PERCHE’ RIDI ?
Perchè:
Il sorriso è nel cuore,
il riso è sul mio viso,
se con te io rido.

 

Come tanti altri mattini il sole
entrò di soppiatto nella stanza, nunzio di un nuovo giorno.
Prima un po’ timorosi, ma poi sempre più vigorosi
i raggi del sole illuminarono i contorni della cameretta,
portando risveglio e un buon mattino ai suoi abitanti.

Le due sorelline, aprirono allora i loro occhi ansiosi di nuova luce,
e si guardarono in faccia; quando la più piccola,
all’improvviso cominciò a ridere.
La sorella maggiore, un po’ stizzita
dal fatto di sentirsi esclusa da quella risata,
la guardò e le chiese: "Perché ridi ?"
"Perché, perché ,perché?"
rispose la piccola "Perché sorellina non ride."
Queste parole, come nate da un nuovo incantesimo,
suscitarono una fragorosa risata di entrambe le sorelline,
che ridendo e ballando si alzarono dal lettino
e andarono di corsa a far colazione.

Mamma e papà accolsero con buon umore
quell’inaspettato vento di allegria,
ma poi vedendo che le risate si sovrapponevano
e sempre più lontana sembrava la loro fine,
chiesero alle due figlie : "Ma, perché ridete?"
"Perché, perché, perché?" risposero in coro le due bambine
"Perché mamma non ride e non ride papà."
Anche questa volta l’incantesimo cadde su tutta la famiglia
e mamma e papà cominciarono a ridere e ridere e il tempo passò,
il campanile rintocco nove colpi e ridendo, papà
invitò la famiglia a salire in macchina,
perché erano in ritardo sui tempi della scuola.

Un vigile, che aveva a cuore il suo mestiere,
vedendoli ridere pensò che si burlassero di lui.
Estrasse il taccuino delle multe e con passo serio
si avvicinò alla macchina che aveva fatto accostare,
chiese al papà i documenti
e nel frattempo scrutò a uno a uno i passeggeri,
e vedendo che stavano ancora ridendo,
spazientito chiese loro: "Perché ridete?"
"Perché, perché, perché?"
rispose l’allegra famigliola "Perché,é col fischio che un vigile ride?"
Il vigile avrebbe voluto multare
per offesa a pubblico ufficiale tutta la famiglia,
invece per magia cominciò a ridere a crepapelle tanto che
dimenticò il suo incrocio e andò a sedersi su una panchina.

Ben presto, all’incrocio si formò un grande ingorgo d’auto,
c’era chi strombettava, chi insultava, chi starnazzava
finchè si accorsero del vigile che seduto sulla panchina
li guardava e poi rideva ed in coro gli urlarono
"Bel vigile che sei, e poi si può sapere perché ridi?"
Non l’avessero mai detto, perchè il vigile rispose:
"Perché, perché, perché? Perchè
se un'auto in colonna non ride, non ride l’autista."
Al che tutti gli autisti si guardarono
e si videro come in uno grande zoo,
dove i motori delle macchine sembravano ruggiti di leoni codardi,
e cominciarono a ridere e risero così tanto
che qualcuno pensò a una grave malattia.

Insomma ben presto tutta la città rideva,
solo pochi cittadini rimasero accigliati, e voi chiederete
"Ma perché accigliati?"
Perchè? Perchè, dimmelo tu perchè?
Perchè la storia finisce qui, ma in coro chiederete
"MA PERCHE'?"
Perché ognuno di voi lettori, grandi o piccini che siate,
siete il mio lieto fine.

PERCHE'?
Perché se il sorriso è nel cuore,
il riso è sul mio viso,
oggi e domani sarà con te che rido.

 

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