COS'E' "IL CONSIGLIO DEI BAMBINI"
Il
Comune di Roma ha creato un laboratorio denominato "La città dei bambini"
per mettere in atto i principi della Convenzione ONU. sui diritti dell'infanzia
Il
Consiglio è costituito da un piccolo gruppo di non più di quaranta
consiglieri per garantire veloci turni di parola. Il mandato è di due anni.
La nostra scuola è rappresentata da due bambini della V H (Filippo e Moira)
ed una bambina della IV G (Raffaella).
Il Consiglio si riunisce l'ultimo martedì
del mese nella sede del CNR in via Aldrovandi: la prima riunione è stata
fatta il 28 ottobre. Il 20 novembre, invece, c'è stato un "Consiglio
dei bambini Straordinario" in Campidoglio perché questa è una
data per noi molto importante:
il 20 novembre del 1989 a New York le Nazioni
Unite hanno approvato la
Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia.
E'
da questo momento che noi bambini veniamo ufficialmente considerati "cittadini"
e non più "futuri cittadini" e in questa Convenzione ci sono
i motivi della nascita del nostro "Consiglio dei bambini".
In particolare,
l'art. 12 dice: "Il bambino ha diritto di esprimere il proprio parere ogni
volta che si prendono decisioni che lo riguardano e il suo parere deve essere
tenuto nel giusto peso."
Per questo motivo, il sindaco Walter Veltroni
ha chiesto di avere un "Consiglio dei bambini": per poter conoscere
il nostro punto di vista "per governare meglio la città e perché
spesso gli adulti dimenticano di essere stati piccoli e per questo fanno tanti
errori".
Nel primo anno di lavoro ci siamo occupati di due argomenti principali:
i bambini ospedalizzati e la mobilità dei bambini. Quest'anno l'attenzione
è rivolta al gioco come spazio e come tempo.
Per lo spazio, con le riflessioni
sull'art. 6 del Regolamento della Polizia Urbana, che vieta il gioco sul suolo
pubblico, noi siamo riusciti a convincere il sindaco Veltroni a chiedere ai vigili
urbani di modificare tale articolo.
Per il tempo libero dei bambini, si è
aperto un grande dibattito sui compiti (come, quando e quanti svolgerne) sulla
base dei risultati dei questionari "Il tempo libero" somministrati nelle
varie scuole partecipanti al Consiglio. E' emersa una grande voglia di riappropriarsi
del proprio tempo e, soprattutto, di giocare.
Tutti i bambini hanno il diritto
di giocare!
Filippo, Moira e Raffaella