Compendio
di storia europea da Cesare al 1589 d.C.
- Parte I
Italiano
CAIO
GIULIO CESARE
(Roma, 100-44 a.C.)
La conquista delle Gallie, dal 58 a.C. al 51
a.C., gli fornisce ricchezza e prestigio. A Roma la situazione politica
è instabile e lo oppone a Pompeo, rappresentante dell’aristocrazia
conservatrice. Cesare dopo aver esitato ad impegnarsi in un conflitto,
gioca il tutto per tutto varcando il Rubiconde (10 gennaio 49 a.C.)
<< il dado è tratto >>. Pompeo fugge da Roma e
s’imbarca per la Grecia. Cesare occupa l’Italia, conquista
via terra la Spagna, quindi conquista l’Epiro, poi la Tessaglia,
e a Farsalo batte Pompeo. Questo fugge in Egitto dove è assassinato
dagli egiziani (48 a.C.). Cesare pone la sua residenza da Cleopatra,
da lui posta sul trono d’Egitto. Lo stesso anno Cesare lascia
l’Egitto e si volge contro Fornace, figlio di Miriade il Grande,
re del Bosforo Cimmerio, che ha tradito la sua alleanza con Roma.
Conquista rapidamente l’estremità dell’ Anatolia
e lo sconfigge a Zela << venni, vidi, vinsi >>. Nel marzo
del 44 a.C. Cesare viene assassinato dai senatori nel senato stesso,
timorosi del suo potere <<anche tu, Bruto, figlio mio >>.
Degno di nota: -a- Cesare era tanto
amato dal popolo quanto erano odiati i senatori, visti come persone
corrotte e dedite esclusivamente ad intrighi di palazzo;
-b- tutti
i senatori che pugnalarono Cesare morirono entro i tre anni successivi
e di morte violenta; -c-
la moglie di Bruto, che pur essendo a conoscenza del tradimento, nulla
fece per impedirlo, impazzì subito dopo; -d-
Roma fu sconvolta da 15 anni di guerra civile.
GAIO OTTAVIANO AUGUSTO
A partire dal 27 a.C., Augusto impone una divisione
dell’Impero. Il Senato conserva le province pacificate, smilitarizzate
e ricche (Asia, Acaia, Betica). L’Imperatore conserva le province
annesse di recente, meno ricche e stabili quindi controllate dalle
legioni (es. la Germania, creata nel 16 a.C.) e sono amministrate
da un propretore, affiancato da un procuratore finanziario. L’Egitto
è un’eccezione in quanto grande produttore di grano e
viene affidato ad un prefetto, vero viceré, assistito da una
complessa amministrazione fiscale. Le province non sono più,
come durante la Repubblica, paesi vinti, e dunque zone da sfruttare.
In campo militare, esiste una differenza di trattamento tra le province
e l’ Italia che è a tutti gli effetti smilitarizzata,
tranne Roma, dove sono presenti guardie dell’Imperatore e i
servizi pubblici dell’urbe.
VALERIANO - CLAUDIO
II - DIOCLEZIANO
Nel III e IV secolo d.C., gravi minacce incombono
sull’Impero: a nord premono i Germani, numerosi, instabili e
bellicosi; ad est i Sasanidi, a sud i nomadi sahariani. La crisi esplode
dal 256 al 269 d.C. quando i nemici sincronizzano i loro assalti:
Shahpuhr I sull’Eufrate cattura e uccide Valeriano, i Goti oltrepassano
il Danubio e i Franchi dilagano oltre il Reno. Ma Claudio II (268-270
d.C.) e soprattutto Diocleziano (284-305 d.C.) riorganizza l’esercito
con unità stabili alle frontiere e riserve mobili nelle retrovie,
ristabilendo la situazione e assicurando mezzo secolo di tranquillità
all’impero. La pace prosegue con il deciso Valentiniano I (364-375
d.C.).
BARBARI
Gli Unni, che nel 375 d.C. distruggono
il regno degli Ostrogoti, provocano le invasioni germaniche che dilagano
in varie ondate nell’ Impero Romano. La prima, quella dei Visigoti,
varca il Danubio nel 376 d.C.; la seconda, quella degli Alani, Suebi
e Vandali invade la Gallia attraverso il Reno nel 406 d.C.. I Burgundi
si installano tra Worms e Spira, gli Alamanni in Alsazia, i Suebi
nella Spagna di nord-ovest (409 d.C.), infine i Burgundi in Sabaudia
attuali Savoia e Svizzera (444 d.C.). Alla fine del V secolo, l’ultima
ondata determina la migrazione degli Ostrogoti in Italia (489-493
d.C.). All’Impero Romano, scomparso in Occidente nel 476 d.C.,
succede un mosaico di regni barbarici.
Nella penisola italiana scendono
i Longobardi con circa 40.000 uomini validi e portando al seguito
donne, bambini, schiavi, bestiame e carriaggi ecc. per quella
che poteva considerarsi una vera migrazione. |
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Nella Valle Padana, solo Pavia resiste
all’assedio per due anni ma, una volta conquistata, ne diventa
la loro capitale e dalla Valle Padana, dilagano nell’ Italia
Centrale. Alboino, re dei Longobardi viene ucciso a Pavia nel
572 d.C. in una congiura di palazzo, ed inizia un periodo di anarchia,
decadenza e miseria. |
Solo con il re Autari,
che pur non essendo di religione cristiana-cattolica-romana,
ma cristiana-cattolica-ariana, le
cose migliorano. Egli frequenta
la Chiesa Ariana ( da Ario,
nominato presbitero dal vescovo Achille di Alessandria d’Egitto
nel 311 d.C. e da non confondere assolutamente con l'infame
uso del nome, fatto nel XX secolo - vedi
ulteriori informazioni storiche) di cui ancor oggi (2003)
è possibile visitare la cripta in piazza Leonardo da
Vinci (PAVIA). Sposa la cristiana-cattolica-romana
Teodolinda, figlia del duca di Baviera ed insieme
donano una relativa tranquillità al loro regno. |
Teodolinda
entra in Pavia |
Con Rotari (636-652 d.C.) si rompe la
fragile convivenza con i Romani e tra Liutprando e papa Gregorio
II (715-731 d.C.) gli scontri si moltiplicano. La salita al trono
di Astolfo che avanza con le armi verso Roma, costringe Papa Zaccaria
a chiedere aiuto a Pipino, figlio di Carlo Martello re dei Franchi.
Morto Astolfo nel 756 d.C., viene eletto re dei Longobardi, Desiderio.
|
La corona
e la moneta dei Longobardi
|
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Dopo un iniziale tentativo di riconciliazione,
tramite i matrimoni delle due figlie di re Desiderio con i figli
di Pipino: Carlomanno e Carlo (che in seguito diviene Carlo Magno),
la situazione si aggrava e nel 772 d.C. Papa Adriano I, chiede
a Carlo di scendere in Italia. Desiderio, si chiude in Pavia,
ma dopo un anno di assedio si arrende e finisce la sua vita come
prigioniero in Francia. |
Ci vorranno ancora diversi anni,
ma nel 787 d.C. il regno dei Longobardi si conclude definitivamente
con la sconfitta di Arechi e Adelchi. Con Carlo Magno e papa Leone
III, nella notte di Natale del 800 d.C., rinasce l’Impero d’Occidente
definito anche come “Sacro Romano Impero” ed in netta
opposizione all’Impero d’Oriente. Nel 814 d.C. Carlo Magno
muore e gli succede l’unico figlio superstite, Ludovico il Pio
il quale divide le terre dell’Impero fra i tre figli: Lotario,
a cui viene conferito il titolo imperiale, Pipino riceve il regno
di Aquitania e la Marca Spagnola, e Ludovico detto poi il Germanico
che regna su Baviera e Marca Orientale.
L’Italia viene assegnata prima al nipote
Bernardo ed alla sua morte a Lotario che a sua volta muore nel 855
e lascia il suo potere a Ludovico II il quale si distingue ben presto
per la lotta contro i saraceni che compiono saccheggi e scorrerie
in tutto il Mediterraneo. Dopo la scomparsa di Ludovico II avvenuta
nel 875 d.C. il potere viene esercitato per un breve periodo
da Carlo il Calvo e suo nipote Carlomanno, figlio di Ludovico il Germanico.
A quest’ultimo, succede il fratello Carlo il Grosso che nel
879 d.C. si ritrova riunito nelle sue mani tutto l’Impero che
fu di Carlo Magno; ma già nel 888 d.C. muore e con lui si estingue
l’ultimo rappresentante della dinastia imperiale carolingia.
[Texto
en español - las imágenes son anteriores]
HISTORIA
Compendio de historia europea desde Cesar hasta el 1589 d.C
GAIO
GIULIO CESARE
(Roma, 100-44 a.C.)
La conquista de Gales, desde el 58 a.C. hasta el 51 a.C., le da riqueza
y prestigio. En Roma la situación política es inestable
y lo opone a Pompeo, representante de la aristocracia conservadora.
Cesare después de haber dudado de empeñarse en un conflicto,
se juega todo pasando el Rubiconde (10 enero 49 a.C.) << lo
dicho es hecho >>. Pompeo huye de Roma y se embarca en Grecia.
Cesare ocupa Italia, conquista por la tierra España, y así
conquista Epiro, después la Tessaglia, y en Farsalo cae Pompeo.
Este huye a Egipto donde es asesinado por los egipcianos (48 a.C.).
Cesare pone su residencia donde Cleopatra, por él puesta al
trono de Egipto. El mismo año Cesare deja Egipto y se vuelve
contra Fornace, hijo de Miriade el Grande, rey del Bosforo Cimmerio,
que ha traicionado su alianza con Roma. Conquista rápidamente
la extremidad del Anatolia y lo derrota en Zela <<llegué,
vi y vencí >>. En marzo del 44 a.C. Cesare es asesinado
por los senadores en el mismo senado, temerosos de su poder <<
también tú, Bruto, hijo mío >>. Digno de
mención es que Cesare era talmente amado del pueblo que eran
odiados los senadores, vistos como personas corruptas y dedicadas
exclusivamente a intrigas de palacio que la reacción a su asesino
fue: -a- todos los senadores que apuñalaron a Cesare murieron
en los tres años sucesivos; -b- la mujer de Bruto que aun sabiendo
de la traición no hizo nada por impedirlo, enloqueció
justo después; -c- Roma fue trastornada por 15 años
de guerra civil.
GAIO
OTTAVIANO AUGUSTO
A partir del 27 a.C., Augusto impone una division del Imperio. El
Senado conserva las provincias pacificadas, desmilitarizadas y ricas
(Asia, Acaia, Betica). El Emperador conserva las provincias admitidas
recientemente, menos ricas y estables por tanto controladas de las
legiones (Ej. Alemania, creada en el 16 a.C.) y son administradas
por un propretor, junto con un procurador financiero. Egipto es una
excepción por ser grande productor de grano y es entregado
a un prefecto, verdadero vicerey, asistido por una compleja administración
fiscal. Las provincias no son, como durante la Republica, pueblos
vencidos, y por tanto zonas para explotar. En campo militar, existe
una diferencia de tratamiento entre las provincias e Italia que está
a todos los efectos desmilitarizada, excepto Roma, donde están
presentes guardias del emperador y los servicios públicos de
la urbe.
VALERIANO
- CLAUDIO II - DIOCLEZIANO
En el siglo III y IV d.C., graves amenazas incumben
sobre el imperio: al norte presionan los Alemanes, numerosos, inestables
y belicosos; al este los Sasanides, al sur los nómadas saharianos.
La crisis estalla desde el 256 hasta el 269 d.C. cuando los enemigos
sincronizan sus asaltos: Shahpuhr I en el Eufrates captura y mata
a Valeriano, los Goti sobrepasan el Danubio y los Francos se extienden
más allá de Reno. Pero Claudio II (268-270 d.C.) es
sobretodo Diocleziano (284-305 d.C.) reorganiza el ejercito con unidades
estables en las fronteras y reserva móviles en las tropas de
espaldas al frente, restableciendo la situación y asegurando
medio siglo de tranquilidad al imperio. La paz prosigue con el decidido
Valentiniano I (364-375 d.C.).
BARBAROS
Los Unos, que en el 375 d.C. destruyeron el
reino de los Ostrogoti, provocan las invasiones alemanas que se extienden
en varias hondonadas en el Imperio Romano. La primera, la de los Visigodos
cruza el Danubio en el 376 d.C.; la segunda, la de los Alani, Suebi
y Vandalos invade Gales a través de Reno en el 406 d.C.. Los
Burgundi se instalaron entre Worms y Spira, los Alamanni en Alsazia,
los Suebi en el noroeste de España (409 d.C.), finalmente los
Burgundi en Sabaudia actuales Savoia e Suiza (444 d.C.). Al final
del siglo V, la última hondonada determina la migración
de los Ostrogoti en Italia (489-493 d.C.). Al Impero Romano, desaparecido
en Occidente en el 476 d.C., sigue un mosaico de reinos bárbaros.
En la península italiana bajan los Longobardi con cerca de
40.000 hombres validos y llevando seguidamente mujeres, niños,
esclavos, ganado y carruajes etc.para la que podía considerarse
una verdadera migración. En el valle Padana, solo Pavia resiste
al asedio por dos años pero, una vez conquistada, pasa a ser
su capital y la del valle Padana, extendiéndose en la Italia
central. Alboino, rey de los Longobardi es asesinado en Pavia en el
572 d.C. en una conjura de palacio, y empieza un periodo de anarquía,
decadencia y miseria. Solo con el rey Autari, que aun no siendo de
religión cristiana-católica-romana, sino cristiana-católica-ariana
las cosas mejoran. Frecuenta la iglesia Ariana ( desde Ario, nombrado
presbítero por el obispo Achille di Alessandria d’Egitto
en el 311 d.C. y no se tiene que confundir con el infame uso del nombre,
hecho en el siglo XX – [véase posteriores informaciones
históricas]) de la cual todavía hoy (2003) es posible
visitar la cripta en la plaza Leonardo da Vinci (PAVIA). Se casa con
la cristiana-catolica-romana Teodolinda, hija del duque de Baviera.
Con Rotari (636-652 d.C.) se rompe la frágil convivencia con
los Romanos y entre Liutprando y papa Gregorio II (715-731 d.C.) los
choques se multiplican. La subida al trono de Astolfo que avanza con
las armas hacia Roma, obliga al Papa Zaccaria a pedir ayuda a Pipino,
hijo de Carlo Martello rey de los Francos. Muerto Astolfo en el 756
d.C., es elegido rey de los Longobardi, Desiderio. Después
de un inicial intento de reconciliación, trámite los
matrimonios de las dos hijas del rey Desiderio con los hijos de Pipino:
Carlomanno y Carlo (que seguidamente pasa a ser Carlo Magno ), la
situación se agrava y en el 772 d.C. papa Adriano I, pide a
Carlo bajar a Italia. Desiderio, se cierra en Pavia, pero después
de un año de asedio se rinde y acaba su vida como prisionero
en Francia. Harán falta todavía varios años,
pero en el 787 d.C. el reino de los Longobardi se concluye definitivamente
con la derrota de Arechi y Adelchi. Con Carlo Magno y papa Leone III,
en la noche de Navidad del 800 d.C., renace de nuevo el imperio de
Occidente definido también como “Sagrado Imperio Romano”
y en neta oposición al Impero de Oriente. En el 814 d.C. Carlo
Magno muere y le sucede el único hijo superviviente, Ludovico
il Pio el cual divide las tierras del Impero entre los tres hijos:
Lotario, al cual es concedido el titulo imperial, Pipino recibe el
reino de Aquitania y la Marca Española, y Ludovico llamado
después il Germanico que reina sobre Baviera y la Marca Oriental.
Italia es asignada primero al nieto Bernardo y a su muerte a Lotarioque
a su vez muere en el 855 y deja su poder a Ludovico II el cual se
distingue bien pronto por la lucha contra los saraceni que cumplen
saqueos y desplazamientos por todo el Mediterráneo. Después
de la desaparición de Ludovico II en el 875 d.C. el poder es
ejercitado por un breve periodo por Carlo il Calvo y su nieto Carlomanno,
hijo de Ludovico il Germanico. A este ultimo sucede el hermano Carlo
il Grosso que en el 879 d.C. se halla reunido en sus manos todo el
imperio que fue de Carlo Magno; pero ya en el 888 d.C. muere y con
él se extingue el ultimo representante de la dinastía
imperial carolingia.
[Texte
en français - les images sont au-dessus]
HISTOIRE
Abrégé d’histoire européenne de César
à 1589 ap. JC.
GAIO
JULES CESAR
(Rome,
100-44 av.JC.)
La conquête des Gaules, de 58 à
51 av. JC, lui fournit richesse et prestige. A Rome, la situation
politique est instable et l’oppose à Pompée, représentant
de l’aristocratie conservatrice. César, après
avoir hésité à s’engager dans un conflit,
tenta le tout pour le tout en franchissant le Rubiconde (10 janvier
49 av. JC) “les dès sont jetés”. Pompée
fuya de Rome et s’embarqua pour la Grèce. César
occupa l’Italie, conquit l’Espagne par la terre, donc
conquit l’Epire, puis la Thessalie, et à Pharsale battit
Pompée. Celui-ci fuya en Egypte où il fut assassiné
par les égyptiens (48 av. JC). César élit résidence
chez Cléopâtre, placée sur le trône d’Egypte
grâce à lui. La même année César
quitta l’Egypte et se tourna contre Fornace, fils de Miriade
le Grand, roi du Bosphore Cimmerio, qui avait trahi son alliance avec
Rome. Il conquit rapidement l’extrémité de l’Anatolie
et le vaincut à Zela “je suis venu, j’ai vu, j’ai
vaincu”. En mars 44 av. JC César fut assassiné
des sénateurs du sénat lui-même, peureux de son
pouvoir. “toi aussi, César, mon fils”. Digne d’intérêt
est que César était autant aimé du peuple qu’étaient
haïs les sénateurs, vus comme des personnes corrompues
et occupées exclusivement aux intrigues de palais que les réactions
à son assassin furent; -a- tous les sénateurs qui avaient
poignardé César moururent durant les trois années
successives et de mort violente; -b- la mère de Brutus qui
bien qu’ayant eu connaissance de la trahison ne fit rien pour
l’en empêcher, devint folle de suite après;-c-
Rome fut dévastée par 15 années de guerre civile.
GAIO
OCTAVIEN AUGUSTE
A partir de 27 av.JC., Auguste imposa une division
de l’Empire. Le Sénat conserva les provinces pacifiées,
démilitarisées et riches (Asie, Acaia, Betica). L’empereur
conserva les provinces annexées récemment, moins riches
et stables car controllées par les légions (ex. L’Allemagne,
créée en 16 av.JC) et sont administrées d’un
propréteur, flanqué d’un procurateur financier.
L’Egypte est une exception en ce qu’elle est un grand
producteur de grain et fut confiée à un préfet,
vrai vice-roi, assisté d’une complexe administration
fiscale. Les provinces ne sont plus, comme durant la République,
des pays remportés, et donc des zones à exploiter. En
camp militaire, il existe une différence de traitement entre
les provinces et l’Italie qui est à tout les effets démilitarisée,
excepté Rome, où sont présentes les gardes de
l’empereur et les services publiques de l’Urbs.
VALERIEN
- CLAUDE II - DIOCLETIEN
Aux III et IV siècles ap.JC., de graves
menaces planaient sur l’Empire : au nord pressaient les Allemands,
nombreux, instables et belliqueux; à l’est les Sassanides,
au sud les nomades sahariens. La crise explosa de 256 à 269
ap.JC quand les ennemis synchronisèrent leurs assauts: Shahpurh
I captura et tua Valérien sur l’Euphrate, les Goths traversèrent
le Danube et les Francs se répandirent au-delà du Rhin.
Mais Claude II (268-270 ap.JC.) et surtout Dioclétien (284-305
ap.JC.) réorganisa l’armée avec de stables unités
aux frontières et des réserves mobiles dans les arrières,
stabilisant la situation et assurant un demi siècle de tranquilité
à l’empire. La paix continua avec le déterminé
Valentiniano I (364-375 ap.JC.).
BARBARES
Les Huns, qui en 375 ap.JC, détruisent
le règne des Ostrogoths, provoquent les invasions germaniques
qui déferlaient en diverses ondes sur l’Empire romain.
La première, celle des Visigoths, franchit le Danude en 376
ap.JC; la seconde, celle des Alani, Suebi et Vandali envahit la Gaule
par le Rhin en 406 ap.JC. Les Burgundi s’installent entre Worms
et Spira, les Alamanni en Alsace, les Suebi au nord-ouest de l’Espagne
(409 ap.JC), enfin les Burgundi en Sabaudia, actuelles Savoie et Suisse
(444 apJC). A la fin du Ve siècle, l’utime onde détermina
la migration des Ostrogoths en Italie (489-493ap.JC). A l’Empire
Romain, disparu en Occident en 476 ap.JC, succède une mosaïque
de règnes barbares. Dans la péninsule italienne descendent
les lombards avec environ 40.000 hommes valides et portant à
leur suite femmes, enfants, esclaves, bétail et charrois etc
en ce qu’elle pouvait se considérer une réelle
migration. Dans la vallée Padana, seulement Pavie résiste
au siège pour deux ans mais, une fois conquise, en devint leur
capitale et de la vallée Padana, ils envahirent l’Italie
centrale. Alboino, roi des Lombards fut tué à Pavie
en 572 ap.JC dans un complot de palais, et commença une période
d’anarchie, de décadence et de misère. Seul avec
le roi Autari, qui bien que n’étant pas de religion chrétienne-catholique-romaine,
mais christiania-catholique-aryenne, les choses s’améliorent.
Celui-ci fréquenta l’Eglise Aryenne ( de Ario, nommé
presbytère de l’évêque Achille de Alexandrie
d’Egypte en 311 ap.JC et de ne pas confondre avec l’infame
utilisation du nom, fait au Xxe siècle – [voir ultérieures
informations historiques] de laquelle encore aujourd’hui (2003)
il est possible de visiter la crypte, place Léonardo da Vinci
(PAVIE). Il épousa la chrétienne-catholique-romaine
Teodolinda, fille du duc de Bavière. Avec Rotari (636-652 ap.JC.)
se rompt la fragile cohabitation entre les Romains et les Liutprando
et le pape Grégoire II (715-731 ap.JC.) et les collisions se
multiplient. La montée sur le trône de Astolfo qui avançait
avec les armes sur Rome, force le pape Zaccharie à demander
l’aide à Pépin le Bref, fils de Charles Martello
roi des Francs. Astolfo mourut en 756 ap.JC, Didier fut élu
roi des Lombards. Après une tentative initiale de réconciliation,
au moyen des mariages des deux filles du roi Didier avec les fils
de Pépin, Carlomanno et Charles (qui devint ensuite Charlemagne),
la situation s’aggrave et en 772 ap.JC le pape Adrien I, demande
à Charles de descendre en Italie. Didier, s’enferme à
Pavie, mais après une année de siège il se rend
et finit sa vie comme prisonnier en France. Il faudra encore quelques
années, mais en 787 ap.JC, le règne des Lombards se
conclua définitivement avec la défaite de Arechi et
et Adelchi. Avec Charlemagne et le pape Léon III, dans la nuit
de Noël 800 ap.JC, renaît l’Empire d’Occident
défini comme “Sacré Empire Romain” et en
nette opposition avec l’Empire d’Orient. En 814 ap.JC,
Charlmagne mourut et lui succéda son unique fils légitime,
Ludovic le Pieux lequel divisa les terres de l’Empire entre
ses trois fils : Lothaire, à qui fut décerné
le titre impérial, Pépin reçut le règne
d’Aquitaine et la Marche Espagnole, et Ludovic dit l’Allemand
qui régna sur la Bavière et la Marche Orientale. L’Italie
fut d’abord attribuée au neveu/petit-fils Bernard et
à sa mort à Lothaire qui à son tour mourut en
855 ap.JC et laissa le pouvoir à Ludovic II lequel se distingua
rapidement pour la lutte contre les sarazins qui réalisèrent
de nombreux pillages et incursions dans toute la Méditerranée.
Après la disparition de Ludovic II survenue en 875 ap.JC, le
pouvoir fut exercé pour une brève période par
Charles le Chauve et son neveu Carlomanno, fils de Ludovic l’Allemand.
A ce dernier, succède le frère Charles le Gros à
qui, en 879 ap.JC, fut confié tout l’empire de Charlemagne
mais déjà en 888 ap.JC il mourut et avec lui s’éteignit
le dernier représentant de la dynastie impériale carolingienne.
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HISTORY: Compendium of European history from Caesar to 1589 CE.
From Caesar to the Barbarians
Gaius Julius Caesar
(Rome, 100-44 BCE)
The conquest of Gaul from 58-51 BCE brought Caesar riches and prestige. But the political situation in Rome was unstable and set him against Pompeius the Great-or Pompey-representative of the conserva-tive aristocracy. After hesitating about whether to involve himself in conflict, Caesar went all-in by crossing the Rubicon on January 10, 49 BCE, pronouncing, "Alea iacta est"-"The die is cast." Pompey fled Rome and embarked for Greece. Caesar occupied Italy, conquered Spain by land, then conquered Epeiros and Thessaly in Greece. At Farsala he battled and beat Pompey. The latter fled to Egypt, where he was assassi-nated by the Egyptians (48 BCE). Caesar established his residence with Cleopatra, placed by him on the throne of Egypt, and that same year left Egypt to face Pharnaces, son of Mithridates the Great, King of Ar-menia Minor, who had betrayed his allegiance with Rome. Caesar rapidly conquered the extremity of Anato-lia and defeated Pharnaces at Zela-whence "Venni, vidi, vinsi." In March of 44 BCE Caesar was assassi-nated by senators in the senate itself because they feared his power. This betrayal gave rise to Caesar's supposed last words, "Et tu, Brute?" Worthy of note is that Caesar was so loved by the people-and the senators so hated, seen as corrupt people dedicated exclusively to political intrigues-that the reactions to his assassination were: a) all of the senators who slew Caesar were dead within three years-all by violent death; b) the wife of Brutus, who although aware of this betrayal did nothing to stop it, became crazy imme-diately after; and c) Rome was wracked by 15 years of civil war.
Gaius Julius Caesar Augustus
Known alternately as Octavius, Octavian and Augustus according to
the period of his life, Augustus com-manded a division of the Roman
Empire from 27 BCE onward. The Senate maintained the pacified prov-inces,
which were demilitarized and rich (Asia, Achaea [Greece], Hispania
Baetica [Iberia]). The emperor maintained the recently-annexed provinces,
less rich and less stable (e.g. Germany, created in 16 BCE), controlled
by legions and administered by retired magistrates flanked by financial
attorneys. Egypt was an exception as a major producer of grain and
was entrusted to a prefect, an actual viceroy, attended by a complex
fiscal administration. The provinces were no longer, as was the case
during the Republic, con-quered countries, and thus zones to exploit.
In the military realm, there was a difference between the treat-ment
of the provinces and that of Italy, which was completely demilitarized
except for Rome. There an impe-rial guard remained, as well as the
public services of the city.
Valerian - Claudius II - Diocletian
In the third and fourth centuries CE grave threats hung over the empire:
from the North pressed the Ger-mans, numerous, unstable and bellicose;
to the East the Sassanid Empire; and to the south the Saharan nomads.
The crisis exploded from 256 to 269 CE when Rome's enemies synchronized
their assaults: Shah-puhr I captured and killed Valerian along the
Euphrates, the Goths crossed the Danube and the Franks spread across
the Rhine. But Claudio II (who reigned from 268-270 CE) and above
all Diocletian (284-305) reorganized the army with stable units along
the empire's frontiers and mobile reserves behind the front lines,
restabilizing the situation and assuring the empire a half-century
of tranquility. This peace proceeded under the decisive Valentinian
I (364-375 CE).
Barbarians
The Huns, who in 375 CE destroyed the reign of the Ostrogoths, provoked the Germanic invasions that flooded the Roman Empire. The first wave, that of the Visigoths, crossed the Danube in 376 CE; the second, that of the Alans, Suevi and Vandals invaded Gaul from across the Rhine in 406 CE. The Burgundians in-stalled themselves between Worms and Spira, the Alamanni in Alsace, the Suevi in Northwest Spain (409 CE), and finally the Burgundians in Sabaudia, present-day Savoy and Switzerland (444 CE). At the end of the fifth century, the last wave brought the migration of the Ostrogoths to Italy (489-493 CE). Succeeding the Roman Empire, which vanished from the West in 476 CE, would be a mosaic of barbaric reigns. The Lombards descended upon the Italian peninsula with about 40,000 good men, bringing in succession women, children, slaves, livestock, carriages, etc., for which this can be considered a true migration. In the Po Valley only Pavia resisted the Lombards' siege, for two years, but once conquered it became the Lombards' capital and from the Po Valley the invaders would spread to Central Italy. Alboino, king of the Lombards, was killed in Pavia in 572 CE in a palace conspiracy, and there began a period of anarchy, de-cline and misery. Only with King Authari would things improve, although he was Arian Catholic rather than Roman Catholic. The king attended the Chiesa Ariana (Arian Church; from Ario, nominated presbyter by Bishop Achille of Alexander in 311 CE, and not to be confused with the infamous use of the name in the twentieth century), whose crypt could still be visited in Pavia as of 2003 in Piazza Leonardo da Vinci. Authari married the Roman Catholic Teodolinda, daughter of the Duke of Bavaria. With the reign of King Rotari (636-652 CE) the fragile cohabitation with the Romans was broken, and between King Liutprand and Pope Greg-ory II (715-731 CE) the clashes would multiply. The enthronement of King Astolfo, who would march on Rome with arms, forced Pope Zachary to request assistance from Pepin the Short, son of Charles Martel, King of the Franks. Upon King Astolfo's death in 756 CE, Desiderius (alternately Daufer or Dauferius) was elected king of the Lombards. There was an initial attempt at reconciliation by way of the marriage of the two daughters of King Desiderius with the sons of Pepin the Short: Carloman and Charles (who would later be-come Charlemagne). But the situation worsened, and in 772 CE Pope Adrian I requested that Charles come to Italy to help. Desiderius enclosed himself in Pavia, but after a year of siege surrendered and finished his life as a prisoner in France. Several more years would be necessary, but in 787 CE the Lombard Reign con-cluded definitively with the fall of Princes Arechi and Adelchi. On Christmas night in 800 CE, with Charle-magne and Pope Leo III, the Western Empire was reborn, to be called the Holy Roman Empire and in clear opposition with the Eastern Empire. In 814 CE Charlemagne died and was succeeded by his only surviving son, Louis the Pious. Louis would divide the empire's lands between his three sons: Lothair I, upon whom would be conferred the title of emperor; Pepin I, who inherited the reign of Aquitane and the western frontier, a territory between Spain and France; and Louis the German, who would reign over Bavaria and the eastern frontier. Italy was allotted first to grandson Bernard and upon his death to Lothair, who would die in 855 and leave his power to Louis II. Louis II would soon distinguish himself in the fight against the Saracens, who sacked and raided throughout the Mediterranean. After Louis II died in 875, power was held briefly by Charles the Bald and his grandson Carloman, son of Louis the German. This last would be succeeded by his brother Charles the Fat, who in 879 CE found the entirety of Charlemagne's empire reunited in his hands. Yet by 888 CE he had died, and with him the final limb of the Carolingian Imperial Dynasty was extinguished.
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