Le
Opere
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I Contatti |
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Nata
a Savona,vive e lavora a Genova; è stata allieva del pittore Raffaele
Collina,della scultrice Renata Cuneo e del colorista di origine veneta
Lino Berzoini.
Pittrice,ceramista,disegnatrice di favole, poeta.
Brani
di Antologia critica
"...Il discorso pittorico di Milly,si estende freschissimo e
autentico in una limpida vene narrativa:il suo paesaggio agreste ed
industriale è 'capito' e reso vibratile e pungente emozione:la figura,
risentita e scattante, è trattata con un profondo sentimento di
partecipazione alla 'condition humaine'..."
Luigi
Pennone -
1961-
"... Si respira un'aria azzurra alla mostra di Milly Coda,ospite alla
Galleria 'Dedalo'...Sentire il paesaggio per lei significa viverlo nella
sua possibilità di tradurre e filtrare stati d'animo..."
M.T.
Castellana
- 1978 -
"...La evidente coincidenza di temi e di modalità espressive tra
pittura e poesia indica dunque a considerare questo duplice impegno
artistico...come un fruttuoso completamento reciproco, un'integrazione
nutrita da medesimi sentimenti e da comune sensibilità..."
Francesco De Nicola - 1989 -
"...Pittura? Poesia? Chi può dirlo? Certamente l'una e l'altra nella
trasfigurazione di entrambe.
...Le forme indovinate, o tutto al piu' intuite, chiedono proprio alla
poesia, quale rifrazione metafisica, la possibilità di abbandonare il
loro involucro larvale per una definizione onirica..."
Remo
A. Borzini
- 1991 -
"... Con Milly Coda sio entra in una dimensione dominata dal sogno e
dalla fantasia. Questa pittrice dal lungo e solido retaggio artistico...si
è trovata a proprio agio nell'eseguire immagini in piccolo
formato...Ritmi e colore non sembrano affatto compressi nel breve spazio,
ma assumono, anzi, una suggestiva ricchezza..."
Sergio
Paglieri
- 1995 -
"...Dal 1991 si è verificata una felice di strumenti e di
attitudini. Lo strumento principe è il pastello ad olio su carta e
l'attitudine risiede nella fantasia che si indirizza ad un mondo governato
da leggi sue proprie, dove le forme sono piu' suggerite che delineate,
dove lo sfumato surroga le piene campiture dove corpi e oggetti,
disincarnandosi, assumono valenze simboliche...Pittura simbolista, dunque,
che evoca figure di bellezza inserendole in un continuum che ad esse è
congeniale, posto che il tutto per atmosfere e trasparenze, per aure e
barbagli, in un discorso pittotico che si giove di suggestioni sottili e
si nutre dell'aspirazione ad un mondo musicale..."
Vico
Faggi
- 1995 -
"...Nel suo disegno turba la magia dell'ombra.Quell'insieme
intrecciarsi a foglie di fumo, misteriosa e sensuale, strappa sussulti
d'emozione ecco le visioni di spettri emanate dal pentolone di Circe, la
Maga. Evoca il sospiro d'amore eterno degli amanti si Dante, sospinti dal
vento in soffio..."
Bruna
Bianco
- 1995 -
"...E il lume della luna che così sovente appare nelle liquidità
azzurre di insoliti 'inslandis', mondo pre o post diluviali, reltà, come
suggerisce la pittrice, che si situano in un 'Tempo non tempo' (avant le
dèluge o après le dèluge). ...una sorta di perpetuo 'day dreaming' nel
quale gli esseri, zoomorfi o antrapomorfi, si liquefano; i paesaggi
assumono, secondo le parole di Faggi, consistenza 'equorea',senza per
questo perdere la loro peculiarità esistenziale (rocce, rupi, monti,
distese, ecc,);i cieli e le atmosfere si fondono e si confondono con
l'ambiente...E tutto è intinto in perenne azzurrinità, che resta
polisemantica pur in una scrittura pressochè monòcroma..."
Benito
Poggio
- 1997 -
"...Non è certo casuale, pertanto...osservare come la stessa materia
pittorica adoperata dalla pittrice, venga ridotta all'estrema
semplificazione degli accordi tonali smorzati nel rosso, nell'azzurro e
nel giallo, fondamentali alla organizzazione del quadro in ispecie laddove
si esplica l'orizzontalità secessionistica..."
Germano
Beringheli
- 1997 -
"...Una pittura che ha ormai 'scardinato' la geometria della
composizione formale e tonale per una dinamica che, nel gioco cromatico
definisce liricamente le esultanze, le paure, forse gli incubi della
Pittrice ma anche nostri. Siamo ad un passo dalla luna..."
Remo
A. Borzini
- 1997 -
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