Le chiese



La Chiesa dedicata a San Basilio

La chiesa sorge in una parte alta del paese, e si pensa che sia stata costruita prima del 1500. Intorno alla chiesa, sono stati ritrovati reperti di ossa umane, probabilmente in quel luogo, che vi era il vecchio cimitero. Tra il 1945-1958, vi è stata restaurata è ampliata sul progetto dell’architetto VICO MOSSA la chiesa a stile romantico, ed è stata ricostruita a Gotico Aragonese.

Vico Mossa così descrive la chiesa: "Consta di una navata, formata da quattro campate rettangolari, a crociera gotticheggianti, le volte poggiano sui muri d’ambito e su costoloni semicircolari finestrelle ad arco acuto illuminano la navata, oltre una bifora che si apre sul muro della facciata principale. Due cappelle si aprono nelle due ultime campate, coperte da volte a crociera su pianta quadrata . A sinistra in facciata, è ubicato il piccolo campanile. La chiesa prospetta su un piazzaletto bastionato, quasi in asse si apre una scala di accesso che sbatte inferiormente contro una casa di abitazione. Seppure non esistano documenti sicuri circa la data di costruzione (nel rosone della 3ªarcata vi si legge “S.Basilio, ora pro nobis, 1694”), essa va fatta risalire alla fine del 1500° al primo decennio del 1600. Ciò si evince dai registri parrocchiali che, scritti in latino, sardo e spagnolo, datano dal 1614.

La struttura originaria constava di un altare maggiore e di quattro cappelle, con patio laterale e ampia gradinata sul davanti. Nel 1945 essa è stata restaurata, allungata di due campate e circondata da una sorta di bastione trachitico di gusto quanto meno dubbio.

Due i dipinti, ritenuti di “mediocre valore artistico”, che ne ornano le pareti: un quadro di San Basilio (cm360x230), opera di artista sardo del sec.XVIII per alcuni, di un maestro cagliaritano del sec. 15 con influssi raffaelleschi secondo altri, una “Vergine col Bambino” (cm.78x65 ovale), attribuito da Mons. Bagella, al Sassoferrato, ma probabilmente opera di un pittore dell' Italia Settentrionale della fine del sec.XII (Stanis Dessì)

Testo scritto da Claudia Piga

Chiesa di San Basilio: facciata

La chiesa dedicata a Santa Croce

La chiesa di Santa Croce è più antica della parrochia di San Basilio ed è situata a pochi metri da quest'ultima. In passato veniva celebrata la santa messa, mentre oggi si organizzano festeggiamenti soltanto in occasione della festa delle palme e della madonna del rosario.Ultimamente la chiesa è stata ristrutturata nel rispetto delle caratteristiche che la rendono particolare, soprattutto l'altare, formato da un tavolo con delle colonne, e una croce con Gesù, risalente al 1700, anch'esso sottoposto ultimamente ad un accurato restauro.

facciata della chiesa di Santa Croce

La chiesa dedicata al Rosario

La chiesa del rosario, interamente ricostruitta, è situata alla fine di via Vittorio Emanuele in una piccola piazza con panchine ed aiuole. La chiesa originaria, di cui ne possiamo vedere solo un muro, probabilmente risaliva al 1600. La facciata della chiesa è bianca, i portoni marroni. All'interno è piccola, c'è una statua della Madonna del rosario e dei piccoli quadri che rappresentano la via Crucis. Davanti alla facciata ci sono dei grandi vasi pieni di terra con piccoli alberelli e per arrivare ai portoni della chiesa si deve salire una scalinata.

facciata della chiesa del Rosario

La chiesa dedicata a Santa Lucia

Essa è la patrona della vista, di solito la santa è rappresentata con una palma in una mano e nell'altra un piatto contenente un paio di occhi, e una luminosa aureola di stelle sulla testa. La chiesa è molto piccola, ma adornata con bellissimi fiori e un altare illuminato da numerose candele che creano una atmosfera mistica Di rilevante interesse è la festa in onore della omonima Santa che prevede oltre ad intrattenimenti di vario genere, principalmente folkloristici, una attenta partecipazione della cittadinanza all'aspetto religioso.

Facciata della chiesa di Santa Lucia

La chiesa dedicata a San Giovanni

Sorge a pochi chilometri dal paese, lungo la strada per Osilo. E' una chiesa ottocentesca di linee semplici, interamente tinteggiata di bianco, caratterizzata di una singolare avancorpo ad arcate. Ha perso parte della sua rusticita' in seguito a un recente intervento di restauro. La festa, che e' la piu' importante del paese, si svolge l'ultima domenica di giugno. E comprende, oltre le cerimonie linguistiche una caratteristica processione in costume, numerose manifestazioni civili.

pagina realizzata da Giancarlo Mura

Chiesa campestre di San Giovanni


Il materiale fotografico pubblicato in questa pagina è stato dato per gentile concessione di Maria Giuliana Denti, ne è pertanto vietata ogni riproduzione anche parziale.

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