TUTELA DELL'AMBIENTE
- ALLA COMMISSIONE DI RISERVA
- ALLA REGIONE LAZIO
Assessore Utilizzo Tutela e Valorizzazione delle Risorse Ambientali
- AL COMUNE DI ROMA
Assessore alle Politiche Ambientali e Agricole
- AL COMUNE DI ROMA
Direttore X Dipartimento Politiche Ambientali e Agricole
Oggetto:
A) Sito di rilevante importanza ambientale ad Ostia tra via dell’Idroscalo e via Avegno, in prossimità del porto turistico in costruzione;
B) Porto turistico in costruzione ricadente nella Riserva naturale statale Litorale romano.
A) L’area situata ad Ostia Ponente, tra via dell’Idroscalo e via Avegno, confinante a Nord-Ovest con il territorio della Riserva naturale statale Litorale romano, estesa 6 ettari circa, ha una rilevante importanza botanica ed ecologica per la presenza di un interessante relitto di vegetazione alofila, testimonianza delle passate vicende della foce del Tevere.
Infatti sono presenti diverse comunità di vegetazione alofila, in particolare:
- comunità a Juncus maritimus e Juncus acutus (Juncion maritimi)
- comunità a Limonium serotinum e Inula crithmoides (Puccinellio-Salicornietea)
- comunità a Parapholis filiformis (Frankenietalia pulverulentae)
- comunità a Salicornia patula (Suaedo-Salicornietum patulae)
- comunità a Bolboschoenus maritimus (Scirpetum compacto-litoralis)
- comunità a Elytrigia atherica e Melilotus messanensis (Agropyrion pungentis)
Tutte queste comunità, in particolare la comunità a Salicornia patula, sono da considerare minacciate nel Lazio, ove sono presenti in forma ben sviluppata praticamente solo al Parco Nazionale del Circeo. Si tratta di vegetazione di elevato valore scientifico e didattico in quanto esprime in modo particolarmente chiaro la relazione tra habitat fisico e struttura delle fitocenosi. Inoltre le comunità a Salicornia annuali, in cui rientra la comunità a Salicornia patula, sono considerate habitat meritevoli di protezione in base alla Direttiva CEE 82/43 (GU 23710/87 allegato A, ambiente 15.11). Nella sponda opposta, all’Isola Sacra un’area, con analoga tipologia, è stata dichiarata Sito di Interesse Comunitario (codice IT6003024).
L’area è di notevole interesse floristico, in quanto ospita specie non comuni o rare quali Suaeda maritima, Spergularia marina, Ranunculus baudoti; sono inoltre presumibilmente presenti due specie rarissime e minacciate in corso di studio, Salicornia dolichostachya e Plantago major ssp. cornuti, quest’ultima inclusa nella lista rossa delle specie vegetali in pericolo di estinzione in Italia (Conti et al.1995- Lista rossa delle specie in pericolo di estinzione in Italia).
L’area ha, inoltre, un notevole pregio estetico in quanto in autunno è inondata dalle vistose fioriture del Limonium serotinum, dell’Aster tripolium e dell’Inula crithmoides, che risaltano sullo sfondo della Torre S. Michele.
Ricordiamo che nel Piano Territoriale Paesistico (P.T.P.) una parte dell’area in questione viene classificata per la parte più prossima al mare come A1-4 e per la parte più interna C4-1. La tipologia A1-4 indica "tutela orientata alla sistemazione paesaggistica e funzionale" e la tipologia C4-1 indica "tutela paesaggistica indirizzata a salvaguardare, qualificare e riqualificare le aree ancora libere da urbanizzazione" (c.f.r. P.T.P.).
Nelle aree A1-4 l’obiettivo è quello di "crerare un ambiente di alta qualità spaziale, naturalistica e architettonica che concretizzi le grandi potenzialità del quadro formato dagli elementi base del paesaggio: il litorale marino, quello fluviale e il tessuto agricolo della bonifica" (c.f.r. P.T.P.).
Nelle aree C4-1, nel "salvaguardare e valorizzare le aree retrostanti le rive, ancora non compromesse da insediamenti abusivi ..." (c.f.r. P.T.P.), si pone "l’obiettivo di assicurarae la più vasta accessibilità e la massima godibilità pubblica del territorio" (c.f.r. P.T.P.).
In particolare, ricordiamo che in quest’area, in quanto zona di riqualificazione e di recupero del P.T.P. vigono i seguenti divieti:
- assoluto divieto di edificare per una fascia di 150 mt dalle rive del fiume;
- divieto di superare i 5 mt di altezza dal piano di campagna al piano d’imposta delle coperture;
- lungo i canali e i fossi è vietata qualunque edificazione in una fascia di 50 mt. dal bordo del canale stesso;
- assoluto divieto di intubare i corsi d’acqua.
Ricordiamo infine che " in corrispondenza delle zone A1-4 e A1-5 nonché del fronte a mare delle zone C4-1 e C4-2, la tutela delle visuali si applica ad ambedue le prospettive, quella verso il mare e quella verso terra, e incide sui progetti di recupero ambientale delle zone di riqualificazione" (c.f.r. P.T.P.).
La progettata edificazione di un grande albergo e di una caserma di rilevante estensione (4.370 mq) distruggerebbe totalmente l’area, compromettendone il valore paesistico elevato tra l’altro per la presenza della Tor San Michele.
Riteniamo che questo piccolo lembo di vegetazione alofila rimasto debba essere conservato con particolare attenzione, chiediamo, pertanto, la tutela dell’area attraverso l’istituzione di un biotopo o di un monumento naturale. Chiediamo, inoltre, di valutare l’inserimento di quest’area nella Riserva naturale statale Litorale romano, come zona 1.
B) Vogliamo inoltre evidenziare che da alcuni mesi sono in atto i lavori per la realizzazione del Porto turistico e dell’annesso "Centro Habitat Mediterraneo", confinante con l’area sudescritta. L’area interessata ai lavori rientra interamente nella Riserva naturale statale Litorale romano e ricade nelle zone A1-4 e C4-1 del P.T.P.. Il porto turistico, in quanto opera litoranea secondo l’art. 8 comma 1 b) del D.M. 29.3.1996, istitutivo della Riserva del Litorale, insieme alla realizzazione di stagni per il Centro Habitat Mediterraneo, che modificano il regime delle acque, secondo lo stesso art. 8, al comma 1 c), sono opere che dovrebbero essere sottoposte ad autorizzazione attraverso il parere della Commissione di Riserva.
Nonstante ciò le opere suddette non sono state sottoposte al parere della Commissione di Riserva.
Nel denunciare questa situazione di illegittimità, esprimiamo la nostra preoccupazione a riguardo poiché la mancanza di adeguati controlli da parte degli organismi competenti per la tutela dei valori paesistico ed ambientale, per la valutazione del rischio idrogeologico, per la Riserva del Litorale consente la realizzazione di opere che sconvolgono completamente l’assetto e gli equilibri di tutta la zona.
Si allega la cartografia relativa al P.T.P. e alla Riserva del Litorale.
Si richiede risposta scritta ai sensi della Legge 86/’90. Si ringrazia.
Cordiali saluti
Marco Antonini
Presidente
Sezione Regionale Lazio
10 gennaio 2000
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