Riceviamo e volentieri giriamo ai nostri amici, per una riflessione, il prezioso contributo di Emmanuel Anati sulla metodologia della ricerca che la Prof.ssa Brusa Zappellini gentilmente ci ha inviato.
Scritto nel 1971 è di assoluta attualità. Se ognuno si impegnasse ad attuare i principi che vi sono enunciati, la ricerca e la qualità della vita dei ricercatori migliorerebbe di molto. I convegni, da campo di battaglia, potrebbero divenire un luogo di scambio di idee molto più fecondo. Da aggiungere all¹articolo di Emmanuel Anati vi sarebbe ancora che la collaborazione tra Enti non si pratica con Entità astratte ma sono sempre legati alle persone. La burocrazia è il peggior nemico della ricerca scientifica. Le buone relazioni tra le persone possono nascere solo in clima di correttezza, rispetto, sincerità e moralità tra studiosi. La morale non è un «opzional» tra studiosi ma il terreno di coltura necessario per lo sviluppo del sapere. Come, per altro, i principi che si enunciano sono del tutto inutili se non diventano concreta e quotidiana pratica di vita. La coerenza è ancora una virtù. Per parte nostra cerchiamo di praticare, per quanto ci è possibile, ogni giorno la tolleranza, la correttezza e la disponibilità verso le idee anche le più diverse. Giuseppe Brunod Ad Quintum
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