Un breve resoconto dei negozi di Carife negli anni cinquanta - ce ne parla Rocco D'Ettorre e mentre riferisce, con gli occhi, guarda il soffitto di casa come andasse a cercare là la sua memoria; si entusiasma nel parlarne, anche perchè il fatto gli ricorda il periodo della giovinezza; sentiamolo:
".... Inziando dai Fossi, nei pressi del Convento dei Francescani c'era il negozio di " F'l'mnuccia " che vendeva " Lu Fen'c' " e cioè stoffe, lenzuola, sacchi per materassi, poi a scendere verso la piazza e sul medesimo lato c'era Angelo Raffaele Tudisco ('Ng Rafael' r' Rusulina) che vendeva generi alimentari. Seguiva, poi, Salvatore Repoli che vendeva scarpe, provoloni, formaggi, vino ecc.. e quindi, in piazza era la farmacia e i sali e tabacchi, poi veniva Catarina Rubina che vendeva alimentari e di fronte c'era Mirra Elviro (Lvrucc') che aveva un negozio di cappelli, berretti; più sotto vi era De Gregorio Pasquale (Pasc'al' Cassandr') con un negozio di tabacchi e alimentari, carni, provoloni. A salire verso il municipio vi era Filippo Grimaldi con liquori e pasticceria e più sù, ma dall'altro lato, vi era " F'l'mnuccia Saura " che vendeva stoffe e poco sopra ancora, c'era la macelleria di " L'sandr ". Seguiva don Peppe Di Ianni che vendeva tessuti, scarpe, cappelli ecc, poi, di fronte c'era " F' lcella Passar' " che vendeva olio di ricino e faceva il caffè nella " Ciaculatèra " , aveva anche biscotti e qualche caramella. Poco prima del municipio e dall'altro lato era la macelleria di Rocco Siconolfi " Sciaraball ". Nel largo del municipio vi era " Sc' crvall' " coi suoi generi alimentari ed in via Dott. Stefano Melina (già via Sant'Angelo) era Clerina sauro con generi alimentari. Dove è adesso via Modena (già via Roma) era " Lu 'lamm 'ccar' " che produceva solo alcool. Ancora in via Roma c'era, poi, " 'Ngiulina 'r cannavar' " vendeva stoffe, il marito lo chiamavano " Lu cont' " perchè vestiva sempre elegante, seguiva il padre di " Mast' Uglielm' " (Maccan' c') che vendeva stoffe e faceva lo stagnaro. C'era ancora, una falegnameria " Vit 'Ncola 'r Cunsuluata ", poco prima c'era anche un calzolaio, Giuseppe Izzo (Roc' Izz' ). Seguiva, poi, la macelleria di Rocco De Gregorio, poi Antonio Mirra (Lu Pustin') che vendeva generi alimentari e a seguire il calzolaio " C' l' strin' ", la macelleria ( la chianca) di " Giacnella ", la cantina di " Cap' r' lup' " che vendeva vini, poi la cantina di " Bacchet' " quindi una falegnameria di " Ngiulina r' Giaccnella ". In via San Marco la cantina di " Pr' s' ntina ". In via del Battista vi era, infine, Di Giorgio coi suoi alimentari....."