M. Torsello, P. Pistone
Liceo Classico Orazio di Roma
Anno Scolastico 2001/2002

"La cosa più bella della musica è che quando ti colpisce non ti fa male" (Bob Marley). La musica è sempre stata un polo di grande attrazione per i ragazzi. Oltre al ritmo e alla melodia quello che attrae i giovani sono il messaggio e l'impegno sociale che hanno molti artisti. In particolare dagli anni '60 i primi gruppi rock hanno sviluppato questo genere impegnato; storici esempi sono i leggendari Doors e in parte anche i Beatles. Il '68, tra contestazioni politiche e rivolte giovanili, è stato l'anno di uno dei primi grandi ritrovi musicali più che concerti, ovvero Woodstock. Una gigantesca rappresentazione in cui la musica andava oltre la sua normale concezione ed era soprattutto fonte di unione tra le tante persone che si affollavano su quella distesa. A partire da questo grande episodio si è aperta una spirale di generi musicali molto diversi tra loro che passa tra gli altri per il punk, contestatissimo stile nichilista, che segue la regola del "peggio suoni meglio è" e che ha tra i suoi maggiori esponenti i noti Sex Pistols. Di questo vortice musicale fa parte anche il Metal firmato Iron Maiden e Metallica. Più pacifico, antirazziale e anticolonialista è il reggae stile Bob Marley, che con un ritmo allegro e gioioso ha presentato questi problemi al mondo. Parallelamente a questa musica che si prefigge di trasmettere un messaggio, ne è sempre esistita un'altra più spensierata, forse anche più superficiale, esclusivamente a scopo di lucro, che per la sua orecchiabilità fa più presa sui ragazzi. Spesso rock e droga si incontrano e convivono intensamente: il risultato è una musica più esplicita e diretta cui fanno capo i Nirvana di Kurt Cobain. Talvolta alcuni artisti hanno concluso tragicamente la loro carriera chi per overdose e chi dopo una lunga depressione: "è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente..." (Kurt Cobain).