Roulette - Sperimentazioni - Roulette Amica

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Roulette - Sperimentazioni

Il salotto del ludologo

(marco)
Vorrei sapere cosa ne pensa lei Sg. Paludi (e anche qualche concetto storico di cui è sicuramente a conoscenza) di una vecchia questione, ovvero le boules necessarie per ritenere vincente un sistema.  


(g.paludi) - Il giocatore ha un sistema da testare; è un’operazione quasi di routine. Ha la sua penna, il suo blocco notes, la sua permanenza, è a casa sua tranquillo e sereno. Via!
Molto spesso comincia così quel “fare numerini”, come diceva Delaiti. Raramente il giocatore è consapevole dei problemi che quella sua semplice attività  può presentare, invece i problemi sono tanti e vanno conosciuti e analizzati dal ludologo, se non si vuole prima perdere tempo a fare i “numerini” e dopo perdere soldi al Casinò se i risultati dei “numerini” sono inaffidabili
Incominciamo la nostra analisi anzitutto con l’esame della permanenza utilizzata. Generalmente si tratta di una permanenza reperita in un libro o in una rivista, oppure rilevata personalmente al Casinò, o ancora scaricata da un sito Internet.
Primo problema: la permanenza utilizzata è affidabile? Non sempre, perché, ad esempio, la permanenza utilizzata potrebbe essere fasulla, oppure autentica ma ugualmente fasulla.

PERMANENZE FASULLE - E’ molto raro imbattersi in una permanenza completamente o parzialmente inventata, però è possibile che in qualche caso le permanenze siano state manipolate, anche senza che la manipolazione abbia precise finalità truffaldine. Clamoroso fu il caso di alcune permanenze pubblicate negli anni ’50 sulla rivista Lido di Venezia. L’editore aveva trovato più semplice ed economico ripubblicare le stesse permanenze dopo un certo periodo di tempo, cambiando la data, ma qualcuno scoprì il trucco. Un infortunio del genere capitò anche all’amico Delaiti con le permanenze del Casinò di Zoppot pubblicate sulla rivista Nouveau Science et Jeu
, ma possiamo testimoniare che si trattò di un unico episodio isolato in cui la buonafede di Delaiti era fuori discussione. In casi come questi però il danno per lo sperimentatore è enorme, perché alla fine i risultati delle sue sperimentazioni saranno completamente falsati: un sistema vincente può diventare perdente e viceversa.

PERMANENZE AUTENTICHE MA FASULLE - Questa definizione è sicuramente paradossale, ma può attagliarsi perfettamente a qualsiasi tipo di permanenza, anche a quelle personalmente rilevate dal giocatore. Si tratta di permanenze sicuramente “autentiche” perché sono state rilevate da una vera roulette in funzione in un Casinò autorizzato, però potrebbero essere “fasulle” se la roulette, o meglio le roulette utilizzate, fossero difettose. In assenza di adeguati test (cosa che ogni sperimentatore scrupoloso dovrebbe fare, anche se obiettivamente non è una cosa alla portata di tutti), nessuna persona di buon senso può escludere questa eventualità ed in realtà le roulette difettose sono presenti in tutti o quasi tutti i Casinò autorizzati. Certamente non è facile scoprirle, ma è semplicistico e soprattutto falso ritenere che si tratti di un fenomeno d’altri tempi, tutt’altro. La discrezione è d’obbligo in questi casi, non possiamo certo fare nomi, ma possiamo testimoniare che anche recentemente alcuni perspicaci sistemisti, mettendo a frutto le loro conoscenze matematiche, hanno ottenuto risultati eccezionali indagando in questa direzione. Se qualcuno vuole provare, oggi non deve partire da zero, ma può trovare validissimi ausili  per le sue personali ricerche [vedi, ad es.: Sergio Rossi,  Roulette - Tavola di probabilità di guadagno sui numeri pieni, Ed. Silver Press, Genova, 1982; Thomas A. Bass, The Eudaemonic Pie, Boston, 1985; Russel T. Barnhart, Beating the Wheel - Winning strategies at Roulette - The system that has won over six million dollars from Las Vegas to Monte Carlo - Biased-Wheel Play, Wheel-Watching Systems, Electronics, Cheating Methods, Mathematics, Anecdotes, Ed. Carol Publishing Group, New York, 1992; Mark Billings and Brent Fredrickson, The Biased Wheel Handbook, Saros Designs Publishing, 1996; Pierluigi Porta, Come individuare una roulette difettosa -  con floppy disk allegato - Ed. Golden Press, Genova, 1998].


Se il sistemista non può disporre di permanenze assolutamente sicure, può utilizzare con assoluta tranquillità una permanenza elettronica, anche se queste permanenze suscitano spesso più diffidenze che consensi. Generalmente non viene accettato che una forma “aliena” di generazione di numeri casuali possa essere assimilabile a quella di una roulette. In realtà va rilevato che le permanenze cosiddette “elettroniche” non generano numeri casuali, bensì numeri pseudocasuali che è possibile prevedere anticipatamente conoscendo il seme di partenza e la formula impiegata, però una sequenza di numeri pseudocasuali ha le stesse caratteristiche di una sequenza di numeri casuali a patto che il generatore sia  all’altezza della situazione. Si può anzi concludere che il modello matematico che dà luogo alla permanenza elettronica è sicuramente da preferire perché risulta esente da qualunque condizionamento ambientale, cosa che non è altrettanto vera per una sequenza di numeri casuali generati da una roulette. Un problema che può essere presente nella generazione dei numeri pseudocausali è quello della ripetitività della sequenza dopo un certo numero di boules, ma si tratta di un problema più teorico che reale perché esistono generatori di numeri pseudocasuali che garantiscono almeno 3-4 milioni di numeri non ripetuti.
Facciamo ora una breve pausa e ritorniamo dall’amico che ha tanta voglia di testare un sistema. Supponiamo che abbia preso tutte le precauzioni per evitare di utilizzare una permanenza fasulla. Egli parte con la sperimentazione e via via che procede si interroga sulla durata che deve avere il suo test. Epidermicamente sa che la durata non può essere troppo breve, ma non riesce a quantificarla esattamente. Non conoscendo le caratteristiche del sistema che l’amico giocatore desidera sperimentare non possiamo dargli indicazioni molto precise. Ad esempio, se il gioco reale al tappeto del sistema impiegato dovesse prevedere una puntata ogni 100 colpi, anche disponendo di una permanenza di 100.000 boules la sperimentazione risulterà troppo limitata perché in effetti ne avrà giocato soltanto 1000. Una risposta corretta potrebbe essere: occorre sperimentare il sistema sul numero di boules necessarie affinché tutti i casi favorevoli e quelli contrari al sistema da sperimentare si siano verificati.  
Uno strumento utilissimo per coloro che intendono sperimentare i sistemi sulle chances semplici potrebbe essere il libro di Thèo D'Alost,
intitolato Le vade-mecum du speculateur a Monte Carlo - donnant les figures du jeu 1, 2, 3, 4, les 128 figures de 8 et les 2048 figures de 12, che  riporta tutte le figure di 1, 2, 3, 4, 8 e 12, ma purtroppo è un libro introvabile, perciò al nostro sistemista non resta altro da fare se non utilizzare la permanenza che ha a disposizione e che, come abbiamo già precisato, è assolutamente idonea allo scopo. Dovrà fare una gran fatica, con notevoli rischi di possibili errori, ma il Nostro è attentissimo e alla fine ha in mano i risultati desiderati.  
Se il sistema risulta vincente fa salti di gioia e se è perdente, dopo aver smaltito la delusione, va subito alla ricerca di un altro sistema da testare. Si tratta in entrambi i casi di comportamenti emotivi non giustificati, perché l’unica cosa certa che alla fine della sperimentazione si può affermare è: il sistema X sperimentato sulla permanenza Y è risultato vincente (o perdente). Aspettarsi di trovare i medesimi risultati in ogni circostanza possibile è arbitrario. In altre parole, se alla fine di una vasta sperimentazione i risultati sono favorevoli, non si può concludere di aver trovato il sistema vincente perché più verosimilmente si è solo in presenza di una permanenza favorevole al sistema giocato. Sicuramente qualcuno non condividerà questa valutazione, ma non occorre litigare su questo. Più semplicemente, sarà sufficiente effettuare altre sperimentazioni su altre permanenze e confrontare i risultati. Il metodo sperimentale teorizzato da Galileo che sta alla base di tutta la moderna ricerca scientifica è anche in questo caso l’unico metodo possibile che può permettere qualche corretta conclusione. Se, ad esempio, su 30-40 permanenze di 100.000 colpi otteniamo risultati positivi sostanzialmente simili, sarà difficile affermare che si tratta solo di un caso e se non si potrà parlare di vincita costante, cosa che va dimostrata matematicamente (ma già sappiamo che matematicamente si può dimostrare solo la vincita costante del Casinò), si può sicuramente parlare di qualcosa che molto assomiglia alla vincita costante.
Non possiamo concludere questa disquisizione senza accennare ad un altro fattore di grandissima importanza che va considerato nel fare delle sperimentazioni, e cioè l’opportunità di misurare gli scarti che produce il sistema sperimentato, cosa che si può fare con il coefficiente t student oppure con il coefficiente di Marigny.
Questi coefficienti danno immediatamente allo sperimentatore un’esatta indicazione sul valore del sistema sperimentato, perciò il loro utilizzo è indispensabile per chi vuole fare ricerche non troppo dilettantistiche.


Novità Golden Press
 
Torna ai contenuti | Torna al menu