Itinerari archeologici e naturalistici


Il territorio comunale di Sennori, all’interno della regione della Romangia, ha una disponibilità significativa di risorse culturali e naturalistiche ed è inserita in una più ampia fascia territoriale in relazione con luoghi di alto pregio e forti flussi turistici. Domus de janas, nuraghi e tombe dei giganti si alternano ad ambienti di forte impatto panoramico e a struttura richiamanti direttamente ed indirettamente il lavoro della terra (in particolare mulini ad acqua e pinnettas). La realtà monumentaria del territorio di Sennori appare fortemente legata alla storia dell’acqua e dell’agricoltura. Non è casuale che rilevanti testimonianze archeologiche ed interi areali vengano a legarsi distintamente all’elemento idrico, esprimendo attorno ad esso significative densità monumentali ed antropiche. Si vedano ad esempio i siti di FUNTANA DE SU ANZU e SUTIS-FUNTANA di SA CONZA (nei cui pressi è individuabile una Domus de janas pluricellulare), BADDE PATTU e la fontana GERIDU.

Seguendo le classiche seriazioni per fasi dell’archeologia, il territorio di Sennori presenta un buon numero di Domus de janas, vale a dire piccoli cimiteri familiari ai margini di nuclei di stanziamenti neolitici a base presumibilmente agricola. Di grande pregio strutturale e decorativo è certamente la DOMUS DE JANAS DEL BENEFICIO PARROCHIALE. Si tratta di una delle più interessanti domus de janas della preistoria isolana, di tipo pluricellulare e decorata a rilievo.

La sua afferenza al centro urbano ne fa una qualificata presenza per l’abitato, per i residenti ed i flussi di visite. E’ scavata in un costone calcareo utilizzato, ancora nel nostro secolo, come cava. Sempre del periodo preistorico, si ricorda il complesso SERRA CRABILES comprendente numerose domus de janas che hanno restituito idoletti femminili neolitici.

Le attestazioni nuragiche si esprimono sia con episodi monumentali di tipologia monotorre che con complessi articolati e dotati di villaggio. Ad esempio il nuraghe BADDE MARGHERITA, a sud ovest del nuraghe del ponte Rio Silis, è un tipico nuraghe monotorre. A 5 m. ad est del nuraghe si può osservare uno ziro infisso nel terreno, del diametro di 0,90m. Il nuraghe BADDE PUTTU, a nord est del Monte Uri, viene descritto come un nuraghe complesso con tracce di villaggio, con tratti di cortina muraria. Tracce di catillus e di embrici. Il complesso SU NURAGHE si trova a nord del nuraghe Margherita. Numerose sono le tracce di capanne a pianta circolare. Nelle immediate vicinanze vi sono strutture a pianta rettilinea.

E’ di straordinario interesse per singolarità tipologica, la TOMBA DEI GIGANTI DI ORIDDA. Essa costituisce un monumento unico nel suo genere per una serie di caratteristiche tipologiche che permettono di definirla una tomba di tipo dolmenico e ortostatico. Il monumento è scavato nella roccia ed è interamente foderato in muratura, mentre la facciata è stata monumentalizzata con una stele quadrangolare nella quale si apre il portello e con esedra ad ortostati. All’interno della tomba sono stati rinvenuti gli scheletri di 27 individui, di cui venti tra uomini e donne, sei bambini e un feto. La ceramica rinvenuta conferma una cronologia all’interno del Bronzo Medio.

Mentre la fase punica non appare ancora documentata con apprezzabile evidenza, di sicuro interesse è il dato della romanizzazione che sembra esprimersi con episodi archeologici relativi a zone autonome che a diretto contatto con precedenti occupazioni nuragiche. La fase medievale ripropone l’antico nome di Romania all’interno del Giudicato di Torres nella Curatoria di Romangia o Romania e Montes, entro la quale è attestato Sennori (assieme a Sassari, Osilo e Sorso).

Ai confini col territorio di Sorso si distingue per interesse e recenti significative ricerche archeologiche la problematica legata al centro scomparso di GERIDU.

Una visita merita la Chiesa di San Basilio Magno che va fatta risalire alla fine del 1500 o al primo decennio del 1600.Nel centro storico esistono inoltre la Chiesa di Santa Croce (1600) ove vi è conservato un interessante altare ligneo del 1700 e la Chiesa di Santa Lucia.




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