La scuola vuole contribuire alla formazione di quel soggetto "capace di fare , di comunicare, di proporre e che ha di sé un'immagine positiva". Il perseguimento di tale obiettivo è garantito, da un lato dalle scelte metodologiche fatte, dall'altro dall'uso di uno strumento importante: l'archivio, che permette la costruzione della memoria razionale.
La memoria razionale è l'insieme delle conoscenze che il soggetto ha di sé; è un insieme di dati organizzati in modo da poter essere sfruttati e ha qualcosa in più della memoria comune: ha una forte componente logica, ragionata, legata alla conoscenza e alla elaborazione mentale. La memoria razionale è più di un ricordo, è un riconoscimento.
Mentre però la memoria corporea è qualcosa che tutti abbiamo ( la scuola eventualmente può intervenire per aumentare i segnali positivi, proponendo situazioni in cui il bambino si senta "capace") la costruzione della memoria razionale non è automatica, ma è frutto di un intervento didattico preciso, e la scuola ne è perciò pienamente investita. La capacità da parte del bambino, di utilizzare in modo razionale informazioni, conoscenze che lo riguardano, deve essere infatti costruita organizzando la raccolta di dati, documentando tappe e analizzando e riflettendo su esperienze fatte.