Chernobyl: il perchè del
nostro impegno
Il 26
aprile 1986 il reattore n. 4 della centrale nucleare di Chernobyl esplose,
liberando una quantità enorme di elementi radioattivi che si diffusero
rapidamente nell’ambiente, contaminando l’aria, il suolo e le acque di
superficie.

La nube radioattiva era composta principalmente da iodio e da
cesio, oltre che da stronzio, plutonio, cobalto, cripto ed altri elementi. Particolarmente dannoso è il cesio, che penetra nel terreno, raggiunge le
radici degli alberi, si trasmette ai germogli, ricade al suolo con le
foglie, contamina i corsi d’acqua ed i laghi ed i pesci che vi si trovano;
con l’erba dei pascoli, entra nei muscoli degli animali da carne e da latte.

Nell’uomo – e particolarmente nei bambini, che sono più sensibili in quanto
le loro cellule si riproducono con maggiore velocità – il cesio radioattivo
è causa di mutazioni genetiche, leucemie e tumori in vari organi (tiroide,
polmoni, ossa, pelle, reni) che insorgono anche a molta distanza di tempo
(fino a 70 anni) dalla contaminazione.
Il soggiorno dei bambini lontano
dalla regione di Chernobyl è importante in quanto favorisce un più rapido
smaltimento della radioattività accumulata riducendo così il rischio che si
ammalino.
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