Cultura

 

       

COSTUMI

I costumi albanesi sono particolarmente sontuosi, quelli femminili sono ricchi di ornamenti con decorazioni in oro. I colori sono sgargianti e variegati. Le gonne sono lunghe e larghe, l’abito è stretto alla vita che di solito è guarnito da una fascia colorata.
Le donne amano indossare stupendi gioielli che sono tradizionalmente un vanto della sposa.

Kostum tradicional i Shqiperise se veriut  Kostum tradicional i Shqiperise se jugut  Kostum tradicional i Shqiperise se jugut  Kostum tradicional i Shqiperise se mesme

Costume dell'Albania del nord 
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Costume dell'Albania del sud
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Costume dell'Albania del sud 
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Costumi dell'Albania del centro
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5000 leke                       5000 leke

La moneta dell'Albania si chiama Lek

1000 leke    

 

 

 

 

1000 leke

 

 

 

 

500 leke                         500 leke
                                  

 

 

   200 leke                       200 leke

                              

LA MUSICA ALBANESE

 La musica popolare albanese ha mantenute intatte le sue caratteristiche e le sue forme fino alla fine dell’800. Essa è accompagnata da canti e strumenti a corda e a fiato come la lauta (strumento a quattro corde doppie, suonato con il plettro) e il bakllamaja (liuto a tre corde) il flauto culedjaria (lo strumento più antico di tutta l’Albania).

I canti più antichi parlano di eroi e d’amore. La versione più antica del canto epico è il Poema degli eroi (Rapsodi Kreshnike) dove un cantante ha il ruolo del narra storie e viene accompagnato da strumenti a corda.

Belli anche alcuni canti storici che esaltano eroi mitologici, guerrieri medioevali che combattono contro l’invasore turco. Questa tradizione storico musicale si è protratta fino a tempi più moderni in cui gli eroi sono quelli della seconda guerra mondiale.

La musica popolare è ricca anche di antiche canzoni d’amore

 Che Dio mi faccia diventar

Të më bëjë zoti mua,
bilbil ewdhe tjetër s'dua,
Të këçndonja ku të dua,
N'ato baçe me limua.
Leshëverdhë, ç'far'më thua?
Je e bukur, pra të dua!
Je e vogël, sbën për mua.
N'ato baçe trëndafil,
Janë mbushur plotë bandillë.

 

Traduzione italiana

Che Dio mi faccia diventar
Usignolo, non desidero altro,
Ch'io possa cantar dove voglio,
In quei giardini di limoni.
Oh capelli d'oro, che cosa mi dici?
Sei bella, per questo ti voglio bene,
Ma sei piccina, non fai per me.
Quei giardini di rose,
Sono pieni di innamorati.

 

Vi è in Albania una ricchissima tradizione polifonica a due, tre, quattro voci senza accompagnamento strumentale.

La musica così detta colta ha inizio nel primo dopoguerra ed è dovuta ad un progetto dello stato comunista  che ha creato per questo scopo le strutture adatte. Preng Joakova ne è il maggiore rappresentante.

I giovani albanesi tuttavia amano la musica leggera del loro tempo, vi è una grande fioritura di cantanti, gruppi musicali di notevole fama internazionale che si esibiscono anche all’estero.

Oggi si cerca di fare rivivere la tradizione popolare dando largo spazio alla musica folcroristica vocale integrandola con la musicalità della musica pop ed elettronica, questo è il progetto che va sotto il nome di Projekt Jon (progetto Ionio).

                                                                  

                     

LA CUCINA ALBANESE

La cucina albanese è semplice ma saporita da una grande quantità di aromi.

Alcuni piatti sono molto rinnomati, tra questi: il dromesat (una pasta fatta con grumi di farina che vengono cucinati nei sughi), le shtridhelat (tagliatelle cucinate con ceci e fagioli) e la Byreh, una focaccia a base di farina, strutto e acqua.

La carne di vitello è molto usata ma si mangiano anche carni di capretto e agnello: il perzie di mishesh arbesh è un misto di carne di capretto, agnello e pancetta di maiale), il kagiq me patana è capretto con patate, il macakorda  è la coratella di capretto. La trippa è cucinata con erbe aromatiche e salse gustose.

In Albania molto gustose sono le frittate con verdure come la veze petul di cicoria, frittata con cardi selvatici, scarola e capperi; la minzetra uligne me bath (frittata con fave secche ed olive).

Fra i formaggi più popolari vi è il djathe (pecorino),il filicat (giuncata), gjize (ricotta) e fra i salumi: le saucice (salsiccie), ndule (salsicciotto), e supersate (soppressata).

Nelle ricorrenze si fa un grande uso di dolci, squisito è il kanarikuj (a forma di bignè bagnati nel miele), o il kasolle me gjize (un involtino ripieno di ricotta), il kulaç (una deliziosa ciambella), le petulla (delicate frittelle), e la nucia che ha la forma di un fantoccio con un uovo che raffigura il viso e i mustaculli (i mostaccioli).

 Ecco alcune ricette:

Nje shpikje e  imeTrippa con la frittata

Ingredienti per 8 persone:

kg 1 di trippa,  8 uova, 2 dadi di carne, 2 cipolle, 1 spicchio d’aglio, odori a volontà, peperoncino.

Pulire bene la trippa e farla bollire a lungo con tutti gli odori.

Tagliare la trippa in piccole listarelle e farla insaporire in un tegame a fuoco lento con cipolla, basilico, aglio, prezzemolo, salvia e rosmarino tagliati finissimi. Salare con uno (o più) dadi di carne. Spolverare con un po’ di peperoncino.

Preparare una grossa frittata a cui si aggiungono erbe e formaggio grattugiato (il gusto del formaggio è una scelta personale). Tagliare la frittata in tante listarelle e aggiungerla alla trippa. Farla amalgamare sul fuoco con la trippa per alcuni minuti.

Servire ben calda.

 TAVE KOSI (Yogurt in terracotta)

Ingredienti per 8 persone:  1 kg carne d’agnello, 600-700 yogurt di pecora, 150 g burro, 100 g farina tipo 00, 4-5 uova, sale.

  Tagliare la carne in pezzetti non troppo piccoli e metterla a bollire in un recipiente con dell’acqua salata. Nel frattempo preparare la salsa: mettere in un tegame 100g di burro e scioglierlo, aggiungere la farina, sempre mescolando. Appena la farina si scalda aggiungere il brodo della carne e continuare a mescolare fino a farle prendere il bollore. Togliere la pentola dal fuoco e lasciarla raffreddare. Aggiunger lo yogurt, le uova precedentemente sbattute, un po’ di sale e mescolare sino ad ottenere un composto omogeneo.

Mettere la carne in una terrina di terracotta e versarvi sopra la salsa. Fare cuocere in forno per 15-20 minuti a temperatura 220°C.

REVANI (dolce)

Ingredienti per 6-8 persone: 300 g. di burro, 250 g. di farina (si può anche usare la fecola di patate),  300 g. zucchero in polvere, 8 uova, 1 bustina di lievito vanigliato, la buccia grattata di un limone, 6 noci. 

Lavorare in un recipiente il burro con lo zucchero per 10-15 minuti. Aggiungere i tuorli d’uova, uno alla volta, poi aggiungere il lievito vanigliato e la buccia grattata di un limone.  Sbattere in un altro recipiente gli albumi, finché la schiuma diventa ben ferma. Aggiungere gli albumi ben fermi agli altri ingredienti, la farina e le noci. Prendere una tortiera unta di burro e spolverata con la farina, versare il composto e metterlo nel forno per circa 40 minuti. Appena pronto gli cospargerlo con zucchero in polvere.

Ornare con panna e guarnire con frutta candita se si desidera.

 

              

LA SCUOLA

L'istruzione pubblica è gratuita; tuttavia, la spesa finanziaria stabilita per l’istruzione non è mai adeguata e il materiale è insufficiente.

Le scuole private, laiche o confessionali, sono dette "alternative" e si differenziano da quelle pubbliche per il loro carattere specialistico. Alcune di queste sono integrate nel sistema pubblico.

Insegnamento generale: corso di studi

 

Durata

Età prevista

Superiori

4 anni

dai 14 ai 18 anni

Medie *

4 anni

dai 10 ai 14 anni

Elementari *

4 anni

dai 6 ai 10 anni

Materna

3 anni

dai 3 ai 6 anni

* Obbligo scolastico

 

 

 

Scuola dell'obbligo

La scuola dell'obbligo è costituita da un ciclo di otto classi, unificato da un punto di vista amministrativo e suddiviso in due livelli: elementari (classi I-IV) e medie (classi V-VIII). Alla fine dell'ottavo anno è previsto un esame per il conseguimento della licenza dell'obbligo. La riforma del 1990 ha esteso l’istruzione obbligatoria da otto a dieci anni, ma tale disposizione non è mai stata concretamente realizzata.

Scuola elementare

Età prevista dai 6 ai 10 anni

Durata 4 anni

Numero di allievi per insegnante: 17

Insegnanti donne: 60%

Fonte: Unesco, Rapport mondial

Calendario e Orari

L'anno scolastico è diviso in due semestri. Il primo ha inizio entro i primi 15 giorni di Settembre e termina il 28 Dicembre; il secondo comincia il 12 Gennaio e si conclude il 31 Maggio per le elementari, il 7 e il 14 Giugno per le medie e le superiori. Nel secondo semestre si inseriscono due periodi di vacanza: dal 29 Dicembre all'11 Gennaio e dal 30 Marzo al 5 Aprile. Vengono rispettate le feste mussulmane, ortodosse e cattoliche. Dalla prima alla quinta classe della scuola dell'obbligo le settimane di insegnamento sono 35, dalla sesta all'ottava 34. Le ore di scuola alla settimana sono 23 per la prima e la seconda classe, 25 per la terza, 27 per la quarta, 29 per la quinta, 30 per la sesta e 32 per la settima e l'ottava. I giorni di frequenza settimanale sono 6, dal Lunedì al Sabato dalle 8.00 alle 12.00. Sono previsti attività pomeridiana di tipo curriculare e tempo libero per il gioco a scuola. Vengono assegnati compiti a casa.

Programmi e organizzazione

I programmi della scuola obbligatoria sono uniformi in quanto realizzati da gruppi di esperti e approvati dal Ministero dell'istruzione. I piani di insegnamento inglobano un totale di 16 discipline. Sono studiati per offrire ai ragazzi un'educazione generale e includono corsi sociali (44,6%), matematica e scienze naturali (33,8%), disegno (7,3%), educazione fisica (7,3%) e attività manuale (7%). Alle elementari tutte le materie sono insegnate da un unico maestro, a partire dalla quinta le lezioni sono impartite da più insegnanti.

La lingua d'insegnamento è l'albanese; in base alla costituzione, le minoranze nazionali hanno il diritto di studiare nella loro lingua madre. Nel corso della scuola elementare (classi I-IV), le lingue straniere non sono materia di studio, anche se nelle città è stato avviato un programma sperimentale che prevede l'introduzione dell'inglese dalla seconda elementare. L'inglese e il francese vengono introdotti in prima media.

La riforma scolastica del 1990 ha prodotto radicali cambiamenti nel programma della scuola generale e obbligatoria. Un corso di educazione sociale è stato introdotto al posto dell'educazione morale e politica. L'allenamento militare e il lavoro fisico, così come lo studio del marxismoleninismo, sono stati abbandonati e sostituiti da altre discipline sociali, come ad esempio educazione civica. Tutte le tematiche sociali, umanistiche, economiche, giuridiche o artistiche sono state depoliticizzate e rese ideologicamente "neutrali". Il programma di matematica e scienze naturali è stato modificato seguendo il percorso dei Paesi più avanzati. Nell'ordinamento scolastico sono previsti i rapporti scuola famiglia che si svolgono attraverso riunioni settimanali fra genitori e insegnanti. Sono previste gite scolastiche.

Valutazione

La valutazione degli studenti è effettuata trimestralmente e individualmente. Nel primo anno delle elementari viene dato un voto in decimi complessivo, in quelli seguenti un giudizio per ogni materia. La promozione da un anno all'altro si realizza in modo automatico, in base ai progressi annuali degli studenti ed è prevista la ripetenza. E’ necessario superare un esame alla fine della quarta elementare per accedere alla prima media. Alla fine delle medie, è previsto un esame - scritto e orale - di lingua e matematica. Ai ragazzi che lo superano è rilasciato un certificato, detto degli "otto anni", che consente l'accesso al pubblico impiego.

                                                 

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