Compendio di storia europea da Cesare al 1589 d.C. - Parte I
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CAIO GIULIO CESARE
(Roma, 100-44 a.C.)

La conquista delle Gallie, dal 58 a.C. al 51 a.C., gli fornisce ricchezza e prestigio. A Roma la situazione politica è instabile e lo oppone a Pompeo, rappresentante dell’aristocrazia conservatrice. Cesare dopo aver esitato ad impegnarsi in un conflitto, gioca il tutto per tutto varcando il Rubiconde (10 gennaio 49 a.C.) << il dado è tratto >>. Pompeo fugge da Roma e s’imbarca per la Grecia. Cesare occupa l’Italia, conquista via terra la Spagna, quindi conquista l’Epiro, poi la Tessaglia, e a Farsalo batte Pompeo. Questo fugge in Egitto dove è assassinato dagli egiziani (48 a.C.). Cesare pone la sua residenza da Cleopatra, da lui posta sul trono d’Egitto. Lo stesso anno Cesare lascia l’Egitto e si volge contro Fornace, figlio di Miriade il Grande, re del Bosforo Cimmerio, che ha tradito la sua alleanza con Roma. Conquista rapidamente l’estremità dell’ Anatolia e lo sconfigge a Zela << venni, vidi, vinsi >>. Nel marzo del 44 a.C. Cesare viene assassinato dai senatori nel senato stesso, timorosi del suo potere <<anche tu, Bruto, figlio mio >>. Degno di nota: -a- Cesare era tanto amato dal popolo quanto erano odiati i senatori, visti come persone corrotte e dedite esclusivamente ad intrighi di palazzo; -b- tutti i senatori che pugnalarono Cesare morirono entro i tre anni successivi e di morte violenta; -c- la moglie di Bruto, che pur essendo a conoscenza del tradimento, nulla fece per impedirlo, impazzì subito dopo; -d- Roma fu sconvolta da 15 anni di guerra civile.

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GAIO OTTAVIANO AUGUSTO

A partire dal 27 a.C., Augusto impone una divisione dell’Impero. Il Senato conserva le province pacificate, smilitarizzate e ricche (Asia, Acaia, Betica). L’Imperatore conserva le province annesse di recente, meno ricche e stabili quindi controllate dalle legioni (es. la Germania, creata nel 16 a.C.) e sono amministrate da un propretore, affiancato da un procuratore finanziario. L’Egitto è un’eccezione in quanto grande produttore di grano e viene affidato ad un prefetto, vero viceré, assistito da una complessa amministrazione fiscale. Le province non sono più, come durante la Repubblica, paesi vinti, e dunque zone da sfruttare. In campo militare, esiste una differenza di trattamento tra le province e l’ Italia che è a tutti gli effetti smilitarizzata, tranne Roma, dove sono presenti guardie dell’Imperatore e i servizi pubblici dell’urbe.

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VALERIANO - CLAUDIO II - DIOCLEZIANO

Nel III e IV secolo d.C., gravi minacce incombono sull’Impero: a nord premono i Germani, numerosi, instabili e bellicosi; ad est i Sasanidi, a sud i nomadi sahariani. La crisi esplode dal 256 al 269 d.C. quando i nemici sincronizzano i loro assalti: Shahpuhr I sull’Eufrate cattura e uccide Valeriano, i Goti oltrepassano il Danubio e i Franchi dilagano oltre il Reno. Ma Claudio II (268-270 d.C.) e soprattutto Diocleziano (284-305 d.C.) riorganizza l’esercito con unità stabili alle frontiere e riserve mobili nelle retrovie, ristabilendo la situazione e assicurando mezzo secolo di tranquillità all’impero. La pace prosegue con il deciso Valentiniano I (364-375 d.C.).

 

BARBARI

Gli Unni, che nel 375 d.C. distruggono il regno degli Ostrogoti, provocano le invasioni germaniche che dilagano in varie ondate nell’ Impero Romano. La prima, quella dei Visigoti, varca il Danubio nel 376 d.C.; la seconda, quella degli Alani, Suebi e Vandali invade la Gallia attraverso il Reno nel 406 d.C.. I Burgundi si installano tra Worms e Spira, gli Alamanni in Alsazia, i Suebi nella Spagna di nord-ovest (409 d.C.), infine i Burgundi in Sabaudia attuali Savoia e Svizzera (444 d.C.). Alla fine del V secolo, l’ultima ondata determina la migrazione degli Ostrogoti in Italia (489-493 d.C.). All’Impero Romano, scomparso in Occidente nel 476 d.C., succede un mosaico di regni barbarici.

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Nella penisola italiana scendono i Longobardi con circa 40.000 uomini validi e portando al seguito donne, bambini, schiavi, bestiame e carriaggi ecc. per quella che poteva considerarsi una vera migrazione.
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Nella Valle Padana, solo Pavia resiste all’assedio per due anni ma, una volta conquistata, ne diventa la loro capitale e dalla Valle Padana, dilagano nell’ Italia Centrale. Alboino, re dei Longobardi viene ucciso a Pavia nel 572 d.C. in una congiura di palazzo, ed inizia un periodo di anarchia, decadenza e miseria.
Solo con il re Autari, che pur non essendo di religione cristiana-cattolica-romana, ma cristiana-cattolica-ariana, le cose migliorano. Egli frequenta la Chiesa Ariana ( da Ario, nominato presbitero dal vescovo Achille di Alessandria d’Egitto nel 311 d.C. e da non confondere assolutamente con l'infame uso del nome, fatto nel XX secolo - vedi ulteriori informazioni storiche) di cui ancor oggi (2003) è possibile visitare la cripta in piazza Leonardo da Vinci (PAVIA). Sposa la cristiana-cattolica-romana Teodolinda, figlia del duca di Baviera ed insieme donano una relativa tranquillità al loro regno.

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Teodolinda entra in Pavia

Con Rotari (636-652 d.C.) si rompe la fragile convivenza con i Romani e tra Liutprando e papa Gregorio II (715-731 d.C.) gli scontri si moltiplicano. La salita al trono di Astolfo che avanza con le armi verso Roma, costringe Papa Zaccaria a chiedere aiuto a Pipino, figlio di Carlo Martello re dei Franchi. Morto Astolfo nel 756 d.C., viene eletto re dei Longobardi, Desiderio.
La corona dei Longobardi

La corona e la moneta dei Longobardi

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Dopo un iniziale tentativo di riconciliazione, tramite i matrimoni delle due figlie di re Desiderio con i figli di Pipino: Carlomanno e Carlo (che in seguito diviene Carlo Magno), la situazione si aggrava e nel 772 d.C. Papa Adriano I, chiede a Carlo di scendere in Italia. Desiderio, si chiude in Pavia, ma dopo un anno di assedio si arrende e finisce la sua vita come prigioniero in Francia.

Ci vorranno ancora diversi anni, ma nel 787 d.C. il regno dei Longobardi si conclude definitivamente con la sconfitta di Arechi e Adelchi. Con Carlo Magno e papa Leone III, nella notte di Natale del 800 d.C., rinasce l’Impero d’Occidente definito anche come “Sacro Romano Impero” ed in netta opposizione all’Impero d’Oriente. Nel 814 d.C. Carlo Magno muore e gli succede l’unico figlio superstite, Ludovico il Pio il quale divide le terre dell’Impero fra i tre figli: Lotario, a cui viene conferito il titolo imperiale, Pipino riceve il regno di Aquitania e la Marca Spagnola, e Ludovico detto poi il Germanico che regna su Baviera e Marca Orientale.

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L’Italia viene assegnata prima al nipote Bernardo ed alla sua morte a Lotario che a sua volta muore nel 855 e lascia il suo potere a Ludovico II il quale si distingue ben presto per la lotta contro i saraceni che compiono saccheggi e scorrerie in tutto il Mediterraneo. Dopo la scomparsa di Ludovico II avvenuta nel 875 d.C. il potere viene esercitato per un breve periodo da Carlo il Calvo e suo nipote Carlomanno, figlio di Ludovico il Germanico. A quest’ultimo, succede il fratello Carlo il Grosso che nel 879 d.C. si ritrova riunito nelle sue mani tutto l’Impero che fu di Carlo Magno; ma già nel 888 d.C. muore e con lui si estingue l’ultimo rappresentante della dinastia imperiale carolingia.


[Texto en español - las imágenes son anteriores]

HISTORIA
Compendio de historia europea desde Cesar hasta el 1589 d.C

GAIO GIULIO CESARE

(Roma, 100-44 a.C.)
La conquista de Gales, desde el 58 a.C. hasta el 51 a.C., le da riqueza y prestigio. En Roma la situación política es inestable y lo opone a Pompeo, representante de la aristocracia conservadora. Cesare después de haber dudado de empeñarse en un conflicto, se juega todo pasando el Rubiconde (10 enero 49 a.C.) << lo dicho es hecho >>. Pompeo huye de Roma y se embarca en Grecia. Cesare ocupa Italia, conquista por la tierra España, y así conquista Epiro, después la Tessaglia, y en Farsalo cae Pompeo. Este huye a Egipto donde es asesinado por los egipcianos (48 a.C.). Cesare pone su residencia donde Cleopatra, por él puesta al trono de Egipto. El mismo año Cesare deja Egipto y se vuelve contra Fornace, hijo de Miriade el Grande, rey del Bosforo Cimmerio, que ha traicionado su alianza con Roma. Conquista rápidamente la extremidad del Anatolia y lo derrota en Zela <<llegué, vi y vencí >>. En marzo del 44 a.C. Cesare es asesinado por los senadores en el mismo senado, temerosos de su poder << también tú, Bruto, hijo mío >>. Digno de mención es que Cesare era talmente amado del pueblo que eran odiados los senadores, vistos como personas corruptas y dedicadas exclusivamente a intrigas de palacio que la reacción a su asesino fue: -a- todos los senadores que apuñalaron a Cesare murieron en los tres años sucesivos; -b- la mujer de Bruto que aun sabiendo de la traición no hizo nada por impedirlo, enloqueció justo después; -c- Roma fue trastornada por 15 años de guerra civil.

GAIO OTTAVIANO AUGUSTO

A partir del 27 a.C., Augusto impone una division del Imperio. El Senado conserva las provincias pacificadas, desmilitarizadas y ricas (Asia, Acaia, Betica). El Emperador conserva las provincias admitidas recientemente, menos ricas y estables por tanto controladas de las legiones (Ej. Alemania, creada en el 16 a.C.) y son administradas por un propretor, junto con un procurador financiero. Egipto es una excepción por ser grande productor de grano y es entregado a un prefecto, verdadero vicerey, asistido por una compleja administración fiscal. Las provincias no son, como durante la Republica, pueblos vencidos, y por tanto zonas para explotar. En campo militar, existe una diferencia de tratamiento entre las provincias e Italia que está a todos los efectos desmilitarizada, excepto Roma, donde están presentes guardias del emperador y los servicios públicos de la urbe.

VALERIANO - CLAUDIO II - DIOCLEZIANO

En el siglo III y IV d.C., graves amenazas incumben sobre el imperio: al norte presionan los Alemanes, numerosos, inestables y belicosos; al este los Sasanides, al sur los nómadas saharianos. La crisis estalla desde el 256 hasta el 269 d.C. cuando los enemigos sincronizan sus asaltos: Shahpuhr I en el Eufrates captura y mata a Valeriano, los Goti sobrepasan el Danubio y los Francos se extienden más allá de Reno. Pero Claudio II (268-270 d.C.) es sobretodo Diocleziano (284-305 d.C.) reorganiza el ejercito con unidades estables en las fronteras y reserva móviles en las tropas de espaldas al frente, restableciendo la situación y asegurando medio siglo de tranquilidad al imperio. La paz prosigue con el decidido Valentiniano I (364-375 d.C.).

BARBAROS

Los Unos, que en el 375 d.C. destruyeron el reino de los Ostrogoti, provocan las invasiones alemanas que se extienden en varias hondonadas en el Imperio Romano. La primera, la de los Visigodos cruza el Danubio en el 376 d.C.; la segunda, la de los Alani, Suebi y Vandalos invade Gales a través de Reno en el 406 d.C.. Los Burgundi se instalaron entre Worms y Spira, los Alamanni en Alsazia, los Suebi en el noroeste de España (409 d.C.), finalmente los Burgundi en Sabaudia actuales Savoia e Suiza (444 d.C.). Al final del siglo V, la última hondonada determina la migración de los Ostrogoti en Italia (489-493 d.C.). Al Impero Romano, desaparecido en Occidente en el 476 d.C., sigue un mosaico de reinos bárbaros. En la península italiana bajan los Longobardi con cerca de 40.000 hombres validos y llevando seguidamente mujeres, niños, esclavos, ganado y carruajes etc.para la que podía considerarse una verdadera migración. En el valle Padana, solo Pavia resiste al asedio por dos años pero, una vez conquistada, pasa a ser su capital y la del valle Padana, extendiéndose en la Italia central. Alboino, rey de los Longobardi es asesinado en Pavia en el 572 d.C. en una conjura de palacio, y empieza un periodo de anarquía, decadencia y miseria. Solo con el rey Autari, que aun no siendo de religión cristiana-católica-romana, sino cristiana-católica-ariana las cosas mejoran. Frecuenta la iglesia Ariana ( desde Ario, nombrado presbítero por el obispo Achille di Alessandria d’Egitto en el 311 d.C. y no se tiene que confundir con el infame uso del nombre, hecho en el siglo XX – [véase posteriores informaciones históricas]) de la cual todavía hoy (2003) es posible visitar la cripta en la plaza Leonardo da Vinci (PAVIA). Se casa con la cristiana-catolica-romana Teodolinda, hija del duque de Baviera. Con Rotari (636-652 d.C.) se rompe la frágil convivencia con los Romanos y entre Liutprando y papa Gregorio II (715-731 d.C.) los choques se multiplican. La subida al trono de Astolfo que avanza con las armas hacia Roma, obliga al Papa Zaccaria a pedir ayuda a Pipino, hijo de Carlo Martello rey de los Francos. Muerto Astolfo en el 756 d.C., es elegido rey de los Longobardi, Desiderio. Después de un inicial intento de reconciliación, trámite los matrimonios de las dos hijas del rey Desiderio con los hijos de Pipino: Carlomanno y Carlo (que seguidamente pasa a ser Carlo Magno ), la situación se agrava y en el 772 d.C. papa Adriano I, pide a Carlo bajar a Italia. Desiderio, se cierra en Pavia, pero después de un año de asedio se rinde y acaba su vida como prisionero en Francia. Harán falta todavía varios años, pero en el 787 d.C. el reino de los Longobardi se concluye definitivamente con la derrota de Arechi y Adelchi. Con Carlo Magno y papa Leone III, en la noche de Navidad del 800 d.C., renace de nuevo el imperio de Occidente definido también como “Sagrado Imperio Romano” y en neta oposición al Impero de Oriente. En el 814 d.C. Carlo Magno muere y le sucede el único hijo superviviente, Ludovico il Pio el cual divide las tierras del Impero entre los tres hijos: Lotario, al cual es concedido el titulo imperial, Pipino recibe el reino de Aquitania y la Marca Española, y Ludovico llamado después il Germanico que reina sobre Baviera y la Marca Oriental. Italia es asignada primero al nieto Bernardo y a su muerte a Lotarioque a su vez muere en el 855 y deja su poder a Ludovico II el cual se distingue bien pronto por la lucha contra los saraceni que cumplen saqueos y desplazamientos por todo el Mediterráneo. Después de la desaparición de Ludovico II en el 875 d.C. el poder es ejercitado por un breve periodo por Carlo il Calvo y su nieto Carlomanno, hijo de Ludovico il Germanico. A este ultimo sucede el hermano Carlo il Grosso que en el 879 d.C. se halla reunido en sus manos todo el imperio que fue de Carlo Magno; pero ya en el 888 d.C. muere y con él se extingue el ultimo representante de la dinastía imperial carolingia.


[Texte en français - les images sont au-dessus]

HISTOIRE
Abrégé d’histoire européenne de César à 1589 ap. JC.

GAIO JULES CESAR

(Rome, 100-44 av.JC.)
La conquête des Gaules, de 58 à 51 av. JC, lui fournit richesse et prestige. A Rome, la situation politique est instable et l’oppose à Pompée, représentant de l’aristocratie conservatrice. César, après avoir hésité à s’engager dans un conflit, tenta le tout pour le tout en franchissant le Rubiconde (10 janvier 49 av. JC) “les dès sont jetés”. Pompée fuya de Rome et s’embarqua pour la Grèce. César occupa l’Italie, conquit l’Espagne par la terre, donc conquit l’Epire, puis la Thessalie, et à Pharsale battit Pompée. Celui-ci fuya en Egypte où il fut assassiné par les égyptiens (48 av. JC). César élit résidence chez Cléopâtre, placée sur le trône d’Egypte grâce à lui. La même année César quitta l’Egypte et se tourna contre Fornace, fils de Miriade le Grand, roi du Bosphore Cimmerio, qui avait trahi son alliance avec Rome. Il conquit rapidement l’extrémité de l’Anatolie et le vaincut à Zela “je suis venu, j’ai vu, j’ai vaincu”. En mars 44 av. JC César fut assassiné des sénateurs du sénat lui-même, peureux de son pouvoir. “toi aussi, César, mon fils”. Digne d’intérêt est que César était autant aimé du peuple qu’étaient haïs les sénateurs, vus comme des personnes corrompues et occupées exclusivement aux intrigues de palais que les réactions à son assassin furent; -a- tous les sénateurs qui avaient poignardé César moururent durant les trois années successives et de mort violente; -b- la mère de Brutus qui bien qu’ayant eu connaissance de la trahison ne fit rien pour l’en empêcher, devint folle de suite après;-c- Rome fut dévastée par 15 années de guerre civile.

GAIO OCTAVIEN AUGUSTE

A partir de 27 av.JC., Auguste imposa une division de l’Empire. Le Sénat conserva les provinces pacifiées, démilitarisées et riches (Asie, Acaia, Betica). L’empereur conserva les provinces annexées récemment, moins riches et stables car controllées par les légions (ex. L’Allemagne, créée en 16 av.JC) et sont administrées d’un propréteur, flanqué d’un procurateur financier. L’Egypte est une exception en ce qu’elle est un grand producteur de grain et fut confiée à un préfet, vrai vice-roi, assisté d’une complexe administration fiscale. Les provinces ne sont plus, comme durant la République, des pays remportés, et donc des zones à exploiter. En camp militaire, il existe une différence de traitement entre les provinces et l’Italie qui est à tout les effets démilitarisée, excepté Rome, où sont présentes les gardes de l’empereur et les services publiques de l’Urbs.

VALERIEN - CLAUDE II - DIOCLETIEN

Aux III et IV siècles ap.JC., de graves menaces planaient sur l’Empire : au nord pressaient les Allemands, nombreux, instables et belliqueux; à l’est les Sassanides, au sud les nomades sahariens. La crise explosa de 256 à 269 ap.JC quand les ennemis synchronisèrent leurs assauts: Shahpurh I captura et tua Valérien sur l’Euphrate, les Goths traversèrent le Danube et les Francs se répandirent au-delà du Rhin. Mais Claude II (268-270 ap.JC.) et surtout Dioclétien (284-305 ap.JC.) réorganisa l’armée avec de stables unités aux frontières et des réserves mobiles dans les arrières, stabilisant la situation et assurant un demi siècle de tranquilité à l’empire. La paix continua avec le déterminé Valentiniano I (364-375 ap.JC.).


BARBARES

Les Huns, qui en 375 ap.JC, détruisent le règne des Ostrogoths, provoquent les invasions germaniques qui déferlaient en diverses ondes sur l’Empire romain. La première, celle des Visigoths, franchit le Danude en 376 ap.JC; la seconde, celle des Alani, Suebi et Vandali envahit la Gaule par le Rhin en 406 ap.JC. Les Burgundi s’installent entre Worms et Spira, les Alamanni en Alsace, les Suebi au nord-ouest de l’Espagne (409 ap.JC), enfin les Burgundi en Sabaudia, actuelles Savoie et Suisse (444 apJC). A la fin du Ve siècle, l’utime onde détermina la migration des Ostrogoths en Italie (489-493ap.JC). A l’Empire Romain, disparu en Occident en 476 ap.JC, succède une mosaïque de règnes barbares. Dans la péninsule italienne descendent les lombards avec environ 40.000 hommes valides et portant à leur suite femmes, enfants, esclaves, bétail et charrois etc en ce qu’elle pouvait se considérer une réelle migration. Dans la vallée Padana, seulement Pavie résiste au siège pour deux ans mais, une fois conquise, en devint leur capitale et de la vallée Padana, ils envahirent l’Italie centrale. Alboino, roi des Lombards fut tué à Pavie en 572 ap.JC dans un complot de palais, et commença une période d’anarchie, de décadence et de misère. Seul avec le roi Autari, qui bien que n’étant pas de religion chrétienne-catholique-romaine, mais christiania-catholique-aryenne, les choses s’améliorent. Celui-ci fréquenta l’Eglise Aryenne ( de Ario, nommé presbytère de l’évêque Achille de Alexandrie d’Egypte en 311 ap.JC et de ne pas confondre avec l’infame utilisation du nom, fait au Xxe siècle – [voir ultérieures informations historiques] de laquelle encore aujourd’hui (2003) il est possible de visiter la crypte, place Léonardo da Vinci (PAVIE). Il épousa la chrétienne-catholique-romaine Teodolinda, fille du duc de Bavière. Avec Rotari (636-652 ap.JC.) se rompt la fragile cohabitation entre les Romains et les Liutprando et le pape Grégoire II (715-731 ap.JC.) et les collisions se multiplient. La montée sur le trône de Astolfo qui avançait avec les armes sur Rome, force le pape Zaccharie à demander l’aide à Pépin le Bref, fils de Charles Martello roi des Francs. Astolfo mourut en 756 ap.JC, Didier fut élu roi des Lombards. Après une tentative initiale de réconciliation, au moyen des mariages des deux filles du roi Didier avec les fils de Pépin, Carlomanno et Charles (qui devint ensuite Charlemagne), la situation s’aggrave et en 772 ap.JC le pape Adrien I, demande à Charles de descendre en Italie. Didier, s’enferme à Pavie, mais après une année de siège il se rend et finit sa vie comme prisonnier en France. Il faudra encore quelques années, mais en 787 ap.JC, le règne des Lombards se conclua définitivement avec la défaite de Arechi et et Adelchi. Avec Charlemagne et le pape Léon III, dans la nuit de Noël 800 ap.JC, renaît l’Empire d’Occident défini comme “Sacré Empire Romain” et en nette opposition avec l’Empire d’Orient. En 814 ap.JC, Charlmagne mourut et lui succéda son unique fils légitime, Ludovic le Pieux lequel divisa les terres de l’Empire entre ses trois fils : Lothaire, à qui fut décerné le titre impérial, Pépin reçut le règne d’Aquitaine et la Marche Espagnole, et Ludovic dit l’Allemand qui régna sur la Bavière et la Marche Orientale. L’Italie fut d’abord attribuée au neveu/petit-fils Bernard et à sa mort à Lothaire qui à son tour mourut en 855 ap.JC et laissa le pouvoir à Ludovic II lequel se distingua rapidement pour la lutte contre les sarazins qui réalisèrent de nombreux pillages et incursions dans toute la Méditerranée. Après la disparition de Ludovic II survenue en 875 ap.JC, le pouvoir fut exercé pour une brève période par Charles le Chauve et son neveu Carlomanno, fils de Ludovic l’Allemand. A ce dernier, succède le frère Charles le Gros à qui, en 879 ap.JC, fut confié tout l’empire de Charlemagne mais déjà en 888 ap.JC il mourut et avec lui s’éteignit le dernier représentant de la dynastie impériale carolingienne.


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HISTORY: Compendium of European history from Caesar to 1589 CE.

From Caesar to the Barbarians

Gaius Julius Caesar

(Rome, 100-44 BCE)
The conquest of Gaul from 58-51 BCE brought Caesar riches and prestige. But the political situation in Rome was unstable and set him against Pompeius the Great-or Pompey-representative of the conserva-tive aristocracy. After hesitating about whether to involve himself in conflict, Caesar went all-in by crossing the Rubicon on January 10, 49 BCE, pronouncing, "Alea iacta est"-"The die is cast." Pompey fled Rome and embarked for Greece. Caesar occupied Italy, conquered Spain by land, then conquered Epeiros and Thessaly in Greece. At Farsala he battled and beat Pompey. The latter fled to Egypt, where he was assassi-nated by the Egyptians (48 BCE). Caesar established his residence with Cleopatra, placed by him on the throne of Egypt, and that same year left Egypt to face Pharnaces, son of Mithridates the Great, King of Ar-menia Minor, who had betrayed his allegiance with Rome. Caesar rapidly conquered the extremity of Anato-lia and defeated Pharnaces at Zela-whence "Venni, vidi, vinsi." In March of 44 BCE Caesar was assassi-nated by senators in the senate itself because they feared his power. This betrayal gave rise to Caesar's supposed last words, "Et tu, Brute?" Worthy of note is that Caesar was so loved by the people-and the senators so hated, seen as corrupt people dedicated exclusively to political intrigues-that the reactions to his assassination were: a) all of the senators who slew Caesar were dead within three years-all by violent death; b) the wife of Brutus, who although aware of this betrayal did nothing to stop it, became crazy imme-diately after; and c) Rome was wracked by 15 years of civil war.

Gaius Julius Caesar Augustus

Known alternately as Octavius, Octavian and Augustus according to the period of his life, Augustus com-manded a division of the Roman Empire from 27 BCE onward. The Senate maintained the pacified prov-inces, which were demilitarized and rich (Asia, Achaea [Greece], Hispania Baetica [Iberia]). The emperor maintained the recently-annexed provinces, less rich and less stable (e.g. Germany, created in 16 BCE), controlled by legions and administered by retired magistrates flanked by financial attorneys. Egypt was an exception as a major producer of grain and was entrusted to a prefect, an actual viceroy, attended by a complex fiscal administration. The provinces were no longer, as was the case during the Republic, con-quered countries, and thus zones to exploit. In the military realm, there was a difference between the treat-ment of the provinces and that of Italy, which was completely demilitarized except for Rome. There an impe-rial guard remained, as well as the public services of the city.

Valerian - Claudius II - Diocletian

In the third and fourth centuries CE grave threats hung over the empire: from the North pressed the Ger-mans, numerous, unstable and bellicose; to the East the Sassanid Empire; and to the south the Saharan nomads. The crisis exploded from 256 to 269 CE when Rome's enemies synchronized their assaults: Shah-puhr I captured and killed Valerian along the Euphrates, the Goths crossed the Danube and the Franks spread across the Rhine. But Claudio II (who reigned from 268-270 CE) and above all Diocletian (284-305) reorganized the army with stable units along the empire's frontiers and mobile reserves behind the front lines, restabilizing the situation and assuring the empire a half-century of tranquility. This peace proceeded under the decisive Valentinian I (364-375 CE).

Barbarians

The Huns, who in 375 CE destroyed the reign of the Ostrogoths, provoked the Germanic invasions that flooded the Roman Empire. The first wave, that of the Visigoths, crossed the Danube in 376 CE; the second, that of the Alans, Suevi and Vandals invaded Gaul from across the Rhine in 406 CE. The Burgundians in-stalled themselves between Worms and Spira, the Alamanni in Alsace, the Suevi in Northwest Spain (409 CE), and finally the Burgundians in Sabaudia, present-day Savoy and Switzerland (444 CE). At the end of the fifth century, the last wave brought the migration of the Ostrogoths to Italy (489-493 CE). Succeeding the Roman Empire, which vanished from the West in 476 CE, would be a mosaic of barbaric reigns. The Lombards descended upon the Italian peninsula with about 40,000 good men, bringing in succession women, children, slaves, livestock, carriages, etc., for which this can be considered a true migration. In the Po Valley only Pavia resisted the Lombards' siege, for two years, but once conquered it became the Lombards' capital and from the Po Valley the invaders would spread to Central Italy. Alboino, king of the Lombards, was killed in Pavia in 572 CE in a palace conspiracy, and there began a period of anarchy, de-cline and misery. Only with King Authari would things improve, although he was Arian Catholic rather than Roman Catholic. The king attended the Chiesa Ariana (Arian Church; from Ario, nominated presbyter by Bishop Achille of Alexander in 311 CE, and not to be confused with the infamous use of the name in the twentieth century), whose crypt could still be visited in Pavia as of 2003 in Piazza Leonardo da Vinci. Authari married the Roman Catholic Teodolinda, daughter of the Duke of Bavaria. With the reign of King Rotari (636-652 CE) the fragile cohabitation with the Romans was broken, and between King Liutprand and Pope Greg-ory II (715-731 CE) the clashes would multiply. The enthronement of King Astolfo, who would march on Rome with arms, forced Pope Zachary to request assistance from Pepin the Short, son of Charles Martel, King of the Franks. Upon King Astolfo's death in 756 CE, Desiderius (alternately Daufer or Dauferius) was elected king of the Lombards. There was an initial attempt at reconciliation by way of the marriage of the two daughters of King Desiderius with the sons of Pepin the Short: Carloman and Charles (who would later be-come Charlemagne). But the situation worsened, and in 772 CE Pope Adrian I requested that Charles come to Italy to help. Desiderius enclosed himself in Pavia, but after a year of siege surrendered and finished his life as a prisoner in France. Several more years would be necessary, but in 787 CE the Lombard Reign con-cluded definitively with the fall of Princes Arechi and Adelchi. On Christmas night in 800 CE, with Charle-magne and Pope Leo III, the Western Empire was reborn, to be called the Holy Roman Empire and in clear opposition with the Eastern Empire. In 814 CE Charlemagne died and was succeeded by his only surviving son, Louis the Pious. Louis would divide the empire's lands between his three sons: Lothair I, upon whom would be conferred the title of emperor; Pepin I, who inherited the reign of Aquitane and the western frontier, a territory between Spain and France; and Louis the German, who would reign over Bavaria and the eastern frontier. Italy was allotted first to grandson Bernard and upon his death to Lothair, who would die in 855 and leave his power to Louis II. Louis II would soon distinguish himself in the fight against the Saracens, who sacked and raided throughout the Mediterranean. After Louis II died in 875, power was held briefly by Charles the Bald and his grandson Carloman, son of Louis the German. This last would be succeeded by his brother Charles the Fat, who in 879 CE found the entirety of Charlemagne's empire reunited in his hands. Yet by 888 CE he had died, and with him the final limb of the Carolingian Imperial Dynasty was extinguished.