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Arbėresh

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La storia degli insediamenti delle prime colonie albanesi in Italia risale al XV secolo. Si tratta tuttavia di una storia non lineare di ondate migratorie che interessarono varie zone dell'allora Regno di Napoli, e che giustifica la distribuzione attuale territoriale delle comunitą albanofone in tutto le regioni dell'Italia meridionale. Nel corso del tempo, specie nell'ultimo secolo, alcune localitą hanno perduto le originarie caratteristiche. Attualmente i centri abanofoni in Italia sono una cinquantina, con una popolazione di circa 100.000 abitanti.

 

I caratteri della cultura arbėreshe poggiano quasi esclusivamente sulla tradizione orale, durata oltre cinque secoli. I motivi pił ricorrenti delle produzioni folkloriche sono la nostalgia della patria perduta, il ricordo delle gesta di Scanderberg (eroe nazionale di tutte le popolazioni albanesi), la tragedia della diaspora del popolo albanese. Ulteriori elementi di rappresentazione della vita sociale permangono nella coscienza collettiva delle comunitą. Un aspetto fondamentale dell'identitą culturale é stata originariamente la religione, di rito greco bizantino. Sebbene molte comunitą abbiano perso durante secoli tale aspetto, esso rimane un tratto distintivo di almeno la metą delle comunitą albanofone d'Italia. E' tuttavia la lingua l'elemento principale del sentimento di comunanza e solidarietą etnica.

 

La lingua degli albanesi di Italia (conosciuta con il nome arbėresh, che é anche il nome per designare la popolazione) é una variante del tosco, dialetto meridionale dell'Albania, divenuto poi lingua ufficiale. Tra l'altro, la prima attestazionescritta del tosco si ha in Italia, da parte di Luca Matranga, che affrontņ da subito i problemi della normalizzazione grafica e i fondamentali rapporti tra tradizione orale e lingua scritta. Temi, comunque, che interesseranno tutta la successiva produzione colta e letteraria arbėreshe. In ogni caso, l' evoluzione  della  lingua, a contatto con l'italiano e i dialetti romanzi circostanti, fa registrare varie differenze tra arbėresh e lingua letteraria albanese, soprattutto a livello fonologico e lessicale.

 

Non esistono cifre ufficiali sulla situazione sociolinguista attuale. Secondo le stime di vari studiosi i parlanti oscillerebbero tra 100.000 e 120.000. In ogni caso la competenza linguistica dei parlanti arbėreshe continua a subire modificazioni importanti, dovute ai pił' numerosi e frequenti contatti con l'italiano (scolarizzazione, mass-media, emigrazione, ecc.). Tale fenomeno determina modifiche nella struttura linguistica e provoca un progressivo restringimento nell'uso. E ciņ si avverte specialmente nella dinamica  generazionale. Per contro aumenta la coscienza linguistica e culturale sia nell'uso, sia nella ribadita esigenza di tutela della lingua, soprattutto attraverso la presenza nella scuola.

 

A livello di scuola dell'obbligo e secondario ufficialmente non esiste l'insegnamento della lingua albanese, tranne per l'esistenza di una cattedra di lingua e letteratura albanese presso il ginnasio-liceo di San Demetrio Corone (CS). Alcune esperienze sperimentali di insegnamento dell'arbėresh nella scuola pubblica hanno tuttavia avuto luogo in ambito locale. A livello universitario vi sono alcune universitą dove si insegna lingua e letteratura albanese.

 

L ' importanza della tradizione linguistico-letterararia delle minoranza albanese d'Italia é fondamentale per la nascita e lo sviluppo della lingua e letteratura albanese, senza altre specificazioni. Si tratta di un rapporto genetico paritario e non di dipendenza gerarchica. Le produzioni letterarie arbėreshe, sia per il loro valore poetico sia per la loro importanza storica compaiono con grande rilievo in tutte le storie della letteratura albanese, anche recenti, che ospitano anche la produzione arbėreshe contemporanea.

 

Tranne i casi di continuitą territoriale, non vi sono rapporti di comunicazione diretti e continui tra le varie comunitą' albanesi di Italia; ne' con gli esponenti delle altre minornze. Vi sono, comunque, numerosi circoli e associazioni culturali che operano per la diffusione, lo studio e la tutela della lingua e della cultura albanese. Tali associazioni, spesso senza alcun collegamento tra loro sono presenti tuttavia in tutte le regioni dove esistono comunitą' albanofone. A loro si debbono gran parte delle attivitą e manifestazioni culturali di valorizzazione della cultura albanese. Alcune associazioni curano inoltre la pubblicazione di riviste periodiche di e sulla lingua e cultura albanese. Tali riviste, poco numerose e con uscite irregolari, costituiscono tuttavia pressoché l'unica presenza della cultura albanese a livello di mass-media.

 

La lingua albanese non gode di alcuna tutela specifica a livello nazionale. La tutela di tutte le minoranze linguistiche é affermata, in linea generale, dall'articolo 6 della Costituzione italiana, la cui efficacia veniva affidata a successive norme, perņ mai emanate. Esistono tuttavia leggi regionali, che riconoscono l'esistenza della minoranza albanese e ne dichiarano la necessitą di tutela e promozione. Anche in questo caso si tratta di dichiarazioni di principio che non hanno avuto alcun effetto nella pratica. Nella situazione attuale si registrano varie proposte di legge parlamentari, ma non si prevede un esito positivo in tempi brevi.

 

 


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Last updated
08/15/2001

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