Le
Opere
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I Contatti |
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Nasce a Siracusa il 7 gennaio 1928, dal 1964 vive a Milano.
Dal 1956 al 1964 è Assistente di ruolo alla
"Scuola di Decorazione - Accademia di Belle Arti" di Palermo.
Dal 1964 al 1994 è Docente di ruolo alla
"Scuola Superiore degli Artefice - Accademia di Belle Arti - Brera"
di Milano.
Espone dal 1953 in rassegne nazionali e
internazionali.
Per una maggiore conoscenza dell'artista si
rimanda alle monografie:
-
"Spinoccia", D'Imperio Editore, 1990, Novara.
-
"Spinoccia", Edizione Charta, 1995, Milano.
Accompagnano le monografie testi critici di
Rossana Bossaglia, Vincenzo Consolo e Vittorio Fagone.
Cenni Critici
- Dalla mostra personale al: "Centro attività
visive", Palazzo dei diamanti, Ferrara (1979) -
.... La forte pressione morale che lo ha portato
dall'impegno civile a quello politico agisce sulla sua opera come forza
decantatrice di ogni apporto soggettivo ed episodico....
Rossana
Bossaglia
-
Dalla mostra personale: "Spinoccia" Spazio immagine, Galleria
d'arte contemporanea (1983) -
....A questo punto si potrebbe dire che l'arte di
Spinoccia volge al fantastico, ma non è così. Quel duo duro immaginare,
quel peso di "cosa" e d'oggetto che la sua memoria riconduce,
s'irrigidiscono in un altro e ineludibile presente, in un'altra,
implacabile oggettività: quella del linguaggio dell'opera d'arte che
resiste,oggetto improbabile, alla sua dissoluzione nell'immaginario di cui
vive. Le memorie di Spinoccia, insomma, sono memorie di un presente
insepolto che ancora possiamo vivere come arte.
Franco Solmi
- Dalla monografia: "Spinoccia" Crocifissione,
testi di Rossana Bossaglia e Vincenzo Consolo, D'Imperio Editore, Novara
(1990) -
....Nel livido, tremendo espressionismo
grunewaldiano s'inquadra la "Crocifissione" di Pippo
Spinoccia....
....Questa "Crocifissione" di Spinoccia
urla l'accusa, a noi colpevoli prive di coscienza e di rimorso, d'essere
ogni giorno partecipi indifferenti della spertizione, del commercio delle
vesti,dei resti d'ogni umano sacrificio, d'ogni dolore altrui....
Vincenzo Consolo
- Dalla monografia: "Spinoccia" Il giardino
d'inverno, testo di Vittorio Fagone, Edizione Charta, Milano (1995) -
....Il "Giardino d'inverno" non è per
Spinoccia l'arca dove rinserrare gioielli e reliquie di un "tempo
perduto". E' una scena aperta su cui il tempo della memoria sbandiera
senza tregua immagini come fantasmi riconoscibili e ormai imprendibili....
Vittorio Fagone
-
Dalla mostra personale: "Spinoccia" Momenti,
per inutili monumenti. Avida Dollars, Galleria d'arte, MI (1996).
....Ora, come sconsolato,neppur piu' lo
spettacolo storico vede con i suoi occhi d'acuminato moralista. Resta la
cronachetta, il farsi vacuo spettacolo della vita civile: "teatrino
della politica", ne dice uno degli esponenti piu' in vista: quasi a
dar conferma a Spinoccia della giustezza della sua intuizione sorgiva, a
confortarlo nella fabbricazione di ulteriori paradossali congegni scenici.
Flaminio
Gualdoni
-
Dalla mostra personal: "Spinoccia", Circolo Culturale Bertold
Brecht, Milano (1998).
....Anche Pippo Spinoccia è un bandito, un
bandito dai modi gentili, ma pur sempre un bandito. Un bandito che decide
di strappare all'incongruo un pezzo di storia sognata, di rubare l'anima
ai suoi amici e darle in colore che si merita, il taglio che urla mentre
scivola verso il basso, la dolce sinuosità di un rosso che si inarca tra
paillettes appena percettibili, un varco tra i fili di una marionetta che
prova a camminare da sola e non cela fa.
Angela Manganaro
- Dalla mostra personale: "Spinoccia" Rivediamoli,
Spazio Studio, Milano (2001).
....Non sono stata io a creare l'immagine di
Spinoccia, ma è stata la componente psichica di Spinoccia a crearla per
me, era la sua stessa opera che si raccontava. Dal fuori al dentro di me,
dunque. Non ho altra spiegazione perchè sento che questa corrisponde alla
mia verità. Lui è la sua opera e la sua opera è lui.
Patrizia Gioia
- Dalla mostra personale: "Spinoccia Capire il
labirinto, Satura Associazione Culturale, Genova (2001).
....Nella sua opera, in queste sue opere, negli
Ovali e nei Cerchi ma ancor piu' nelle Rappresentazioni, Spinoccia mette
in scena il confronto, anzi il combattimento tra Storia e Mito, affronta
quel complesso e labirintico spazio che contiene la memoria antropologica
Dalmazio
Ambrosioni
- Da "Settimanale", periodico di informazione,
Genova (2001).
....Per giungere a questi risultati Pippo
Spinoccia si avvale di un "raffreddamento" attraverso il
classicismo delle ritualità teatrali che scardinano le componenti
drammatiche dell'opera per defluire in festosi, eccitati aspetti pittorici
che echeggiano frizzanti negli spazi espositivi. Ma attenzione: là dove
la geometria salta e la perfezione diventa inperfezione, l'artista crea
punti nodali, maglie di una rete invisibile atta ad "evidenziare
quanto di necessario è nascosto nel buio e a far nascere ciò che ancora
non è, ma che sarà..."
Miriam
Cristaldi
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