Scopri la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano

LUOGHI DI INTERESSE NATURALISTICO
E STORICO - ARCHEOLOGICO


DUNE DI CASTEL PORZIANO E CAPOCOTTA

TENUTA DI CASTEL PORZIANO E CAPOCOTTA

PARCO DI CASTEL FUSANO

CASTEL FUSANO - VIA SEVERIANA E VILLADI " PLINIO "

CASTEL FUSANO - CASTELLO CHIGI

TENUTA DI PIANABELLA E PROCOIO

PINETA DELLE ACQUE ROSSE E MECCANICAROMANA

TORRE SAN MICHELE E SALICORNIETO

TORRE BOACCIANA - ISOLA DI TOR BOACCIANA

SCAVI DI OSTIA ANTICA

ROCCA E BORGO DI OSTIA ANTICA

LA BONIFICA

IL FIUME TEVERE

ISOLA SACRA - NECROPOLI DI PORTO- BASILICA DI SANT'IPPOLITO

VILLA GUGLIELMI

PORTI DI CLAUDIO E DI TRAIANO - MUSEODELLE NAVI

BORGO DI PORTO

PINETA DI COCCIA DI MORTO

OASI WWF DI MACCHIAGRANDE

PINETA DI FREGENE

TORRE PRIMAVERA

CASTELLO DI MACCARESE

VASCHE DI MACCARESE

FOCE DELL'ARRONE E TUMULETI DI BOCCADI LEONE

CASTEL DI GUIDO E CASALE DELLABOTTACCIA

MACCHIAGRANDE DI GALERIA

TORRE DI PALIDORO 
Foto Dune

1 DUNE DI CASTELPORZIANO E CAPOCOTTA

Sul litorale compreso tra Ostia e Torvaianica è presente unodei pochi tratti di costa laziale in cui troviamo quasi integra la dunacostiera che altrove ha lasciato il posto a strade, stabilimenti, casee parcheggi: un ambiente fragile che può essere distrutto anchedal calpestio eccessivo. In queste aree è possibile osservare lasuccessione della vegetazione che, in fasce parallele al mare, passa daicespi sparsi delle specie erbacee annuali (fascia del Cakileto), ai cordonisormontati dai cespugli di graminacee perenni (fascia dell'Ammofileto),e, attraverso le aree depresse interdunali con canne e ontani, alla macchia"a ginepri e fillirea". In quest'ultimo tipo di vegetazione, in cui sonopresenti anche corbezzolo, lentisco, cisto rosa e cisto bianco, leccio,smilace, erica arborea e multiflora, ecc., l'altezza delle piante che lacompongono aumenta gradualmente andando verso l'interno, fino a diventarebosco di leccio o alloro. Gli ambienti così diversificati ospitanomolti animali, tra i quali il coniglio selvatico e l'occhiocotto, uccellotipico della macchia mediterranea. Solo il tratto di dune di Capocotta(foto copertina) è compreso nei confini della riserva: ilWWF si sta battendo da un decennio per la sua conservazione. E' stato direcente espropriato dal Comune che ne ha affidata la gestione a soggettiprivati. Il tratto di Castel Porziano, invece, è gestito da moltianni come arenile pubblico, ad eccezione del tratto più a Nord chefa parte della Tenuta Presidenziale (foto).

- Ostia: via Litoranea (SS 601) Ostia-Torvaianica dal km 5 al km10.

 

2 TENUTA DI CASTEL PORZIANO E CAPOCOTTA

L'area, ampia 6.000 ettari, è di proprietà della Presidenzadella Repubblica; non fa parte della riserva, almeno per il momento. Occupataprevalentemente da boschi, comprende anche praterie, laghetti artificialie macchia mediterranea. Il bosco naturale, costituito da querce caducifogliequali farnia e farnetto, con presenza di aree depresse allagate (cosiddette"piscine") e tratti a sughereta, è stato in alcune zone sostituitoda pinete. La fauna dell'area è molto ricca, comprendendo sia grossimammiferi (caprioli, cinghiali, daini, cervi) sia uccelli rari quale ilgufo reale. Interessanti il castello e il borgo (foto).

- La visita è concessa solo a gruppi organizzati su prenotazioneal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, al Quirinale(tel. 46.991).

 
Parco di Castelfusano

3 PARCO DI CASTEL FUSANO

Il parco urbano Pineta di Castel Fusano, ampio 1.000 ettari, limitatoa Nord dal Canale dello Stagno (foto), costituisce la piùestesa area di verde pubblico del Comune di Roma. Presenta zone con vegetazionepiù o meno fitta a seconda che domini il leccio o il pino domestico(introdotto dall'uomo alla fine del 1600), ed è possibile ammirarealcune farnie secolari, relitto dell'antico bosco igrofilo. Si possonoosservare spesso le tracce lasciate dai cinghiali in cerca di radici e,facendo un pò di attenzione, si può ascoltare il tambureggiaredei picchi sui pini; sono inoltre presenti donnole, volpi e faine e nonè raro incontrare la testuggine. Pur essendo parco naturale, istituitodalla Regione Lazio dal giugno 1980, manca ancora la struttura di gestione:non è dotato, infatti, di direzione, centro visite e corpo di vigilanzaspecifico.

- Ostia: raggiungibile con i mezzi pubblici scendendo alle stazionimetro (treno Roma-Lido) di Castel Fusano o di Cristoforo Colombo.

 

 

 

 

4 CASTEL FUSANO - VIA SEVERIANA E VILLA DI "PLINIO "
Via Severiana

L'antica via costiera fatta lastricare da Settimio Severo tra il 198e il 209 d.C., da cui il nome di Severiana, collegava Ostia con Anzio eTerracina a Sud, con l'Isola Sacra e la città di Porto a Nord. Lavia attraversa il parco per circa 5 km e in alcuni tratti conserva il lastricatoed i muretti laterali. A pochi metri dalla via, a Sud, a 200 mt. dal confinecon la tenuta di Castel Porziano, troviamo i resti di una villa romana,detta di Plinio, la prima di una serie di ville rinvenute lungo questaantica strada, risalenti alla fine dell'età repubblicana con ingressisulla via Severiana e fronti sul mare; le altre ville sono situate all'internodella tenuta di Castel Porziano.

- Ostia: raggiungibile dalla stazione metro (treno Roma-Lido) fermataCastel Fusano, percorrendo a piedi v.le Mediterraneo e 500 mt. di via delCircuito; oppure dalla stazione metro Cristoforo Colombo, percorrendo vialedel Lido di Castel Porziano.

 

5 CASTEL FUSANO - CASTELLO CHIGI

Su progetto di Pietro da Cortona (1596-1669), il castello fu edificatointorno al 1620; come architettura somiglia piuttosto ad una casa di campagnafortificata. Nel 1755 la tenuta di Castel Fusano, insieme al palazzo, passòdalla famiglia Sacchetti alla famiglia Chigi, attuale proprietaria delcastello.

-Ostia: Parco di Castel Fusano, a Nord dal piazzale della Villa diPlinio si può intravedere l'edificio, non visitabile, esterno alperimetro del parco.

 

6 TENUTA DI PIANABELLA E PROCOIO
Pianabella

Ampio compresorio, di proprietà privata, vasto circa 340 ettari,in parte pineta artificiale ed in parte adibito ad azienda agricola. Interessantela presenza di sughere, quasi del tutto assenti nell'adiacente parco diCastel Fusano. Oltre al pino domestico, dominante, si trovano alcuni esemplaridi pino marittimo e di pino d'Aleppo. In alcune zone presenta una vegetazionemolto rigogliosa, con cespugli di mirto, cisto delle sabbie, corbezzolo,lentisco e fillirea. Si trovano i resti, non ancora del tutto scavati,dell'antico insediamento litoraneo gravitante sulla via Severiana; rilevantiquelli di un'antica basilica paleocristiana, detta di Pianabella. La solazona archeologica è stata espropriata dalla Soprintendenza di Ostia.Sarebbe logico che tutta l'area diventasse parco pubblico.

- Ostia: al confine con l'abitato, accessibile da via dei Promontoriall'altezza del civico 440. E' raggiungibile anche da Ostia Antica: dallafermata metro si arriva alla strada sterrata che inizia a sinistra delcimitero.

 

7 PINETA DELLE ACQUE ROSSE E MECCANICA ROMANA

La pineta artificiale costituisce il prolungamento della pineta di Procoio.Domina il pino domestico, in alcuni tratti piantato molto fitto, diffusil'eucalipto e il pioppo, ci sono prati incolti mentre la macchia mediterraneaè assente. Immerso tra i pini scorgiamo il grande complesso dellaMeccanica Romana, la cui costruzione ebbe termine nel 1929, ed oggi ècitato come esempio di archeologia industriale. All'inizio l'industriaprodusse attrezzi agricoli ed in seguito, con la società Breda (1940-'43),diventò fonderia di acciaio e ghisa, utilizzando la sabbia ferrosadella spiaggia di Ostia. Dopo l'interruzione dovuta alla guerra ripresel'attività con altra produzione fino al 1970.

- Ostia: la pineta confina con l'abitato di Ostia, via delle AcqueRosse; la Meccanica Romana si trova a meno di 1 km dal centro abitato,sulla via dei Romagnoli; è raggiungibile anche a piedi partendoda via delle Acque Rosse, attraversando la pineta.

 
Torre di S.Michele

8 TORRE SAN MICHELE E SALICORNIETO

Fu costruita intorno al 1560 dopo che il taglio del meandro ostiensedel Tevere, in seguito alla grande piena del 1557, tolse ogni funzionemilitare e di controllo alla Rocca di Giulio II. Viene genericamente attribuitaa Michelangelo, in quel periodo architetto della fabbrica di San Pietro.Attualmente appartiene al demanio militare. Di fronte alla torre si trovaun'area abbandonata e degradata, allagata nei periodi di pioggia, nellaquale si sviluppa un salicornieto, vegetazione costituita da piante alofile,ossia resistenti alla salinità del terreno. A causa delle bonifichee dell'espansione edilizia lungo i litorali, ne sono rimasti solo alcunipiccoli lembi. I salicornieti sono al massimo dello splendore nel periodoautunno-inverno quando al giallo dei fiori dell'inula si affiancano ilviola dei fiori degli astri e dello statice ed il rosso della salicornia.

- Ostia: in fondo a via dell'Idroscalo.

 

9 TORRE BOACCIANA - ISOLA DI TOR BOACCIANA

Torre costiera medievale di datazione incerta, eretta intorno al 1000.E' situata sulla sponda sinistra del Tevere, in corrispondenza di un'anticafoce, a circa 1 km dall'attuale: la sua posizione contrassegna l'avanzaredella linea di costa. Di fronte alla torre si trova l'isolotto alluvionaleomonimo che costituisce un elemento caratteristico delle modificazionimorfologiche del Tevere alla foce.

- Ostia: al confine con il comune di Fiumicino, sono visibili dalponte della Scafa guardando verso il mare; la torre si trova a circa 100mt dal ponte sulla riva sinistra.

 

10 SCAVI DI OSTIA ANTICA

Il comprensorio archeologico di Ostia Antica, per più di un terzoancora da portare alla luce, è stato incluso dall'Unesco tra i 100siti archeologici più importanti del mondo. In epoca romana Ostiarappresentò uno dei maggiori empori commerciali del Mediterraneo,grazie alla vicinanza con Roma e all'agevole collegamento fluviale conla città, circostanze che favorirono un grande sviluppo urbanistico:nella prima età imperiale si contava una popolazione di 100.000abitanti.

- Ostia Antica: ingresso degli scavi a 600 mt. dall'omonima fermatadella metro Roma-Lido (Soprintendenza Archeologica di Ostia tel. 56.35.80.99).

 

11 ROCCA E BORGO DI OSTIA ANTICA

Quando papa Martino V (1417-1431) costruì il torrione rotondo,destinato a divenire il mastio del castello, Ostia si avviò a riprenderepienamente il ruolo di controllo militare della foce del Tevere che avevarivestito all'inizio della sua storia. L'opera fu compiuta nella secondametà del 1400, prima con i lavori voluti dal Cardinale d'Estouteville,vescovo di Ostia dal 1461 al 1483, che restaurò le mura e fece costruirele case a schiera del borgo, e poi con l'intervento del Cardinale Giulianodella Rovere (il futuro Papa Giulio II), succeduto al d'Estouteville nellasede episcopale di Ostia. Fra il 1483 ed il 1486, sotto la direzione dell'architettoBaccio Pontelli, vennero portati a termine sia la chiesa di Sant'Aureache il castello, che dominava allora l'ansa del Tevere. In seguito allagrande piena del 1557 il Tevere cambiò corso, allontanandosi dalcastello che perse così la sua funzione. La rocca rappresenta unodei primi esempi di architettura militare di transizione, poiché,accanto ad elementi difensivi di derivazione medievale, presenta aspettiinnovativi dovuti all'introduzione delle armi da fuoco. Il complesso delborgo (foto) e della cattedrale di S. Aurea costituisce un rilevanteed equilibrato esempio di urbanistica rinascimentale.

- Ostia Antica: centro storico, a 700 mt. dall'omonima fermata metroRoma-Lido (per la visita al castello: Soprintendenza Archeologica di OstiaTel. 56.35.80.24).

 

12 LA BONIFICA

Una buona parte delle aree agricole e di quelle urbanizzate di Ostia,Ostia Antica, Acilia, Ponte Galeria, Maccarese si trova al di sotto dellivello del mare: in condizioni naturali sarebbero occupate da stagni,canneti, boschi allagati. Alla fine del secolo scorso braccianti romagnolie veneti vennero in questi luoghi che si presentavano molto diversi daoggi. A costo di immani sacrifici le paludi vennero prosciugate con canalizzazionied impianti di sollevamento delle acque chiamati "idrovore". Numerosi sonogli impianti di questo tipo sparsi sul territorio. E' interessante la visitaad uno di essi:

- Ostia Antica: a 1 km dalla fermata di Ostia Antica della metroRoma-Lido, via del Fosso di Dragoncello n. 172, sede del Consorzio di Bonifica(tel. 56.50.020) a cui si può chiedere di effettuare una visitaguidata: interessante anche per la presenza del vecchio impianto.

 

13 IL FIUME TEVERE

Il Tevere lo possiamo ammirare passeggiando a piedi o in biciclettalungo gli argini rialzati che offrono suggestivi panorami. I fiumi conle loro aree golenali svolgono una importante funzione di corridoio ecologico,una sorta di sistema di vene del territorio, mettendo in collegamento idiversi biotopi attraversati. Ciò ha notevoli conseguenze per laconservazione della diversità biologica, permettendo il passaggiodi "materiale genetico" che, per esempio, provenendo da un affluente puòricolonizzare un'area desertificata più a valle, come puòessere un campo non più coltivato.

- Ostia Antica: si raggiunge l'argine percorrendo via Capo Due Rami,strada sterrata adiacente l'ingresso degli scavi; l'argine è percorribilefino all'altezza di Dragoncello.

- Fiumicino: via Portuense, subito dopo il borgo di Porto (foto),aggirando un cancello che fiancheggia uno stretto canale; l'argine èpercorribile fino a Roma.

 
Foto Necropoli 14ISOLA SACRA - NECROPOLI DI PORTO - BASILICA DI SANT'IPPOLITO

La zona compresa tra i rami naturale ed artificiale del Tevere èdetta "isola sacra" poichè pare sia stata meta fin dall'etàromana di pellegrinaggi verso il celebre tempio di Castore e Polluce. L'areacostituisce la parte di territorio attraverso il quale avvenivano i collegamentitra le città romane di Ostia e di Portus. Testimonianza di ciòsono la necropoli di Porto e il breve tratto della via Flavia - Severiana,il solo conservatosi, nel centro della necropoli. La necropoli (foto),venuta alla luce nel 1925, è costituita da un insieme di tombe assaiben conservato perchè sepolto per secoli sotto la sabbia. Le iscrizionie i rilievi in terracotta posti sulle facciate delle nicchie indicano imestieri dei defunti: artigiani, bottegai, commercianti, marinai, attivitàlegate al vicino porto. A poche centinaia di metri si trova la basilicadi Sant'Ippolito risalente alla fine de IV secolo d.C., testimonianza diun cospicuo nucleo di insediamento paleocristiano nella zona. Accanto airuderi della antica basilica si trova la torre campanaria del XII secolo,restaurata nel 1579. I cittadini di Porto, potevano arrivare alla basilicaattraversando un ponte sulla "fossa traianea", attuale canale di Fiumicino.

- Fiumicino: via della Scafa, a destra, poco prima del ponte sulcanale di Fiumicino, venendo da Ostia; la necropoli è segnalatada cartelli di indicazione turistica (tel. 65.83.888).

 

 

 

 

15 VILLA GUGLIELMI

Villa di campagna fatta erigere nel 1765 dal Cardinale Ruffo. Versola fine del secolo scorso gli enormi stanzoni della villa ospitarono ibraccianti romagnoli impegnati nella bonifica del litorale. La villa, circondatada un parco di 10 ettari, si trova in pessime condizioni di conservazione,così come l'adiacente chiesa del Crocifisso (1787).

- Fiumicino centro: tra via della Scafa e via del Faro.

 

16 PORTI DI CLAUDIO E DI TRAIANO - MUSEO DELLENAVI

Il complesso dei porti artificiali di Claudio (42-62 d.C.) e di Traiano(102-112 d.C.), rappresenta una delle meraviglie dell'ingegneria antica,massimo esempio del genio portuale romano. Dall'attiguo museo delle navisi può avere una discreta visione di ciò che rimane del portodi Claudio, in parte inglobato nell'aereoporto di Fiumicino. L'enorme bacinopresentò presto problemi di insabbiamento e di scarsa sicurezzaper le navi, perciò Traiano lo ristrutturò costruendo unnuovo porto dotato di ampia darsena e grandi magazzini. Sorse, così,una nuova città portuale, Portus, che venne cinta di mura in etàcostantiniana. Il grande bacino di Traiano, di forma esagonale (352 mtdi lato, 32 ettari), è perfettamente conservato ed il suo interesseè archeologico ma anche naturalistico. Infatti, oltre ad una discretavarietà di pesci ed anfibi, lo specchio lacustre offre riparo anumerosi uccelli di passo, anatidi soprattutto (foto). Il museo,situato accanto ai ruderi del porto di Claudio, conserva le chiglie di5 delle 7 navi romane rinvenute nel 1958-'59 durante i lavori di costruzionedell'aereoporto: una barca da pesca per il trasporto del pesce fresco e4 imbarcazioni più grandi adibite al trasporto delle merci.

- Fiumicino: il museo è adiacente all'aereoporto Leonardoda Vinci, via Guidoni, 35 (tel. 65.29.192).

- Il porto di Traiano è situato nei pressi della via Portuense,venendo da Fiumicino, dopo il borgo di Porto; accessibile su prenotazioneal suddetto Museo delle Navi.

 

17 BORGO DI PORTO

L'episcopio o castello di Porto, dal III secolo fino al 1120 fu la sededel Cardinale di Porto, carica tra le più illustri della chiesaromana. Mentre la città di Porto si spopolava, durante la decadenzae con la successiva scomparsa dell'Impero Romano, la sede vescovile assunsefunzione di difesa e di rifugio per la popolazione dalle incursioni dibarbari e saraceni. L'attuale edificio e la chiesa del '600-'700 si collocanoall'interno della cinta di mura costantiniane della città di Portoe si ergono sui resti di costruzioni più antiche.

- Fiumicino: tra la via Portuense ed il canale di Fiumicino, ad 1Km circa dalle ultime case di Fiumicino: cartelli di segnalazione turisticaindicano la chiesa di S. Lucia e S. Ippolito.

 

18 PINETA DI COCCIA DI MORTO

Pineta artificiale a pino domestico con sottobosco di macchia mediterranea.E' presente uno stagno, punto di sosta per l'avifauna di passo e svernante,i cui bordi, purtroppo, sono stati cementificati. L'area è di proprietàprivata e chiusa da una recinzione. In passato è stata oggetto diun tentativo di lottizzazione, fortunatamente sventato.

- Fiumicino: via di Coccia di Morto, poco prima dell'abitato di Focene.

 

19 OASI WWF DI MACCHIAGRANDE

Oasi del WWF dal 1986, rappresenta un relitto molto importante dell'ambientenaturale del litorale laziale, sopravvissuto all'assedio degli abitatidi Fregene e Focene. L'oasi, estesa 280 ettari, è caratterizzatada una grande varietà di ambienti, dal bosco di leccio, alle pinetea pino domestico, alle praterie un tempo coltivate; notevole la presenzadi un bosco igrofilo "a leccio ed alloro". I canali di bonifica e lo stagnodi Focene, in cui si sviluppano estesi canneti, rendono l'area sito disosta per l'avifauna svernante e di passo (foto). Anche la mammalofauna,pur mancando i grossi erbivori quali i cinghiali, è molto riccae comprende l'istrice e popolazioni molto numerose di volpi e conigli selvatici.E' presente un orto botanico della duna costiera e un'area faunistica deldaino.

- Fregene: a Sud, via della Veneziana angolo via di Castellammare,visita la domenica ore 10.00 e 14.00 (15.00 con l'ora legale) - WWF Lazio(tel. 37.23.653).

 

20 PINETA DI FREGENE

Antica pineta piantata nel 1666 per volere di papa Clemente IX (al secoloGiulio Rospigliosi). E' attualmente inserita nel tessuto urbano di Fregene.Il sottobosco è costituito da una lecceta a tratti fitta in cuisono presenti le specie tipiche della macchia mediterranea, come la fillireae la smilace (foto). I picchi e le ghiandaie trovano in questo ambienterifugio e cibo in abbondanza.

- Fregene: via della Pineta di Fregene.

 

21 TORRE PRIMAVERA

Torre merlata a pianta quadrata, alta 15 metri, costruita nel 1574 peril controllo del territorio a difesa dalle incursioni saracene.

- Fregene: nei pressi dell'abitato in fondo a viale Clementino direzioneNord-Ovest.

 

22 CASTELLO DI MACCARESE

Il castello, detto anche di San Giorgio, o castello Rospigliosi, ècentro del villaggio rurale di Maccarese. L'edificio, che sorge sul sitodell'etrusca Fregenae, è una massiccia costruzione settecentescadi forma quadrangolare, che ingloba sul retro torri medievali. I quattrobastioni laterali furono costruiti nel 1569. Sarebbe opportuno che potessedivenire sede degli uffici della riserva naturale.

- Maccarese: nei pressi del centro abitato, a circa 3 km dalla stazioneferroviaria.

 

23 VASCHE DI MACCARESE

Bacini artificiali scavati nel 1970 a fini venatori, poi utilizzatisenza successo per la piscicoltura, occupano una vasta area (32 ha circa)nella zona di Maccarese. La vasca più grande è stata colonizzatada un canneto molto fitto che ne ha diversificato l'habitat, rendendo possibilela nidificazione di parecchie specie di uccelli: tra queste il tarabusino,il tuffetto ed il raro cavaliere d'Italia.

- Maccarese: dal borgo si prosegue a sinistra su via di Castel SanGiorgio, fino all'incrocio con via di Campo Salino (a destra subito dopoun distributore di benzina), percorrendola per circa 500 mt; le vaschesi trovano sulla destra, nascoste da eucalipti.

 
Foto Arrone

24 FOCE DELL'ARRONE E TUMULETI DI BOCCA DI LEONE

Area privata in prossimità della foce del fiume Arrone con un'altissimavalenza naturalistica. L'Arrone, antico Aro, emissario del lago di Bracciano,dopo un percorso di 45 km sfocia a Nord dell'abitato di Fregene. La focedel fiume (foto) ospita nei diversi periodi dell'anno un'avifaunamolto ricca tra cui si ricorda il fratino e il corriere piccolo. In prossimitàdella foce si trova il bosco igrofilo di Le Cesoline. I tumuleti di Boccadi Leone rappresentano una delle poche aree dell'intera costa tirrenicaove è possibile percorrere in un transetto di poche centinaia dimetri, perpendicolare alla linea di costa, tutti gli ambienti della fasciacostiera, dalla vegetazione pioniera della duna mobile a gramigna dellesabbie e giglio marittimo al ginepreto-lentischeto, dalla macchia bassaa fillirea e corbezzolo alla lecceta e agli ambienti umidi retrodunalia frassino meridionale, ontano, pioppo e frangola.

- Maccarese: dalla spiaggia, presso il "Castello" Miramare.

 

25 CASTEL DI GUIDO E CASALE DELLA BOTTACCIA

La frequentazione del territorio di Castel di Guido è documentatafin dall'epoca preistorica, ma la documentazione archeologica ne attestauna particolare concentrazione in epoca romana, dalla tarda etàrepubblicana alla prima età imperiale. Si trovano i resti di anticheville e residenze imperiali. In epoca romana la località era denominataLorium e rappresentava la prima stazione per il cambio dei cavalli al km16 della via Aurelia. Abitata anche successivamente, divenne diocesi epoi centro agricolo con castello intorno al mille. L'attuale borgo agricolodi Castel di Guido risale al XVII secolo. Interessante è la visitadella chiesa del Santo Spirito, costruita sui ruderi di un tempio romano;mentre i casali rurali (foto), essendo stati più volte restaurati,hanno perso gran parte delle caratteristiche originarie.

Il casale della Bottaccia, originario del 1300, attualmente in pessimostato di conservazione, corrisponde probabilmente al centro dell'anticaLorium. E' realizzato con materiali provenienti da espoliazioni delle preesistenzedi età romana.

-Castel di Guido: dal km 14,5 dell'Aurelia nuova, venendo da Roma,prendere la strada a destra percorrendola per circa 6 km (Aurelia vecchiakm 20); il casale della Bottaccia è sulla stessa strada, 1,5 kmprima.

 

26 MACCHIAGRANDE DI GALERIA

L'area, denominata anche tenuta di Castel di Guido, appartiene al demanioagricolo del Comune di Roma. In questo territorio è possibile osservarecome alle variazioni del substrato e della morfologia corrispondano diversitipi di vegetazione. La parte alta della collina, dove l'ariditàdel suolo è maggiore per la presenza di sabbie, ospita la macchiaa mirto e ginestra spinosa che diventa macchia alta a leccio e fillireasulle aree di versante. Più in basso, su substrato argilloso, èpresente un fitto bosco di cerro e farnetto in contatto con un residuodegradato di bosco igrofilo a farnia, pioppo e frassino dell'area pedemontana.La fauna della zona comprende tra gli altri l'istrice, la volpe, la lepre,il nibbio bruno e la testuggine italiana. Nelle aree sabbiose nidificail gruccione.

-Castel di Guido: via Aurelia (vecchia) km 20 (vedi sopra), ingressoufficiale dell'Azienda Agraria Comunale (tel. 66.89.001); autorizzazioniper le visite vanno richieste alla XI Ripartizione, via Lungotevere Pierleoni1, Roma.

 

27 TORRE DI PALIDORO

Massiccia costruzione a 4 piani eretta sui ruderi di una grossa villaromana in opus reticolatum, le cui strutture affiorano appena sulla dunache le ricopre; la torre fa parte del sistema di avvistamento che dal periodoromano fino a quello medioevale tutelava il territorio.

- Marina di Palidoro.





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