|
Una delle peculiarita' degli albanesi d'Italia e' il rito greco bizantino, cui il papa Paolo III, nel 1536, attribui' pieno riconoscimento nell'ambito del cattolicesimo. Molte comunita', ancora oggi albanofone, hanno perso lungo i secoli il rito greco bizantino che professavano in principio. Cio' e' avvenuto dietro le pressioni delle autorita' religiose e civili a livello locale. Si puo; affermare che la meta' delle comunita' di origine albanese, nei primi due secoli, abbiano siano passate dal rito bizantino a quello latino. Il rito bizantino si mantiene soprattutto nelle comunita' albanesi della provincia di Cosenza, in Calabria, e in quelle vicine a Piana degli Albanesi, in Sicilia. Ecco un elenco delle comunita' albanofone passate al rito latino: Andali, Barile, Campomarino, Caraffa, Carfizi, Casalvecchio, Cerzeto, Chieuti, Ginestra, Greci, Marcedus, Maschito, Montecilfone, Pallagorio, Portocannone, S. Caterina Albanese, S. Cristina di Gela, San Martino di Finita, S. Marzano di San Giuseppe, S. Nicola dell'Alto, Spezzano Albanese, Ururi, Vena di Maida, Zangarona. La tradizione religiosa si sviluppa su due piani: da un lato quella ufficiale della Chiesa dal tipico rito bizantino che segue i canoni, anche s non in maniera del tutto uniforme, della Chiesa Orientale; dall'altro lato, si ha la tradizione della religiosita' popolare che si esprime in forme e circostanze proprie. A tale proposito, si ricordano come esempio le "Kalimere", una sorta di canto religioso eseguito da gruppi di giovani, che la vigilia di una festa girano casa per casa a dare l'annuncio della festivita'. Vale la pena di ricordare che la vita culturale degli albanesi, nei primi tre secoli di permanenza in Italia, si sviluppo' nell'ambiente ecclesiatico. I segni piu' evidenti di tale importanza si hanno gia' dal 1592, anno comunemente assunto come inizio della storia della l e t t e r a t u r a albanese in Italia, con l'opera di Luca Matranga. Nei centri di formazione religiosa, dal Collegio greco in Roma ai due Collegi specificamente destinati alla formazione dei preti albanesi (uno in Calabria e l'altro in Sicilia) si formarono tutti gli intellettuali albanesi fino a tutto il XVIII secolo. Tra i piu' importanti ricordiamo: Luca Matranga, Nicola Figlia, Nicolo' Brancato, Giovanni Tommaso Barbaci, Giulio Varibobba, Nicolo' Chetta, Pietro Pompilio Rodota': tutti scrittori ecclesiatici.
|
|