Tanto tempo fa (per essere precisi tutto accadde nel XV secolo) una nobildonna nota come Rosa Gambella, la giovane signora di Romangia, sposò un valoroso cavaliere, don Angelo de Marongiu, signore d'Oppia e Costavalle (grazie al quale venne sconfitto Leonardo d'Alagon, ultimo marchese di Oristano) ed ebbe da lui un figlio, Salvatorico. I due sposi avrebbero vissuto a lungo, se il viceré spagnolo, don Ximene Perez (arrivato a Sassari verso il 1479 in segreto) non si fosse "innamorato" della nobildonna.
La dama, oltre a possedere nobiltà e bellezza, era anche uno dei migliori partiti dell'isola, e per lei il viceré era disposto a fare qualunque cosa. Infatti dopo pochi mesi dall'arrivo dello spagnolo don Marongiu venne pugnalato nella chiesa di San Nicola, a Sassari, vittima di una congiura ordita da parenti e nemici politici. Quasi contemporaneamente morì anche Salvatorico, unico figlio di Rosa e Angelo. Morto quindi l'erede legittimo, tutto il patrimonio di Romangia e Costavalle passò a Rosa.
La bella vedova, raggirata dal viceré, forse coinvolto nel duplice delitto, si risposò con lui, dopo avergli fatto donazione, con atto pubblico, di tutti i suoi possedimenti il 31 maggio del 1480. Dopo soli due anni di matrimonio donna Rosa venne assassinata misteriosamente. Il popolo accusò del delitto lo stesso consorte, unico erede di tutti i beni della defunta. Seguirono numerose denunce e reclami alla Corte di Madrid contro il viceré spagnolo da parte dei parenti dell'uccisa; il viceré a sua volta si difendeva ordinando condanne capitali contro i suoi accusatori, "colpevoli" di ribellione all'autorità ed alle leggi.
Ximene Perez venne richiamato in patria per le accuse rivoltegli. Successivamente venne mandato a Cagliari con la stessa carica, ma dopo poco tempo, in seguito ai furti dalla cassa dell'Erario, lasciò l'isola definitivamente.
Ancora oggi possiamo avere una prova tangibile del passaggio di tutti questi personaggi nella storia di Sennori grazie al "Palatzu Etzu" (o "palazzo di Rosa Gambella"), la prima costruzione in muratura di una certa grandezza a Sennori. Questo palazzo si trova nel borgo di San Basilio, nell'angolo tra via Veneto e via San Basilio. Però la famiglia Gambella non abitò mai in questo palazzo, preferendogli Sorso o Sassari (la capitale dell'Encontrada). Testo realizzato da Sandra Pinna
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