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Drenaggio toracico
Violazione dello spazio pleurico
Quando all'interno dello spazio pleurico s'instaura un processo per il quale penetra aria dall'esterno a pressione atmosferica, si parla di pneumotorace; se invece a causare una differenza di pressioni è una raccolta ematica, si parla di emotorace. Di fatto entrambe le condizioni portano al collasso totale o parziale del parenchima polmonare. Se il polmone collassa completamente, la pressione intrapleurica si equilibra con quella atmosferica, questo equilibrio pressorio determina o meglio impedisce all'aria che penetra nei polmoni attraverso le vie respiratorie di muoversi liberamente e quindi viene meno la capacità di scambio gassoso a livello alveolare. Ricordiamo in merito al concetto sopra descritto che la normale respirazione avviene solo quando le pressioni atmosferica e intrapolmonare sono differenti. La violazione dello spazio pleurico può avere varie origini, può essere determinata da un intervento chirurgico o ancora può essere provocata da una ferita da taglio o da arma da fuoco, ma può essere provocata anche da una rottura a livello alveolare o nei soggetti predisposti, dalla rottura di una bolla pleurica. Esiste una particolare condizione, per cui si determina una lacerazione a livello polmonare senza l'azione di un agente esterno che l'abbia provocata, l'aria che si viene a trovare libera in cavità pleurica non ha possibilità di uscita, con il passare del tempo la quantità si accresce con un aumento pericolosissimo della pressione intrapleurica, in questo caso si parla di pneumotorace iperteso. E' una condizione molto grave che se non riconvertita in tempo, può determinare il collasso delle vene cave con la conseguente riduzione dell'afflusso di sangue al cuore. Questa condizione c'interessa particolarmente perché tra le cause scatenanti, ci può essere anche il non corretto posizionamento o il malfunzionamento, dell'apparato di drenaggio.
Drenaggi
Per riportare i valori pressori in ambiente intrapleurico nelle condizioni iniziali, occorre rimuovere aria e secrezioni dalla cavità stessa. Il compito di ciò spetta al drenaggio pleurico "chiuso". La stragrande maggioranza di drenaggi toracici sono in Pvc (radio trasparenti) o in silicone (radio opachi), con inserito generalmente un filamento visibile radiologicamente. Esistono misure variabili di drenaggi toracici, i pediatrici, generalmente 16 20 ch, e i drenaggi per adulti che vanno dai 20 ai 36 ch. L'utilizzo per tipo e dimensione del drenaggio, si decide in base al tipo di materiale che il tubo stesso dovrà drenare. Risulta chiaro che se la raccolta in cavità sarà ematica o comunque sierosa, il drenaggio da utilizzare dovrà essere sicuramente grande per evitare l'occlusione del tubo stesso da parte di coaguli; nel caso ci si trovi a drenare solo aria, si potrà scegliere di utilizzare un drenaggio di calibro medio. Il drenaggio una volta posto in cavità è raccordato ad un sistema di raccolta detto "chiuso", generalmente monouso che è costituito da una camera per la raccolta di siero o materiale organico proveniente dalla cavità, da una camera o sistema a valvola ad acqua e da una camera di controllo dell'aspirazione, il "Pleur-evac".
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