Racconto di Emanuele D'Onofrio
Topo Biblio e uccellino Cip

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disegno di m.b.

Topo Biblio è un topolino che vuole andare a vivere in campagna, la città non gli piace più.

Va via di casa tutto solo ed inizia la sua avventura credendo di essere già grande, forte e coraggioso.
Durante il suo viaggio cerca nuove amicizie, ma tutti quando lo vedono ridono e scappano, non hanno mai visto un topo di città con occhiali da sole, zainetto e scarpette da tennis.
Topo Biblio non capiva il perché e comincia a diventare triste, nessuno lo vuole e nessuno lo aiuta. Tanto camminò che incontrò Cip l’uccellino…

… incominciarono a parlare e si accorsero che andavano nella stessa direzione, tutti e due cercavano una campagna per vivere e Cip era stato l’unico animale a non ridere di lui.
Intanto il sole comincia a tramontare, sentono la pancia vuota e non hanno un posto dove passare la notte.
Topo Biblio nello zainetto aveva un biscotto ed un pezzetto di formaggio, invita Cip a cenare con lui e a cercare un riparo per dormire.

Mentre cenano Cip racconta la sua storia…

Lui è un uccellino triste e stanco di dover sempre ripartire quando arriva il freddo, perché significava lasciare gli amici, la casa.
Aveva deciso di non partire
più e di andare a vivere in campagna, dove il clima èun po’ più mite anche in inverno.
Biblio e Cip diventano amici ed insieme si addormentano.
Al mattino un raggio di sole li svegliò e ripresero il cammino, arrivarono in una campagna.
Qui sono attratti dai colori rosso, giallo marrone, delle foglie di una vigna e tutt’intorno c’erano alberi da frutta: mele e pere.

I due amici si guardarono e furono d’accordo che quella era la loro nuova casa
Vedendo un tronco d’albero con un buco, si avvicinano piano piano, esplorano l’ambiente e quando capiscono che è vuoto, entrano e urlano "Evviva siamo a casa!".

Cip e Biblio si mettono alla ricerca di cibo per il pranzo, avevano camminato tanto ed erano stanchi, subito dopo il pasto vanno a dormire. I giorni successivi, cominciamo a sistemare il loro rifugio, cercano foglie, paglia , rametti… per rendere l’ambiente più caldo. Sistemano per benino la nuova casa, e non si accorsero che era già arrivata la stagione fredda…
Avevano tanto lavorato per la casa, che si erano scordati di fare provviste per l’inverno, allora topo Biblio rivolgendosi a Cip che era già molto preoccupato dice…

" AMICO MIO, MEGLIO UN UOVO OGGI CHE UNA GALLINA DOMANI"…

Questo è un proverbio che mio nonno recitava sempre, usciremo tutte le mattine a turni, per procurarci il cibo, vedrai ce la faremo.

Infatti trascorsero l’inverno senza tanta preoccupazione e felicemente, anche perché in campagna qualcosa da mangiare si trova sempre.

I due amici trascorsero l’inverno insieme e insieme superarono tante difficoltà, accontentandosi ogni giorno di quello che trovavano, non pensavano al domani, ma ogni giorno erano felici di stare insieme. Passato l’inverno, la primavera ritornò e finalmente poterono giocare all’aperto, tra l’erba verde e i fiori dei campi. Si sentivano grandi e soddisfatti per essere riusciti anche da soli a vivere in campagna come avevano desiderato.

Fecero tante amicizie e ogni giorno vivevano avventure nuove, insegnando anche ad altri come sapersi accontentare anche di poco, senza pensare all’abbondanza, meglio poco e subito, invece che tanto e non si sa quando.

 

 


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