilhelm, 20.1.1424), Campan (Rudolf,
21.6.1433).
En 1624 Paul Leyss acquit (du verbe on ne comprend pas bien s’il
l’acquit ou autre chose) le château, étant donné
qu’on suppose que sa famille était apparentée
avec les seigneurs de Laimburg et qu’elle s’était
transférée autour des années 1500 dans la zone
de Caldaro (Kaltern) dans les vallées supérieures de
l’Inn.
B.
Lignée antique des Leyss - Laimburg
De la famille des Leyß nous connaissons Heinrich, juge de Rodenegg
en 1382, un avocat Leyß dans la vallée supérieure
de l’Inn en 1422; Hans Leyß sur la “position”
à Prutz en 1427; Leyß Bartlmä, juge et propriétaire
de terrain en Tullenau près de Prutz, mort en 1435, et d’autres.
Le 04.11.1501 Hans, la souche des Leyß di Laimburg, obtient
de l’empereur Maximilien I une lettre de confirmation pour un
blason. La génération suivante avec son fils Georg,
mort en 1541, est contenue dans le livre “Arbres généalogiques
des antiques familles du Tyrol”, page 78, et de manière
plus détaillée dans “le mensuel de l’aigle”
de septembre 1916, page 560, comme première lignée,
dans les deux sources, jusqu’à Johann-Nokolaus, né
en 1654 et mort le 4 avril 1723.
La génération suivante avec Marx Leyß, mort en
1550, fils de Hans, est présentée dans l’Arbre
Grabmayrs. Celle-ci se poursuit jusqu’à Michael Leyß,
juge à Caldaro, né le 03 mars1628 et mort le 29 mai
1680. Un arbre similaire, un peu plus détaillé de cette
seconde lignée se trouve dans “le mensuel de l’Aigle”
de septembre 1916, pages 562 et 563 (fin de page).
Selon les tables généalogiques de “Avv. F.S. Tuccimei
“ La famille Leyß de Laimburg (Rome, 1927), qui coïncident
avec les tables généalogiques de Scullem, mais qui se
dissocient quelque peu des tables de Grabmayrs, la succession est
celle-ci:
Hans Leyß, mort en 1569, mari de N.Schinagl;
Marx, mort en 1595, mari de Susanna Schweigl;
Hans, mort en 1632, mari de Helene Erhart-An der Lan;
Michael, juge à Caldano, né le 03.03.1628, mort le 28.05.1680,
mari de Maria Egger, morte le 03.02.1695
Johann-Michael, né le 29.09.1660, du 12.07.1685 mari de Maria
Sabine Manikor de Casez; juge à Matrei dans le Brenner, mort
en 1711. De cette union sont originaires les Leyß qui vivent
encore.
Josef Franz Anton, né le 17.01.1687, mari de Barbara Schmied
de Schmiedfelden.
Georg, mort en 1590, frère de Hans Leyß, mort en 1569,
donna naissance avec sa femme Magdalena Unterstiner de Pinzone, morte
en 1619, à une troisième lignée de Leyß,
qui fut citée dans le Grabmayrs page 78 et de façon
plus détaillée dans “le mensuel de l’Aigle”
page 561.
C.
Nouvelle lignée des Leyß-Laimburg
Alors que la première et la troisième lignée
des Leyß de Laimburg s’éteignaient, la seconde
lignée poursuiva.
Josef Franz Anton de Leyß, mari de Barbara Schmied de Schmiedfelden,
était chef des douanes à Kollman et chef-caissier-comptable,
mourut en 1748. Sa descendance est connue grâce au “livre
de poche des maisons nobles” (maison éditrice Irrgang,
Brünn, 1888), page 330, où est signaléee une incorrecte
ascendance.
Ses deux fils, Josef Kandidus, né en 1735, mort en 1804, curateur
(vieux médecin ?) à Matrei, mari de Maria Rosa de Riccabona,
morte en 1809 et Franz-Karl, né le 10 novembre 1725, mari de
Anna Schreibern de Schwanenhausen, continueront la descendance.
De Franz Karl naît Anton Felix, chef-percepteur des douanes
à la frontière de Cortina, né le 01.06.1761 à
Barbina, mort le 16.10.1820 à Cortina d’Ampezzo et du
15.07.1788 lié à Theresia Rungaldier-Prenner fille de
Johann Rungaldier. Il vécut principalement à Grigno
en Valsugana. La plupart de ses enfants déménagea à
Trieste, où comença la lignée triestène
des Leyß-Laimburg, comme est décrit sur la table généalogique
de F.S. Tuccimei à la page 24.
Seul Johann Leyß de Laimburg resta enTyrol. Il naquit le 18.06.1821
à Innsbruck. Comme marraine de baptême ce fut Anna de
Leyß, soeur de son père et veuve de l’assesseur
du tribunal provincial, Johann de Schullern. (fin de la page)
Leyß Johann dédia sa vie à la carrière
ecclésiastique, devint curé à Bregenz le 23 juillet
1862, curé et doyen à Innsbruck et archevêque
de Bressanone comme Johannes IX . Celui-ci consacra un monument aux
morts tombés en Spinges et mourut le 24 avril 1884 à
Bressanone.
Parmi les fils de Josef Kandidus, qui sont cités à la
page 331 du livre”généalogie de poche” sous
le titre première lignée, apparaît Anton Johann
Georg Leyß de Laimburg. Il naquit le 21.04.1772 dans le château
de Trautson à Matrei, fit une carrière militaire et
fit partie du 01.09.1789 au 01.09.1802 du corps des pointeurs choisis
du corps des Schützen. Puis il servit jusqu’au 27.10.1805
au régiment de la Milice régionale tyrolienne et le
27.10.1805 devint “second” Major du 2° régiment,
à la retraite le 30.06.1806, mais fut rappelé le 01.01.1809
et servit jusqu’au 01.04.1811 au Bataillon de l’armée
régionale “Roi Guillaume des Pays-Bas”. Au début
de 1809 il obtint la charge, en qualité de lieutenant de l’armée
régionale “Hohenlohe-Bartenstein”, avec la milice
territoriale de Val Pusteria de bloquer avec ses hommes la forteresse
de Kufstein, occupée depuis le 17 avril d’ennemis (armée
bavaroise) et entourée de tyroliens. Celui-ci remonta avec
beaucoup de difficulté les “Krimmler Tauer” encore
recouvertes de neige et de glace et rejoignit Mittersill le 10 mai.
Dans cette marche forcée beaucoup perdirent les pieds, d’autres
la peau du visage, d’autres encore restèrent aveugles
après peu de temps, bien qu’ils cherchèrent à
se protéger de l’aire piquante des Alpes avec des toiles
noires. A Mittersill, Leyß recut un contre-ordre ; de ne pas
marcher sur Kufstein mais aux cols de Luftenstein et Hirschbichl qu’il
rejoignit le 12 mai, mais qui entre temps avaient été
pris par les ennemis. En de multiples attaques héroïques,
ils éloignèrent les ennemis des lieux et tombaient dans
les mains des vainqueurs une significative provision de genre alimentaire
et du foin.
Leyß laissa le col le 14 mai avec ses troupes, marcha sur Gerlos
dans le Zillertal, passa Ramsau, mais aux alentours de Zell sur le
Ziller, vit une base ennemie et se hâta d’organiser une
expédition aventureuse sur Pfitscher Joch vers Sterzig de Handreas
Hofer. De là le 29 mai à 4 heures du matin il partit
avec 720 hommes, avec en première ligne le groupe des lieutenants,
de Reißenfels au-dessus de Patsch vers Hall, où il entra
de suite en bataille et après trois terribles attaques, il
prit les ponts de Haller sur l’Inn.
Le 11 juin nous trouvons Leyß à Rattenberg puis nous
n’entendons plus rien du valeureux officier, et ceci parce qu’après
la trêve de Znaimer du 12 juillet, tous les officiers tyroliens
devaient exécuter l’ordre de libération. Anton
de Leyß était lié à Magdalena Sterzinger
von Felsenhim, née à Sterzino en 1779 et morte le 18
juin 1805 à Graz, qui donna naissance à 3 fils.
Leyß mourut, oublié et dans la solitude, étant
retraité avec le grade de Major à Graz, le 08 janvier
1842 et fut enterré au cimetière local près de
St. Leonhard.
Johann Nikolaus de Leyß de la 1° lignée était
né en 1654, mort le 04 mars 1723 et jusqu’en 25 février
1675 mari de Hélène di Pach de Hansenheim, fils de “Johann
Nikolaus le vieux” et Brigitta née de Rosenberg, (fin
de la page)
Donna naissance à une troisième lignée ( 2°
dans le “Livre de poche de la généalogie des nobles
familles”, pages 330 et 334).
De cette lignée découlaient
:
Son fils, Johann Dominik, mort en 1749, mari de Johanna Kaiser de
Kayserberg, morte en 1754, desquels le fils, Johann Nep, mort en 1807,
était secrétaire à Insbruck, mari de Johanna
Wenzl de Kirchegg, morte en 1816, desquels le fils Alois Benedikt,
né le 21.03.1778, mort à Biala le 21.04.1846, lieutenant
des chasseurs-Fenner et les fils de celui-ci : Alois, né le
04.01.1812, mort le 10.04.1872 à Vienne, et Julius de Leyß,
né le 16.01.1815 à Biala et mort en juillet de 1901
était le chef de l’école d’équitation
espagnole à Vienne, et enseignant d’équitation
de l’empereur Franz Josefs.
Johann Bapt. v. Leyß, fils du mentionné ci-dessus Johann
Nep. v. Leyß mort en 1807, et né à Innsbruck,
se transfère à Vienne et devient comptable. Il meurt
à Vienne le 10 novembre 1867. Ses cinq fils( voir le “Livre
de poche de la généalogie des nobles familles”,1888,
page 334) entreprirent des carrières nationales et c’est
là que se poursuivit leur descendance.
[Text
auf Deutsch - die Bilder sind oben]
Leyss
LITERATUR: Granichstaedten-Czerva
(1960): "Überetsch - Ritterburgen und Edelleute"
A.
Die Herren von Laimburg
Im Dorfe Laimburg bei Kaltem, am Mitterberge, oberhalb Platten, ragt
ein Hügel aus dem Waldgebüsch hervor und auf diesem Hügel
ein verwitterter, viereckiger Turm, von Mauertrümmern umgeben.
Es sind die Ruinen des Schlosses Laimburg, des Stammhauses der Herren
von Laimburg.
Heinrich von Laimburg hatte das Schloß um 1269 vom Grafen Meinhard
von Tirol als Lehen erhalten. Mit Kaspar von Laimburg erlosch das
Geschlecht im Jahre 1488; es kam dann an die Edelgeschlechter Rottenburg
(Heinrich, 1339-1341), Waltenhofen (Wilhelm, 20. 1. 1424), Campan
(Rudolf, 21. 6. 1433) u. a.
Im Jahre 1624 erwarb das Schloß Paul Leyss, dessen angeblich
mit den Herren von Laimburg versippte Familie um 1500 aus dem Oberinntale
in die Kalterer Gegend gezogen war.
B. Alte Linien der Leyß-Laimburg
Aus der Familie der Leyß kennen wir in alter Zeit Heinrich,
Richter von Rodenegg 1382, Advokat Leyß im Oberinntale 1422,
Hans Leyß auf der Feuerstatt in Prutz 1427, Bartlmä, Richter
und Gutsbesitzer in der Tullenau bei Prutz, gest. 1435, u. a.
Am 4. 11. 1501 erhielt Hans, der Stammvater der Leyß von Laimburg,
vom Kaiser Max I. einen Wappenbrief. Die durch seinen Sohn Georg,
gest. 1541, fortgesetzte Deszendenz ist in Georg v. Grabmayrs "Stammtafeln
alter Tiroler Familien" Seite 78, und, etwas ausführlicher,
im "Monatsblatt Adler" vom September 1916, Seite 560 (v.
Hermann von Schullern) als 1. Linie enthalten; in beiden Quellen bis
Johann-Nikolaus, geb. 1654, gest. 4. 3. 1723.
Die durch Marx Leyß, gest. 1550, Sohn des Stammvaters Hans,
fortgesetzte Deszendenz ist in v. Grabmayrs Stammtafeln, S. 78, dargestellt.
Sie läuft bis zu dem posthum geborenen Michael Leyß, Richter
in Kaltern, geb. 3. 3. 1628, gest. 29. 5. 1680. Eine gleiche, etwas
ausführlichere Stammtafel dieser 2. Linie bringt das "Monatsblatt
Adler" v. Sept. 1916, Seite 562 und 563.
Nach der Stammtafel von Avv. F. S. Tuccimei "Die Familie Leyß
von Laimburg" (Rom, 1927), die mit der von Schullern'schen Stammtafel
übereinstimmt, aber von der v. Grabmayr'schen Stammtafel etwas
abweicht, ist die Stammreihe die folgende:
Hans Leyß, gest. um 1569, Gatte von N. Schinagl;
Marx, gest. 1595, Gatte von Susanna Schweigl;
Hans, gest. 1632, Gatte von Helene Erhart-An der Lan;
Michael, Richter in Kaltem, geb. 3. 3. 1628, gest. 28. 5. 1680, Gatte
von Maria Anna Egger, gest. 3. 2. 1695;
Johann-Michael, geb. 29. 9. 1660, seit 12. 7. 1685 Gatte von Maria
Sabine Manikor von Casez, Richter in Matrei am Brenner, gest. 1711.
Von diesem stammen alle noch heute lebenden Leyß von Laimburg
ab.
Josef Franz Anton, geb. 17. 1. 1687, Gatte von Barbara Schmied von
Schmiedfelden;
Georg, gest. um 1590, Bruder von Hans Leyß, gest. um 1569, gründete
mit seiner Gattin Magdalena Untersteiner aus Pinzon, gest. 1619, eine
dritte alte Linie der Leyß, die bei v. Grabmayr, Seite 78, und
etwas ausführlicher im "Monatsblatt Adler" (1916),
Seite 561, ausgeführt ist und 1669 erlosch.
C. Neue Linien der Leyß-Laimburg
Während die erste und dritte alte Linie der Leyß-Laimburg
im Mannesstamm erlosch, blühte die zweite Linie weiter.
Josef Franz Anton v. Leyß, Gatte von Barbara von Schmied, war
Hauptzollner in Kollmann und Hauptzahlamts-Kassier; er starb 1748.
Seine Deszendenz ist dem "Taschenbuche der Adeligen Häuser"
(Verlag Irrgang, Brünn, 1888), Seite 330, zu entnehmen, wo auch
eine fehlerhafte Aszendenz verzeichnet ist.
Seine beiden Söhne Josef Kandidus, geb. 1735, gest. 1804, Pfleger
zu Matrei, Gatte von Maria Rosa von Riccabona, gest. 1809, und Franz
Karl, geb. 10. 11. 1725, Gatte von Maria Anna Schreibern von Schwanenhausen,
setzten den Stamm fort.
Von Franz Karl stammt Anton Felix, Haupt-Grenz-Zollamts-Einnehmer
in Cortina, geb. 1. 6. 1761 in Barbian, gest. 16. 10. 1820 in Cortina
d' Ampezzo, seit 15. 7. 1788 mit Theresia Rungaldier-Prenner, Tochter
von Johann Rungaldier, vermählt. Er lebte meist in Grigno im
Valsugana-Tale. Von seinen Kindern zogen die meisten nach Triest und
begründeten dort die Triester Linie der Leyß-Laimburg,
die auf der Stammtafel in F. S. Tuccimeis "Genealogie",
Seite 24, dargestellt ist.
Nur Johann Leyß von Laimburg blieb in Tirol. Er war posthum
am 18. 6. 1821 in Innsbruck geboren. Als Taufpatin fungierte Anna
von Leyß, Witwe des Landgerichts-Assessors Johann von Schullern,
die Schwester seines Vaters.
Leyß widmete sich dem geistlichen Stande, wurde Pfarrer in Bregenz,
am 23. 7. 1862 Stadtpfarrer und Dekan in Innsbruck und am 11. 3. 1880
Fürstbischof von Brixen als Johann IX. Er weihte am 2. 5. 1882
das Kriegerdenkmal in Spinges und starb am 23. April 1884 in Brixen.
Von den Kindern Josefs Kandidus, die im "Genealog. Taschenbuche",
Seite 331 unter der Überschrift "1. Linie" aufgezählt
sind, ragt Anton Johann Georg Leyß von Laimburg hervor. Er wurde
im Schloß Trautson bei Matrei am 21. April 1772 geboren, widmete
sich dem Militärdienste und gehörte vom 1. 9. 1798 bis 1.
9. 1802 dem Tiroler Scharfschützenkorps an. Dann diente er bis
30. 6. 1806 beim 4. Regiment der Tiroler Land-Miliz, wurde am 27.
10. 1805 "zweiter" Major des 2. Regimentes, ging am 30.
6. 1806 in Pension, wurde am 1. 1. 1809 reaktiviert und diente bis
1. April 1811 beim zweiten Landwehr-Bataillon "König Wilhelm
der Niederlande" (vormals Prinz Ludwig Hohenlohe-Bartenstein
Nr. 26). Anfangs 1809 erhielt er als Oberleutnant des Inf. Reg. "Hohenlohe-Bartenstein"
den Befehl, mit dem Landsturm des Pustertales und seiner eigenen Mannschaft,
die seit 17. April vom Feinde besetzte und von den Tirolern eingeschlossene
Festung Kufstein zu blockieren. Er überstieg unter großen
Schwierigkeiten die noch mit Schnee und Eis bedeckten Krimmler Tauern
und erreichte am 10. Mai Mittersill. Auf diesem forcierten Marsche
erfroren vielen die Füße, andere verloren die Gesichtshaut,
mehrere erblindeten auf kurze Zeit, wiewohl sie sich durch schwarze
Tücher gegen die scharfe Alpenluft zu schützen suchten.
In Mittersill erhielt Leyß Gegenorder, nicht nach Kufstein,
sondern zu den Pässen Luftenstein und Hirschbichl zu marschieren.
Er kam am 12. Mai gerade noch rechtzeitig zum Paß, der bereits
vom Feinde angegriffen war. In mehreren heldenmütigen Stürmen
warf er den Feind aus den Pässen heraus. Ein bedeutendes Lager
von Lebensmittel und Schlachtvieh fiel dem Sieger in die Hände.
Leyß verließ schon am 14. Mai mit seinen Truppen den Paß,
marschierte über die Gerlos ins Zillertal, überfiel bei
Ramsau, in der Nähe von Zell am Ziller, ein feindliches Detachement
und eilte in einem abenteuerlichen Zuge über das Pfitscher Joch
nach Sterzing zu Andreas Hofer. Von dort brach er am 29. Mai, um 4
Uhr früh, mit 720 Mann als erste Kolonne der Gruppe des Oberstleutnants
von Reißenfels über Patsch gegen Hall auf, wo er sofort
in den Kampf eingriff und nach drei furchtbaren Stürmen, unterstützt
von Josef Speckbacher, die Haller Innbrücke behauptete.
Am 11. Juni finden wir Leyß in Rattenberg, dann hören wir
nichts mehr von dem tapferen Offizier, was wohl darin seinen Grund
hat, weil nach dem Znaimer Waffenstillstand vom 12. Juli das österreichische
Militär aus Tirol abberufen wurde und auch die Tiroler Offiziere
diesem Befehl gehorchen mußten. Anton von Leyß war vermählt
mit Magdalena Sterzinger von Felsenheim, geb. 1779 in Sterzing, gest.
18. 6. 1805 in Graz, die ihm drei Kinder gebar.
Leyß starb, vergessen und vereinsamt, als pensionierter Major
in Graz am 8. 1. 1842 und wurde am dortigen Friedhofe zu St. Leonhard
bestattet.
Der in der 1. alten Linie genannte Johann Nikolaus von Leyß,
geb. 1654, gest. 4. 3. 1723, seit 25. 2. 1675 Gatte von Helene von
Pach zu Hansenheim, Sohn des Johann Nikolaus des Älteren und
Brigitta geborener von Rosenberg, begründete eine eigene Linie
(II. Linie im "Genealogischen Taschenbuch der Adeligen Häuser",
1888, Seite 330 und 334).
Aus dieser Linie ragen hervor:
Sein Sohn, Johann Dominik, gest. 1749, Gatte von Johanna Kayser von
Kaysersberg, gest. 1754, deren Sohn, Johann Nep., gest. 1807, Gubernialsekretär
in Innsbruck, Gatte von Johanna Wenzl von Kirchegg, gest. 1816, deren
Sohn Alois Benedikt, geb. 21. 3. 1778, gest. Biala 21. 4. 1846, Oberleutnant
der "Fenner"-Jäger, und dessen Söhne Alois, geb.
4. 1. 1812, gest. 10. 4. 1872 in Wien, Theodor, geb. Biala 15. 11.
1816, gest. als Major der Arzieren-Leibgarde in Wien, und Julius von
Leyß, geb. 16. 1. 1815 in Biala, Oberbereiter der spanischen
Hofreitschule in Wien und Reitlehrer des Kaisers Franz Josefs, gest.
im Juli 1901 in Wien.
Johann Bapt. v. Leyß, Sohn des vorerwähnten, im Jahre 1807
verstorbenen Johann Nep. v. Leyß, geb. 4. 8. 1781 in Innsbruck,
zog nach Wien, wurde dort Rechnungsbeamter und starb dort am 10. 11.
1867. Seine fünf Söhne (siehe "Genealog. Taschenbuch
der Adeligen Häuser", 1888, Seite 334) traten in Wien in
Staatsdienste und setzten dort den Stamm fort.
[Text
in English - the images are above]
N.B.: What follows is the literal translation of: HERALDIK, FAMILEN, CHRONIKEN, GENEALOGIE, TI-ROLER ADLER>LEYSS-LAIMBURG (BenutzerAnnotationen: Copyright), therefore errors, omissions, in-completeness or other anomalies are beyond my control. In any case, the initial invitation to the reader stands to provide (when supported by evidence) all variations and/or suggestions that he or she finds it op-portune to make.
Leyss
A. The Nobles of Laimburg
In the town of Laimburg, near Caldaro (Kaltern) on Miter Hill above Platen, a little hill rises among bushy for-ests. Atop it a square tower lies in ruins, surrounded by walls by now also in ruin. They are the remains of the Laimburg Castle, the mother house of the nobles of Laimburg.
Heinrich of Laimburg obtained the castle in 1269 from Count Meinhard of Tyrol. The family line ended with Kaspar of Laimburg in 1488, to be followed by the noble lineages of Rottenburg (Heinrich, 1339-1341), the Waltenhofen (Wilhelm, 1.20.1424), and Campan (Rudolf, 6.21.1433).
In 1624 Paul Leyss "acquired" the castle (from the verb it is unclear if he bought it or otherwise). One sup-poses that his family had married into the Laimburg family and thus transferred around 1500 from the upper valley of the Inn River to the area of Caldaro (Kaltern).
B. The Ancient Line of Leyss-Laimburg
Of the Leyß family of ancient times we know of Heinrich, judge of Rodenegg in 1382; a lawyer Leyß in the upper valley of the Inn in 1422; Hans Leyß at the "postazione" (a kind of military base) in Prutz in 1427; Leyß Bartlmä, judge and owner of territory in Tullenau near Prutz, who died in 1435; and others.
On November 4, 1501, Hans, the progenitor of the Leyß of Laimburg, obtained from Emperor Maximilian I a letter of conferment of a coat of arms. The family's descent, which continued with son Georg, who died in 1541, is contained in the book "Alberi genealogici delle antiche famiglie del Tirolo" (Family Trees of the An-cient Families of Tyrol), page 78, and in detail in "il mensile dell'Aquila" (The Aquila Monthly) of September 1916, as the headlining article on page 560; in both sources the line continues until Johann-Nikolaus, born in 1654 and deceased on March 4, 1723.
The family descent following Marx Leyß, son of the progenitor Hans and deceased in 1550, is presented in the Grabmayrs Family Tree. This source continues until Michael Leyß, a judge in Caldaro, born on March 3, 1628 and deceased on May 29, 1680. One finds a similar tree of this secondary line, slightly more detailed, in the aforementioned "mensile dell'Aquila" of September 1916, pages 562 and 563. (fine pagina)
Based on the genealogical tables of the lawyer F.S. Tuccimei, "La famiglia Leyß of Laimburg" (The Leyß Family of Laimburg; Rome, 1927), which coincide with those of Scullern but differ slightly from those of Grabmayrs, the succession of the family is thus:
Hans Leyß, deceased 1569, husband of N. Schinagl;
Marx; deceased 1595, husband of Susanna Schweigl;
Hans, deceased 1632, husband of Helene Erhart-An der Lan;
Michael, judge of Caldano, born March 3, 1628 and deceased May 28, 1680, husband of Maria Egger, de-ceased February 3, 1695;
Johann-Michael, born September 29, 1660, married to Maria Sabine Manikor of Casez on July 12, 1685; and judge in Matrei near Brennero, deceased 1711. From him originate the Leyß who live today;
Josef Franz Anton, born Janurary 17, 1687, husband of Barbara Schmied of Schmiedfelden;
Georg, deceased 1590, brother of Hans Leyß, deceased 1569, began with his wife Magdalena Unterstiner of Pinzone, deceased 1619, a third antique line of the Leyß; this is reported in Grabmayrs, page 78, and in more detail in the "mensile dell'Aquila" on page 561.
C. The new line of the Leyß-Laimburg
Although the first and third lines of the Leyß of Laimburg ended, the second line continued.
Josef Franz Anton of Leyß, husband of Barbara Schmied of Schmiedfelden, was Customs Chief of Kollman and head cashier-bookkeeper, and died in 1748. His descent is known thanks to the "libro tascabile delle casate nobili" (Pocketbook of Noble Families; publishing house Irrgang, Brünn, 1888), page 330, which pro-vides an incorrect ancestry.
Both his sons continued the descent of the family. Josef Kandidus was the younger of the two, born in 1735 and deceased in 1804, curator (old doctor?) near Matrei, and husband of Maria Rosa di Riccabona, de-ceased in 1809; the elder son was Franz-Karl, born November 11, 1725, husband of Anna Schreibern of Schwanenhausen.
From Franz-Karl came Anton Felix, head customs agent and collector on the border of Cortina, born June 1, 1761, in Barbina and deceased October 16, 1820, in Cortina d'Ampezzo. From July 15, 1788, onward, he was linked with Theresia Rungaldier-Prenner, daughter of Johann Rungaldier. He lived principally in Grigno in Valsugana. The greater part of his children transferred to Trieste, where the Triestine line of the Leyß-Laimburg began, as is described in the genealogical tables of F.S. Tuccimei, page 24.
Only Johann Leyß of Laimburg remained in Tyrol. He was born June 18, 1821, in Innsbruck. Anna of Leyß was there as godmother; she was the sister of his father and widow of the provincial tribune assessor Jo-hann di Schullern. (fine pagina)
Leyß Johann dedicated himself to an ecclesiastic career, becoming parish priest in Bregenz on July 23, 1862, parish priest and dean in Innsbruck, and, like Johannes IX (collegamento), Archbishop of Bres-sanone. He consecrated a monument to the fallen in Spinges and died on April 23, 1884, in Bressanone.
Among the children of Josef Kandidus, who are listed on page 331 of the "Tascabile di Genealogia" (Pocket-book of Genealogy) under the title of first lineage, one finds Anton Johann Georg Leyß of Laimburg. He was born on April 21, 1772, in the castle of Trautson near Matrei, pursued a military career and, from September 1, 1789, to September 1, 1802, was part of the Artillery Corps chosen from among the corps of the Schützen (light infantry). He served with the Tyrolese regional Reggimento della Milizia (Militia Regiment) until October 27, 1805, on which date he became second major of the second regiment. He retired on June 30, 1806, but was recalled on January 1, 1809, and served until April 1, 1811, under the regional army battalion "Re Gug-lielmo dei Paesi Bassi" (King William of the Netherlands). At the beginning of 1809, as lieutenant of the re-gional army "Hohenlohe-Bartenstein," he received the assignment to use his men to besiege the fortress of Kufstein, occupied from April 17 onward by enemy forces (the Bavarian army) and surrounded by the Tirol-ese. With great difficulty he went up the Krimmler Tauer mountains still covered by snow and ice and reached Mittersill on May 10. During this forced march many lost their feet and others the skin off their face, and many were left blind after a short time, despite having sought to defend themselves from the stinging Alpine air with black sheets. At Mittersill Leyß received a counter-order: to march not to Kufstein, but to the passes of Luftenstein and Hurschbichl. He reached them on May 12, but they had been seized in the mean-time by enemy forces. In multiple heroic attacks he expelled the enemies from their positions, and to the vic-tors went also a significant supply of foodstuffs and hay.
Leyß left the pass with his troops on May 14 to march upon Gerlos in the Zillertal Valley. He passed Ram-sau, but in the area of Zell along the Ziller River he saw an enemy outpost and hurried in an adventurous expedition along the Pfitscher Joch pass toward Sterzig and Commander Handreas Hofer. At four in the morning on May 29, he departed with 720 men over Patsch toward Hall as the front lines among the lieuten-ants of Colonel Reißenfels. There they immediately entered battle and after three terrible attacks they took the bridges of Haller on the Inn River.
On June 11 Leyß was in Rattenberg, but from that point no trail remains of the valorous official. This was because after the truce of Znaimer of July 12, all of the Tirolese officials had to carry out its order to dis-charge. Anton of Leyß was united with Magdalena Sterzinger von Felsenhim, born in 1779 and deceased on June 18, 1805, in Graz, who bore him three children.
Leyß died forgotten and in solitude as a retired major in Graz on January 8, 1842. He was entombed in the local cemetery near St. Leonhard.
Johann Nikolaus of Leyß, of the first Leyß family line, was born in 1654, was married to Helene di Pach di Hansenheim until February 25, 1675, and died on March 4, 1723. He was the son of "Johann Nikolaus The Old" and Brigitta, born in Rosenberg, (fine pagina) and initiated a third line of the family (second in the "Libro tascabile della genealogia delle famiglie nobili" [Pocketbook of the Genealogy of Noble Families], 1888, pages 330 and 334).
From this line derive:
Johann Dominik, his son, deceased in 1749, and husband of Johanna Kaiser of Kayserberg, deceased in 1754; their son Johann Nep, deceased in 1807, who was secretary (Gubernialsekretar?) in Innsbruck, and husband of Johanna Wenzl of Kirchegg, deceased in 1816; their son Alois Benedikt, born on March 21, 1778, and deceased in Biala on April 21, 1846, who was lieutenant of the Jäger of Fenner (Austrian infantry). His sons were: Alois, born on January 4, 1812, and deceased on April 10, 1872, in Vienna; and Julius of Leyß, born on January 16, 1815, in Biala, and deceased in July of 1901, who was head of the Spanish Equestrian School in Vienna, and equestrian instructor of Emperor Franz Josefs. Johann Bapt. v. Leyß, son of the aforementioned Johann Nep. v. Leyß who was born in Innsbruck and died in 1807, transferred to Vi-enna and became a bookkeeper. He died in Vienna on November 10, 1867. His five children (see the "Libro tascabile della genealogia delle famiglie nobili," 1888, page 334, as mentioned above) undertook state ca-reers in Vienna and continued there the family line.
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