I miei racconti

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Le scomparse

Nel giorno del suo ventitreesimo compleanno Marta, ragazza molto carina, si sta annoiando in casa, incerta se festeggiare, invitare gli amici o magari uscire sola, girovagare in bicicletta e farsi una pizza, quando lo sguardo si posa sul regalo , cioccolatini in una confezione a forma di cuore, vicino a un mazzo di rose rosse; lei pensa a un pensiero del fidanzato che l'ha appena lasciata, ma non desiste dai suoi desideri, forse un po' crudeli. Squilla il telefono. E' Giovanna, amica e confidente, che la invita alla discoteca 'Blue moon', un locale frequentato da giovani di estrazione sociale media, vestiti in modo casual o stravagante, non dai vip, col Rolex d'oro. Le due ragazze escono, incontrano Guido, un vecchio amico, biondo, muscoloso, dai lunghi capelli, il playboy della zona, che si offre di acccompagnarle; abbandonano la propria Uno e salgonosull'auto del ragazzo.Durante il tragitto Marta confida a Guido i suoi problemi sentimentali, la delusione per un rapporto in crisi che le provoca un profondo turbamento, l'idea del suicidio o il proposito di affrontare esperienze nuove allontanandosi dal solito ambiente provinciale. Arrivati nel locale i tre si scatenano sulla pista tra giovani che si muovono in un ambiente avveniristico, con i nuovi effetti lasermac, animato da ragazzi e ragazze mulatte sospesi in aria e un bianco sudato, eccitato con la tuta arrotolata a mostrare gli slip. Tralasciano, almeno in apparenza i loro problemi.L'ambiente assordante, ritmico, incalzante isola i ragazzi dal loro mondo interiore, dal vissuto quotidiano e li unisce nella comune, liberatoria passione per la musica techno e underground, scatenando al contempo desideri di rivincita sulla noia del giorno ed inconsce lotte a superarsi nella seduzione e nel divertimento. Questi problemi sono comunque lontani dalla mente di Guido.La sua vita scorre tranquilla, tra un flirt e l'altro, le preoccupazioni per l'avvenire non turbano un'esistenza vissuta nell'appagamento del piacere; la poverà e la solitudine dell'infanzia sono rimosse e dimenticate, ma il desiderio del denaro facile si fa strada nella sua mente, soprattutto dopo aver conosciuto alcuni personaggi che spacciano ecstasy e droghe forti nelle discoteche della zona. All'uscita dalla discoteca il giovane riaccompagna le ragazze alla loro auto; i tre si salutano e le ragazze si avviano alla Uno, eccitate dalla serata, dall'alcool e dalla compagnia, parsa loro rassicurante e provvidenziale.Sono le tre del mattino, la luce di un lampione illumina appena la serratura dell'auto, il silenzio è interrotto dai fruscio delle foglie, soffia un leggero alito di vento.Giovanna sorpresa e improvvisamente timorosa nota le gomme dell'auto tagliate. Nella casa di Marta il telefono squilla insistentemente il giorno seguente, ma invano si attende una risposta: Marta come pure Giovanna sembrano svanite nel nulla.Il primo ad essere interrogato dalla Polizia che tempestivamente ha iniziato le ricerche delle due ragazze è il fidanzato Mauro, un giovane biondo,con i capelli lunghi e ricci,i lineamenti regolari,gli occhi freddi e azzurri, il temperamento aggressivo,che è cresciuto nella periferia della vicina città , nello squallore urbano, senza giardini o palestre, in un desolato ambiente famigliare, condividendo con gli amici la passione per i videogame, i piccoli furti, , le corse in moto con le ragazze. L'alibi di Mauro, la pizza e la serata in compagnia di Marina, seppure fragile appare credibile.La Uno viene ritrovata in una zona isolata, in prossimità di un convento, dove la sera si appartano le coppiette per una frettolosa intimità. A segnalarla è un timido ragazzo, , che si è inerpicato in cerca di pace in questa zona solitaria: aveva conosciuto Giovanna l'anno precedente e se ne era innamorato, ma la loro storia era finita tra mille dubbi, angosce e ambiguità .Filippo, questo il nome del ragazzo, informa la madre di Giovanna: nel cuore si ravviva la speranza per una mamma in attesa di una telefonata della figlia, che seppure emancipata mai l'aveva tradita: impossibile una fuga per chi ha trovato in casa disponibilità, libertà e collaborazione. In questi luoghi si crea subito un allarme angosciato alla notizia di ragazze scomparse: tre giovani prostitute sono state infatti trovate assassinate, attinte da numerosi colpi di coltello, presumibilmente da un serial killer; l'odio per ragazze che non gli danno piacere, la vendetta rivolta contro chi è o appare felice, la condanna fanatica e paranoide di comportamenti immorali, oggi supportata dal crescente neonazismo, dalla giustizia eseguita in proprio: queste potrebbero essere le spinte psicologiche di questo assassino missionario.Perchè però colpire due ragazze dall'esistenza comune? Erano forse troppo felici per chi è solo, troppo facili per chi non sa amare? L'ispettore non tralascia questa pista, cerca sulla Uno qualsiasi traccia, inventa possibili analogie coi precedenti delitti, interroga, interroga, interroga... Non è di aiuto l'anziano priore del convento, non sa nulla di ciò che lo circonda:sì, vede il mattino qualche siringa abbandonata, qualche auto si ferma la sera; tutto è colpa di un mondo privo di valori, senza la luce di Dio...ma la vicenda di queste ragazze è diversa, lo turba e quindi decide di saperne qualcosa di più. L'avventura, il sogno di evadere dalla realtà di tutti i giorni, la curiosità di vedere mondi nuovi, di gustare sublimi esperienze in paradisi lontani, scacciando le angosce e i demoni che si agitano nel nostro spirito è un'esperienza comune alla vita di noi tutti. La mamma di Giovanna si ricorda di un'amica della figlia Angela, animatrice di un villaggio turistico appena sorto in lontane, incontaminate isole del Pacifico; spesso Giovanna diceva di voler seguire l'amica, molto attraente e spigliata, e vivere là, dove la civiltà arrivava appena, tra manghi, banane, papaie e noci di cocco. Angela viene rintracciata, ma non sa nulla delle amiche, nè si da da fare per rintracciarle, immersa nel suo eccitante lavoro, nei sogni, nei flirt, nella magia di quel mondo lontano; vive una vacanza fortunata e felice con la speranza un giorno di tornare. Mentre svanisce l'illusione della madre, il priore segue le indagini e profondo conoscitore di anime, vuole conoscere le abitudini, le passioni di Marta, la più esuberante delle ragazze. Si reca alla casa di lei, discretamente sorvegliata dalla Polizia, insieme all'ispettore. L'amore per Kevin Costner, i poster di altri attori e gruppi musicali, riviste di moda, compact disc, nulla di originale per una ragazza che aspira a diventare attrice o fotomodella, ma che non trova che lavori saltuari di commessa o parrucchiera. Sul tavolo ancora i fiori, ormai appassiti, e i cioccolatini; il prete ne scarta uno: dentro trova una strana polvere bianca.Un traffico di eroina si nascondeva in quel regalo romantico; il fidanzato Mauro viene immediatamente arrestato, ma i sospetti ricadono pure su un'organizzazione mafiosa il cui capo sarebbe, ora tutti lo dicono, un affettuoso compagno di Marta. Venuto dal sud, carino e cortese con potenti amicizie, si è imposto in una zona ancora pulita, in modo efficace e talora spietato; vive muovendosi con disinvoltura su auto di lusso in compagnia di avvenenti ragazze, senza nascondere il risultato della sua attività clandestina.Ormai tutti gli amici di Giovanna e Marta vengono interrogati, dalla Polizia e dalla stampa; il paese è sconvolto da questi ultimi sviluppi, ogni mamma teme per i propri figli, le incomprensioni crescono e così pure i sospetti reciproci, si vorrebbero creare nuove attività ricreative, cure forse superficiali e tardive per anime inquiete.La sorte delle ragazze, lontane da giorni dalle loro case sembra in qualche modo segnata nella vita o nella morte. Intanto Giovanna cammina su e giù per le calli di Venezia, legge i giornali, vaga incerta; presa dai rimorsi telefona e avverte che anche Marta è lì in qualche pessima pensione: troppo tardi, perchè il corpo dell' amica è ormai senza vita, quando gli agenti la trovano lungo un canale, vittima dell'illusione di un paradiso che spegne, non accende le speranze.Poco lontano, Guido consegna alla Polizia lo zaino, dentro c'è un cioccolatino, forse doveva essere l'ultimo.

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Una strana animazione al villaggio

Peter, giunto in aereo nell'isola e raggiunto il villaggio turistico, si accinge a cenare, il gusto della buona cucina contrasta con la sua magrezza, il viso è scarno e carino, con l'espressione del ragazzo eternamente innamorato. E' arrivato spinto dall'ansia di evasione da una vita mediocre, oggi che i buoni risultati scolastici sono un ricordo, gli amici percorrono strade borghesi e solitarie, la sua ragazza, Monica, agiata, ma eccessivamente pretenziosa lo ha lasciato solo. Non fatica a rilassarsi e inserirsi in un gruppo nuovo ed eterogeneo, più felice e motivato; il vino ottimo e leggero, i ravioli di ricotta, la cernia al forno rallegrano un momento di tristezza, gli scherzi, le battute spiritose, i programmi del villaggio sono un'esca per una piacevole evasione. Gli occhi di Peter un po'miopi, ma attenti e profondi, notano in una ragazza poco lontana un velo di malinconia. Chiara è giunta per una fuga dalla famiglia che continua a rimproverarle una eccessiva emancipazione e cerca nuove avventure, finalmente libera di agire come crede, e magari la possibilità di introdursi in attività più eccitanti di quelle che le avrebbe riservato l'ambizione famigliare.

Peter con molta timidezza si avvicina a Chiara prima del ballo in discoteca e mentre il suo cuore palpita, finge freddezza e le offre un cocktail al bar del villaggio. Non gli riesce per carattere di essere disinvolto, quindi avvia una conversazione alquanto squallida e superficiale.Chiara lo lascia lievemente turbata e si avvia verso la musica e i ragazzi che animano il club che ovviamente hanno individuato in Chiara la più eccitante delle possibili avventure settimanali.

La clientela cambia con frequenza in questi villaggi, ma raramente ragazze sole e tormentate sono così sexy, la gara per conquistarla è cominciata.

La notte già Chiara ha trovato un nuovo compagno, Franco, animatore di professione, alto e slanciato, maestro di tennis; lei non ha perso di vista per tutta la sera quel giovane ballerino; il suo sguardo un po' truce, l'esperienza all'amore, l'espressione volgare sono armi facili per ragazze in cerca di evasione

L'acqua limpida, la brezza leggera, la piccola spiaggia tra le rosse scogliere invitano Chiara; alle sette è già al mare distesa a rinnovare un abbronzatura sbiadita. La mente analizza il passato lasciato e il futuro, l'esperienza della notte è solo un piacevole svago. Il suo ragazzo Pino è peraltro in un paese poco lontano, in casa dei nonni; sicuramente mal tollera un brusco abbandono dopo una solenne promessa, peggio un tradimento. La sua indole introversa, il maschilismo tuttora presente nella mentalità dell'isola, un temperamento arrogante non rassicurano, anzi l'umore di Chiara si rannuvola, la mente vaga in oscuri pensieri. Neppure la pace del villaggio, la serenità del paesaggio serviranno alla serenità interiore persino la famiglia lontana è un pensiero e un rimorso, ma la volontà di scegliersi un futuro di spensieratezza e successo non permettono ripensamenti. Peter arriva alla spiaggia più tardi in compagnia di Renzo, un ragazzo estroverso che fa il venditore ambulante nella capitale: racconta con accento romanesco le sue avventure, i furti, le violenze sicuramente esagerando, ma trova in Peter un ascoltatore attento e fidato. Cerca però un complice per approfittare dell'apparente ingenuità di Chiara e provare emozioni rubate. Comunque il nuovo boy friend rappresenterebbe un ostacolo ad un tentativo, sia pure poco romantico di abbordaggio.

Chiara trascorre in compagnia di Franco tutto il tempo che le molteplici attività le consentono: si recano insieme alla spiaggia il mattino e in discoteca la sera, tra promesse reciproche, tenere e affettuose, di una vita in comune, poco credibili per vite autonome e ambiziose. L'atmosfera del villaggio è gaia e spensierata, anche Peter trova ristoro e compagnie, chissà non trovi la passione duratura che forse sta cercando lontano dalle sue abitudini. Intanto trova un'ombra in fondo alla piscina circondata da ampi salici, fresca oasi discosta dal centro del villaggio. S'immerge per vedere meglio: è Franco che giace immobile. La serietà e la professionalità degli operatori turistici è tipica di villaggi affidabili, ma in questa settimana la presenza di ragazzi e ragazze più disinibiti ha fatto giungere alle orecchie di Peter voci di feste particolarmente spinte e promiscue, facilitate da sostanze eccitanti ( fantasie o realtà ?), certo lontane dalla vita del giovane timido romantico, forse sogni proibiti. Un flash nella mente di Peter, urgono i soccorsi, ma tutto sembrerebbe vano, si tenta una rianimazione poi il corpo viene trasportato in elicottero all'ospedale vicino. Si sparge poco dopo la notizia della morte di Franco, l'atmosfera del villaggio si placa, diventa silenziosa e pesante, persino il caldo sembra cupo e afoso in quel pomeriggio. le cause della morte restano ignote, un malore o un misterioso omicidio ? Peter al bar osserva il lento riprendere dell'attività sportiva e ricreativa, i ragazzi ritornano ai loro giochi, sia pure con una fugace tristezza continuano la vita di sempre, oggi appaiono agli occhi di Peter cinici e soli, meno soddisfatti di una vita che pure regala loro facili emozioni e passatempi, quasi incapaci di capire i drammi del prossimo, avvezzi alla violenza vera o fittizia che attraverso la comunicazione di massa arriva fin dall'infanzia a invadere i loro pensieri.

Renzo arriva al bar e si siede insieme a Peter, poi lo invita a una passeggiata nell'interno, ne conquista la curiosità: ha saputo che Franco è stato ucciso. Pure Renzo come Peter osserva l'animo dei suoi coetanei, ma per sorprenderli nelle loro debolezze, lui ex ragazzo di vita forse scorge nell'amico timido e solo qualche attitudine deviante, torbidi pensieri, celati dal tenero affetto per le amiche. Al bordo del campo da tennis, mentre sentono che Franco è ancora al centro delle conversazioni, soprattutto femminili, si accorgono di Chiara. La ragazza, col volto rigato dalle lacrime, sta litigando con un ragazzo bruno; si avvicinano e lei presenta il suo ex fidanzato, un tipo dall'aspetto vagamente losco e mellifluo, apertamente geloso che non può stare lontano da Chiara, non la può perdere, come fosse un oggetto. Avrebbe potuto commettere una follia, ma lui non è stato, dice, ad uccidere .Intanto tutti i bungalow sono stati accuratamente perquisiti, molti ospiti più o meno giovani sono interrogati, ma nessuno è stato trattenuto; gli agenti si fermano sul posto a compiere sopralluoghi, ercare indizi per capire in quali guai il ragazzo ucciso potesse essersi cacciato. Scoprono che Franco è stato derubato delle attrezzature sportive e oggetti preziosi che possedeva, non tanto da giustificare un omicidio. Si cerca l'arma del delitto, una penna pistola, proibita, ma in realtà a portata di tutti.Chiara accetta ora la compagnia di Peter, l'unico che la sappia comprendere. Si raccontano le loro disavventure, si chiedono perché non trovano la pace che cercano, perché il destino gli rubi i loro sogni innocenti. Insieme continuano la vacanza e ossessionati dal delitto cercano di scoprire parlando con le conoscenze di Franco qualche traccia. Grazia, l'ultima ragazza di Franco ha perso la consueta allegria e spensieratezza; ragazza bene visibilmente felice, brava amazzone, lavora saltuariamente al villaggio come animatrice. nella, alta bionda cresciuta negli agi,addirittura nel lusso ha conservato un carattere semplice, ma ora sembra possedere una innaturale freddezza, un distacco dalla vita e dal divertimento; è solo il dolore o forse un rimorso ? La si incontra spesso insieme a Renzo e questo strano legame non sfugge neppure agli agenti rimasti, celati nei panni di giovani alla ricerca di divertimento. Peter cerca di avvicinarla, facilitato dal suo aspetto carino e per bene, la incontra sempre più spesso attratto da una compagnia così piacevole e la sorprende mentre nasconde un piccolo oggetto, che lui un po' miope, non riesce a distinguere. Sembra una penna, ma non serve per scrivere, è quasi un giocattolo, ma può ferire, uccidere specialmente al bordo di una piscina, quando un tuffo diventa poi mortale. La fredda gelosia, l'impossibilità di perdere l'amore sognato, il non rassegnarsi ad essere superata da una ragazza banale, volgare ed insignificante ai suoi occhi, hanno armato la mano di Grazia?

Peter ritorna vicino a Chiara, si trovano vicino alla piscina, e ripercorrono gli avvenimenti della loro settimana, davvero inattesi e discutono di questioni astratte, Chiara ascolta affascinata l'amico che parla di cose importanti che le erano sfuggite, dell'avvenire dei giovani, incerti, nel superare le angosce del vivere, tra l'aspirazione mistica verso un Dio, una religione poco vissuta nella nostra società, ma che può essere ancora un rifugio sicuro e le mille tentazioni del mondo, dove oggi più che ieri tutto sembra quasi già deciso alla nascita; i valori o le speranze, le utopie ormai sopite, non resta che lasciarsi andare nella strada della vita a raccogliere effimeri successi e piccole gioie. L'illusione dei ragazzi del decennio passato nel progresso e nel benessere è svanita; ancora resta la tendenza del post comunismo a voler controllare e pianificare tutto, persino le coscienze, o si tende, d'altra parte, a nascondere dietro falsi moralismi e finte credenze cristiane e oggi anche magari buddiste egoismo, corruzione e marciume: occorrerà capire che progresso significa anche sacrificio e merito, libertà e rispetto, collaborazione e giustizia. E' sera Peter e Chiara si avviano a una romantica nuotata nelle calme acque del mare, si scambiano baci e poi, al buio, fanno l'amore.

La famiglia trova a Grazia il patrocinio di un famoso avvocato, lei è innocente, è Renzo il colpevole, è sua la penna che ha sparato, lei non sapeva che fosse un'arma quando lui gliel'ha data, è lui solo il colpevole. Forse un giorno confesserà che invece sapeva, che un momento di follia può averle distrutto la vita, forse gli indizi e il movente saranno ritenuti insufficienti, certo la condanna di un profondo rimorso non si spegnerà nel suo animo, peggiore della condanna di un tribunale. Renzo forse se la caverà con una mite pena, perché la penna del delitto era davvero sua, ma era solo per gioco, non doveva servire ad uccidere.La sua infanzia triste e sola, la grigia dura e spietata vita di strada sono una condanna arrivata prima di quella di un giudice.

Peter tornerà ai suoi giochi, alla partita, al computer, alla tv, alla routine del suo impiego, alla malinconia della vita di sempre, con una nuova gioia, una rinnovata fiducia in se stesso, forse un giorno farà lo scrittore, ora ama viaggiare. Chiara, più volte bocciata nei provini per attrice e fotomodella, per motivi non sempre di carattere professionale è decisa a non arrendersi. I due ragazzi non temono le sfide della vita, piuttosto le insidie dei loro animi inquieti e ribelli.

Rapidamente il villaggio deve cambiare clienti, la vacanza è finita, ci si scambiano saluti, arrivederci che saranno addii, ma Peter e Chiara si rivedranno presto, teneri amanti, e insieme vivranno i sogni e le angosce, uniti dalla giovane passione, ma ancor più dall'unità dello spirito, il più importante legame di coppie realmente sane e felici.

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