A Teatro con Stefano
L'anno
scorso quando sono entrata per la prima volta in teatro, avevo molta emozione.
Ho visto Stefano e mi è parso subito simpatico. Il primo giorno Stefano
ci ha fatto fare una serie di giochi che servivano ad aprire la mente e a recitare
senza paura. Dopo un po' di tempo abbiamo iniziato a fare le vere prove della
recita. Stefano ci ha dato il copione e noi ci esercitavamo a casa e in classe.
Ormai ogni volta che la classe sentiva la frase: "Andiamo a teatro"
saltava in un urlo di gioia. Stefano era entrato nella nostra mente. Lo saprei
descrivere in ogni momento, ma soprattutto non le sue caratteristiche fisiche,
ma il suo sorriso che quasi mai svanisce dalle sue labbra, la sua simpatia e la
sua bravura a fare i mimi e a recitare.
Arriva il giorno...
Il
giorno della recita si avvicinava sempre di più, poi arrivò; quando
uscii dalle quinte e iniziai a recitare mi faceva male la pancia ma via via che
recitavo mi passava e le parole mi uscivano dalla bocca. I miei occhi erano fissi
su un punto; quando lo spettacolo finì, il teatro si riempì di applausi
e complimenti. Mi sentivo stordita, non riuscivo bene a distinguere le parole
degli adulti, ma ero sicura di essere felice per aver recitato.