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Roulette - Marigny aveva ragione?

Sistemi & Dintorni
 


(g.paludi)
Nel 1926 Marigny de Grilleau pubblicò a Marsiglia un monumentale trattato sulla roulette [Marigny de Grilleau, Le gain scientifique d'une seule unité sour toute attaque d'une figure sélectionnée à la roulette ou au 30o40 assuré par des probabilités convergentes basées sur les lois du hasard]
nel quale divulgò alcune innovative teorie su questo gioco, dando inizio a tutta una scuola di ricercatori che ancora oggi annovera seguaci entusiasti. Ma i consensi sulla sua opera non furono unanimi e Marigny fu anche bersagliato da severe critiche [un solo nome per tutti: Marcel Boll, nel trattato La chance et les jeux de hasard, pag. 257-258 e nella rivista Mercure de France del 15 agosto 1926, pp. 166-168].
A distanza di più di ottant'anni, il dibattito si può considerare ancora aperto, ma almeno un merito bisogna riconoscere a Marigny, ed è quello di aver per primo codificato il concetto di permanenza personale, oggi ampiamente condiviso dalla quasi totalità dei ricercatori e sul quale anche S. Velini e A. Guidi [vedi S. Velini -A. Guidi, Calcolatore e Roulette,
p. 67 e segg.] ebbero parole di apprezzamento e di riconoscenza. Per non parlare dell'ing. Félix Gal che addirittura annotò una sua personale permanenza di 124 rotazioni nel mese di novembre del 1959 al Tavolo n. 4 del Casinò di Montecarlo, riportando nel suo libro Le Jeu cet inconnu!! i risultati di questa sua straordinaria esperienza che confermò perfettamente la validità della permanenza personale.
Nonostante tanto interesse, però, non ho mai avuto modo di esaminare una sola statistica relativa al sistema di Marigny e forse ciò si spiega con il fatto che tale sistema, ricercando fenomeni rari, è molto lento e i colpi giocati, sulla massa dei colpi usciti sono veramente pochissimi. Per avere qualche dato appena appena significativo occorre esaminare centinaia di migliaia di boules o forse milioni di boules e questa è già in partenza un'operazione praticamente impossibile per qualunque ricercatore. Ma è meglio dire che era un'operazione impossibile, perché oggi il computer ci consente di testare in pochi minuti milioni di boules.
E' ciò che ho fatto recentemente e, dopo attenti controlli, sono in grado di fornire i risultati di questa mia ricerca.
Tra le tante versioni del sistema Marigny, ho scelto quella descritta da H. Bongain nell'opera intitolata La néo-compensation de Marigny
pubblicata negli anni '70 a Montecarlo dall'editore Pierre Tronel. Ho scelto questa variante perché molto chiara e semplice. In quest'opera, inoltre, è descritta anche una tecnica che permette di moltiplicare per dieci le occasioni di gioco e questa mi sembra una buona soluzione da adottare da parte di chi volesse giocare il sistema di Marigny.
Nella tabella che segue riporto i risultati del mio test.

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