Gabriele Santoro e Ilenia Stellati
Il Nobel per la pace a Emergency e al suo fondatore Gino Strada per l'aiuto umanitario portato in tante zone pericolose del mondo. Lo propone un comitato di cui fanno parte i premi Nobel Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco, Dario Fo, Michail Gorbacov e Rigoberta Menchu. "Per questo comitato- ha detto il giornalista Giulietto Chiesa- ci attendiamo adesioni indipendenti dal colore politico, dal momento che l'aiuto fornito da Strada viene dato senza badare alla bandiera di chi in quel momento soffre. Con ridicole spese di gestione, Emergency č un esempio di una grande diplomazia di pace." "Tra i giovani- ha detto il sindacalista della Fiom Claudio Sabatini- Strada viene considerato al primo posto di una graduatoria di "eroi viventi" Il giornalista Gianni Minā ha ricordato come Strada abbia rifiutato gli aiuti economici del governo italiano dopo che il nostro paese aveva deciso di partecipare alla guerra dell'Afganistan. "Come potrei- diceva Strada- prendere soldi da chi ha contribuito a mettere una mina che ha provocato danni ad un bambino al quale devo applicare una protesi?".
Emergency č l' associazione umanitaria fondata da Gino Strada e il cui obiettivo č fornire assistenza alle vittime dei conflitti. Emergency č una ONG (organizzazione non governativa) e dalla sua fondazione nel '94 ha prestato assistenza a oltre 285 mila vittime di guerre.
Per sostenere l'attivitā di Emergency si sono dati da fare anche degli esponenti importanti della musica italiana come Jovanotti, Ligabue e Piero Pelų che hanno creato un disco che ha raccolto molti fondi chiamato IL MIO NOME E' MAI PIU'.
Gino Strada ha pubblicato il libro "Pappagalli Verdi", un diario delle attivitā di Emergency; la presentazione del libro č a cura di Moni Ovadia e dā il senso dell'azione di Gino Strada e degli altri chirurghi di guerra: " ... Le mine antiuomo, questi fiori metallici dell'infinita infamia umana, lacerano, accecano, sbrindellano, cancellano parti di vita, creano voragini di antimateria, progettano il non-uomo. Ma č proprio in quelle assenze di carne, di vita, di luce, che l'umanitā esprime la sua intimitā lancinante. In quei luoghi umani violati e negati, i Gino Strada costruiscono l'umanitā possibile del futuro, l'unica possibile."
Tratto dal giornale on-line dell'istituto pubblicato sul sito internet www.lafragola.it |