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2002 - 2003


 

                                                                                                                         

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RELAZIONE FINALE DELL'INCONTRO

 

acquaècultura.JPG (27906 byte)

Provincia di Roma Presidenza del Consiglio

Assessorato all’Ambiente

"L’ACQUA : DIRITTO DELLA PERSONA

E BENE COMUNE DELL’UMANITA"

per costruire cittadinanza democratica e coesione sociale

Seminario di studio

con il patrocinio del

Centro d’Informazione dell’Onu per l’Italia

10 dicembre 2002

54° Anniversario Dichiarazione Universale Diritti Umani

ore 15,00 – 19,30

Palazzo Valentini -Sala Consiliare

Via IV Novembre 119/A - Roma

sed         acqua, quam ego dabo ei, fiet in eo fons aquae salientis in vitam         aeternam. … ma l’acqua che io gli darò, diventerà in lui sorgente         che zampilla per la vita eterna  ( Vangelo di Giovanni 4,14)

ma l’acqua che io gli darò, diventerà in lui sorgente che zampilla per la vita eterna

( Vangelo di Giovanni 4,14)

L’acqua è il principio di tutte le cose

Le piante e gli animali non sono che acqua

Condensata

E in acqua si risolveranno dopo

La morte

(Talete di Mileto)

La natura non ha creato il sole, né l’aria, né l’acqua come privata proprietà, ma come tesori pubblici

( Ovidio)

h.15.00 – Accoglienza e registrazione dei partecipanti

h. 15,30 - Saluto e apertura dei lavori

On. Silvano Moffa Presidente Provincia di Roma

On. Alberto Pascucci

Presidente del Consiglio Provinciale di Roma

Ing. Massimo Sessa

Vicepresidente - Assessore all'Ambiente Provincia di Roma

Dr. Francesco de Sanctis

Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale del Lazio

Interventi:

Direttore Ufficio ONU per l'Italia Malta e Santa Sede

Preside Prof. Anna Paola Tantucci: Presidente Ecole Instrument de Paix per l'Italia

"Acqua e cultura: risorse naturali e culturali per l'educazione alla cittadinanza e alla coesione sociale"

Prof. Aurelio Misiti: Presidente Consiglio Superiore Lavori Pubblici

"L'utilizzo delle risorse idriche come indicatore per la qualità della vita"

Prof. Gianfranco Tarsitani - Università La Sapienza Roma

"La salubrità dell'acqua come fattore di sviluppo e coesione sociale"

Prof. Franco Salvatori - Università di Roma Tor Vergata - Presidente Società Geografica Italiana

"L’uomo e l’acqua tra conflitto e coesione"

Prof. Aldo Riggio - Università di Roma Tor Vergata

"Risorse idriche e pianificazione del territorio"

Dr. Domenico Signoretti - Assessorato all'Ambiente - Provincia di Roma

"L'acqua come valore ambientale"

Valentina Cinti - Formatrice per il progetto Educazione ai diritti umani del Consiglio d’Europa

"Il Manifesto UNESCO dei giovani per il XXI° secolo"

Pino Colizzi "percorsi d’acqua e di pace"

Interventi programmati

h19,30 :Cocktail

" per sor’acqua la quale è molto utile et humele et preziosa et casta"

( Cantico delle creature Francesco d’Assisi)

L’acqua un bene comune prezioso senza frontiere è il tema del seminario, ovvero le relazioni fra acqua e cultura, in quanto esso è stato al centro di numerosi eventi (anche bellici) e di proficue relazioni sociali e nel territorio della Provincia di Roma è elemento di vulnerabilità ed insieme fondamento di sviluppo sostenibile.

Il problema dell’ acqua partendo dall’analisi delle risorse e delle compatibilità tra i diversi ambiti, naturale, culturale, storico, economico è possibile sviluppare occasioni di confronto, di partecipazione democratica e di iniziative mirate alla coesione sociale ed alla acquisizione di un ruolo attivo della popolazione nella progettazione e gestione del proprio territorio.

L’asse portante del seminario è costituito dalla prospettiva di attivare iniziative di partecipazione e di proposta per una sostenibilità naturale, culturale e sociale del territorio.

Il tema del recupero della propria identità culturale, pur nelle difficoltà ed incertezze che si incontrano, assume un significato che va oltre i confini del gruppo e della comunità locale, nazionale, internazionale.

I problemi mondiali legati all’acqua possono essere un "catalizzatore per la cooperazione.Tutti hanno interesse a cogliere queste opportunità per tracciare un percorso d’azione concreto al fine di attuare gli obiettivi di sviluppo del Millennio ,relativamente all’accesso all’acqua pulita, lavorando insieme, per preparare un futuro che garantisca risorse idriche sicure e sostenibili per tutti.

Kofi Annan Segretario Generale dell’ ONU 

L’obiettivo di questo seminario è quello di chiamare in causa i pubblici poteri, ma anche di affinare il senso civico dei giovani e degli adulti , per sottolineare che il cittadino democratico ha responsabilità verso la collettività che vengono chiamate in causa quando, con il proprio operato, prende parte a decisioni che in qualche modo coinvolgono l’Ambiente.

Alberto Pascucci Presidente del Consiglio Provinciale di Roma 

Appare di grande importanza l’impegno a promuovere,, a medio-lungo termine, un profilo culturale più alto nel nostro territorio; per questo la Provincia di Roma è particolarmente interessata al rapporto con le scuole ed ha inteso celebrare con gli operatori della scuola e i giovani, futuri cittadini, la giornata del 10 dicembre2002, anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, dedicandola al tema dell’acqua, come diritto della persona ed interesse della comunità umana e sociale.

Massimo Sessa Vicepresidente -Assessore all’Ambiente Provincia di Roma 

Segreteria

E.I.P Italia –Via A Bellani 3 00153 Roma

Tel 06/58332203-Fax 06/5800561

3381914613

e-mail sirena_eip@iol.it

sito http://web.quipo.it/scuolastrumentodipace

Segreteria

Assessore all’Ambiente Provincia di Roma

Antonietta Cicinelli

Assunta Pette

Tel 06/67662448-06/67662473

Fax 06/6784633

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Presentato il 10 dicembre 2002  in anteprima al Palazzo Valentini

Il 2003: Anno mondiale dell’acqua

 Organizzato dall’EIP-Scuola Strumento di Pace il seminario di studio:

l’acqua : diritto della persona,  bene comune dell’umanita’

per costruire cittadinanza democratica e coesione sociale, con il patrocinio del

 Centro d’Informazione dell’Onu per l’Italia

L’ONU ha dichiarato il 2003: Anno internazionale dell’acqua. Ecole Instrument de Paix, con la Sezione italiana Scuola Strumento di Pace, un’ONG guidata dalla Preside Anna Paola Tantucci, da sempre attenta ai valori della pace, della tolleranza e dei Diritti Umani non si è fatta trovare impreparata.  Anzi, ha preceduto tutti organizzando, il 10 dicembre scorso, nel 54° Anniversario Dichiarazione Universale Diritti Umani, a Palazzo Valentini, con il patrocinio della Provincia di Roma,  un convegno sull’acqua, bene comune di tutta l’umanità.

Il problema dell’ acqua partendo dall’analisi delle risorse e delle compatibilità tra i diversi ambiti, naturale, culturale, storico, economico, porta a sviluppare occasioni di confronto, di partecipazione democratica e di iniziative mirate alla coesione sociale ed alla acquisizione di un ruolo attivo della popolazione nella progettazione e gestione del proprio territorio.

L’asse portante del seminario è stato costituito dalla prospettiva di attivare iniziative di partecipazione e di proposta per una sostenibilità naturale, culturale e sociale del territorio.

Il tema del recupero della propria identità culturale, pur nelle difficoltà ed incertezze che si incontrano, assume un significato che va oltre i confini del gruppo e della comunità locale, nazionale, internazionale.

 

Ha aperto i lavori l’On Alberto Pascucci Presidente del Consiglio Provinciale di Roma che ha sostituito

Silvano Moffa Presidente Provincia di Roma che era assente per impegni sopravvenuti. L’obiettivo di questo seminario – ha detto - è quello di chiamare in causa i pubblici poteri, ma anche di affinare il senso civico dei giovani e degli adulti , per sottolineare che il cittadino democratico ha responsabilità verso la collettività che vengono chiamate in causa quando, con il proprio operato, prende parte a decisioni che in qualche modo coinvolgono l’Ambiente.

E’ quindi intervenuto l’Ing. Massimo Sessa Vicepresidente - Assessore all'Ambiente Provincia di Roma che ha ribadito: “Appare di grande importanza l’impegno a promuovere,, a medio-lungo termine, un profilo culturale più alto nel nostro territorio; per questo la Provincia di Roma è particolarmente interessata al rapporto con le scuole ed ha inteso celebrare con gli operatori della scuola e i giovani, futuri cittadini, la giornata del 10 dicembre 2002, anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, dedicandola al tema dell’acqua, come diritto della persona ed interesse della comunità umana e sociale.

Quindi ci sono stati gli interventi di:Katia Miranda Saleme del  Centro d’Informazione delle Nazioni Unite Italia che nel suo discorso ha riportato una frase del discorso di Kofi Annan Segretario Generale dell’ ONU : I problemi mondiali legati all’acqua possono essere un "catalizzatore per la cooperazione.Tutti hanno interesse a cogliere queste opportunità per tracciare un percorso d’azione concreto al fine di attuare gli obiettivi di sviluppo del Millennio, relativamente all’accesso all’acqua pulita, lavorando insieme, per preparare un futuro che garantisca risorse idriche sicure e sostenibili  per tutti”.

Quindi ha preso la parola la Preside Prof. Anna Paola Tantucci, Presidente di Ecole Instrument de Paix per l'Italia-Scuola Strumento di Pace che ha messo in rapporto: "Acqua e cultura: risorse naturali e culturali per l'educazione alla cittadinanza e alla coesione sociale". L’intervento della Preside Tantucci  si è dipanato a largo raggio. Traspariva dalle sue parole tutto il lavoro a monte che ha preceduto il convegno. Una donna eccezionale la Tantucci, degna figlia del celebre latinista.

Ha preso la parola poi il Prof. Gianfranco Tarsitani dell’Università La Sapienza Roma su "La salubrità dell'acqua come fattore di sviluppo e coesione sociale". Non poteva mancare  il Prof. Franco Salvatori  dell’Università di Roma Tor Vergata e Presidente della Società Geografica Italiana che, pur dichiarandosi non competente, ha però fornito i dati maggiori sul problema acqua del nostro pianeta nella sua relazione:   “L’uomo e l’acqua tra conflitto e coesione”. E’ stata poi la volta del Prof. Aldo Riggio dell’Università di Roma Tor Vergata  che ha parlato di "Risorse idriche e pianificazione del territorio". Fuori da ogni schema cattedratico, ma molto simpaticamente informale l’intervento del Dr. Domenico Signoretti dell’Assessorato all'Ambiente della Provincia di Roma che ha trattato il tema: "L'acqua come valore ambientale".

Molto apprezzato il discorso della ragazza Valentina Cinti  formatrice per il progetto Educazione ai diritti umani del Consiglio d’Europa  su: “Il Manifesto UNESCO dei giovani per il XXI° secolo”. Lei stessa ha partecipato alla stesura del manifesto per il settore educazione.

Ha concluso Pino Colizzi attore,  con la lettura di alcuni brani dal titolo:“percorsi d’acqua e di pace”. Una lettura che valeva più di una recitazione.Ha commosso tutti specialmente nel Cantico delle creature di Francesco d’Assisi: Laudato sie mi Signore “ per sor’acqua la quale è molto utile et humele et preziosa et casta”. Una voce spettacolare unita ad un animo sensibile e gentile. (Pino Coalizzi ha “prestato” la voce a Gesù di Nazareth di Zeffirelli). Era a disposizione in cartella per ciascun partecipante il prezioso volumetto: “Acqua è cultura, percorsi d’acqua e di pace” contenente – tra l’altro – la Dichiarazione dei diritti della terra. Tra i presenti molte persone di cui non si sa il nome e di cui non si sente mai parlare ma sono quelle anime belle che spendono la loro esistenza a disseminare nella scuola e tra la gente i semi della pace. Dio conservi a lungo queste persone.

 

Chi vuole approfondire l’argomento o chiedere materiale di studio sull’anno internazionale dell’acqua potrà rivolgersi a: Segreteria E.I.P Italia –Via A Bellani 3 -00153 Roma.Tel. 06/58332203-Fax 06/5800561- 3381914613e-mail sirena_eip@iol.it sito http://web.quipo.it/scuolastrumentodipace

 

Il discorso della Preside Prof. Anna Paola Tantucci

Presidente EIP-Italia al Convegno del 10 dicembre 2002

Sala Consiliare - Provincia di Roma

Lancio Anno Mondiale dell'acqua ONU

Acqua è cultura:

percorsi di pace per costruire

cittadinanza democratica e coesione sociale.

 

I recenti avvenimenti mondiali hanno rimesso ancora una volta in discussione i principi della convivenza civile e della pace mondiale.

Il Progetto triennale del Consiglio d’Europa sul tema dell’educazione alla cittadinanza democratica, la cui Conferenza finale si è tenuta a Strasburgo dal 14 al 16 settembre 2000, ha sviluppato numerose attività per promuovere, nell’ambito dell’educazione formale e dell’educazione permanente, la coesione sociale attraverso buone pratiche di partenariato tra diversi soggetti sociali. Infatti, tra i compiti più critici ed impegnativi che la scuola è chiamata ad affrontare in questo inizio di secolo, nella sua funzione di filtro e legame tra esperienze complesse ed eterogenee, senza dubbio primaria è la formazione dei giovani ad una nuova forma di cittadinanza, che nei documenti del Consiglio d’Europa viene definita “citoyenneté plurielle”.

L’identità culturale e la nuova dimensione di cittadinanza sono infatti strettamente intrecciate non solo nell’apprendimento scolastico, ma anche in ambito sociale, nell’educazione per tutta la vita e richiedono il concorso non solo dell’istituzione scolastica, ma anche di tutte le agenzie educative della società civile.

Questa identità complessa, a cui i giovani devono essere preparati, per crescere come cittadini consapevoli dei propri diritti e delle responsabilità conseguenti, fin dalla scuola dell’infanzia, richiede un forte impegno nel rinnovamento non solo dei valori, dei saperi e delle competenze, ma dello stile educativo nel suo complesso.

   L'acqua è simbolo eterno della vita, luogo della indispensabile riconciliazione tra l'uomo e la natura, materia primigenia, forza di evoluzione, dominio della ricerca scientifica, della sperimentazione dell'ingegno umano e dell'ispirazione artistica, condizione per ogni insediamento umano. Eppure oggi è soprattutto merce.

Nel mondo "sviluppato" le forme dell'acqua libera sono state sostituite dai meccanismi economici, sociali e urbani dell'acqua intubata. Nel mondo delle povertà, le forme dell'acqua libera vanno drammaticamente spegnendosi.

L'acqua, fonte di vita, bene indispensabile ad ogni essere vivente, è sempre più carente e di scarsa qualità. Oltre alla siccità quantitativa si affaccia una "siccità qualitativa", che può diventare oggetto di gravi conflitti, fra diversi utenti a livello locale, fra diverse nazioni a livello internazionale, quando il comune pacifico uso di una risorsa transfrontaliera diventa impossibile. L'evoluzione di tali conflitti, anche nei casi più attuali, dipende essenzialmente da fattori culturali, dalle diverse percezioni del valore dell'acqua nei vari contesti etnici e sociali. Lavorare perché questi conflitti si risolvano, non è perciò un compito puramente tecnico; anzi, appare sempre più necessaria una autentica battaglia di idee per una nuova civiltà dell'acqua.

Più di 1,4 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile.

Siccome l’acqua è, con l’aria, la principale fonte di vita insostituibile, ciò significa che il diritto alla vita per centinaia di milioni di esseri umani è oggi negato .

Le soluzioni esistono. Sono di ordine sociale, tecnico e finanziario ma, prima ancora sono politiche. Affinché questo dramma finisca è necessario trasformare le parole in impegni e azioni.

In un quadro di sviluppo sostenibile è necessario che siano adottate delle misure precise per indirizzare la politica di gestione planetaria dell’acqua potabile, che è un bene indispensabile alla vita e sempre più prezioso.

“Noi speriamo”, spiega il Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, “che un’Assemblea Mondiale dei Saggi per l’Acqua sia organizzata in occasione del 3° Forum Mondiale sull’Acqua, nel marzo 2003, e che a questa sia affidata il mandato di elaborare le grandi linee della futura convenzione quadro. La mancanza di acqua potabile continuerà a fare vittime e i conflitti attuali rischiano di degenerare in guerre”.

“L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro. L’acqua è democrazia” ha dichiarato  Nelson Mandela al vertice di Johannesburg

Intanto gli esperti e scienziati,  arrivati a Johannesburg, hanno spiegato  che il prezzo per aver alterato il ciclo dell’acqua si rivela di anno in anno più pesante. Le siccità crescente mette a rischio la metà della popolazione mondiale che vive in aree in cui si riesce a mangiare solo se le piogge sono favorevoli. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale dell’inizio dell’anno la vita di 17 milioni di persone in 80 paesi è stata sconvolta dalle inondazioni. Tremila persone sono rimaste uccise, l’area devastata ha raggiunto una superficie pari a quella degli Stati Uniti.

E’ un quadro allarmante quello tracciato da Kofi Annan: oggi, un essere umano su sei, 1,1 miliardi di persone, non ha accesso all’acqua potabile e nel 2025 due terzi della popolazione mondiale vivrà in paesi a rischio di carenze di acqua..

“Fin troppo spesso l’acqua è trattata come un bene gratuito, illimitato” ha detto Annan sottolineando il rischio che “l’agguerrita competizione fra nazioni sulle risorse idriche” e “le problematiche connesse alla disponibilità di acqua possano contenere i semi di violenti conflitti”. La prima regola è “fermare gli sprechi”, concetto ribadito anche dalla Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa (Unece) che deplora lo spreco e l’inquinamento di acqua potabile nella regione. L’Unece stima per esempio che in una città come Mosca fino al 60% dell’acqua potabile è persa nel corso della distribuzione prima di raggiungere il consumatore a causa della vetustà delle infrastrutture. A Berlino, la percentuale è del 5%. Secondo la Green Cross International, network ambientalista fondato e presieduto da Michail Gorbaciov, le soluzioni per salvare la vita al miliardo e mezzo di persone che non hanno accesso all’acqua potabile, esistono “E’ tempo che nella gestione dell’acqua si passi alla pianificazione dell’offerta a quelle della domanda: bisogna ridurre i consumi, gli sprechi e i prelievi illegali da pozzi privati, e arrivare a pensare l’acqua come un bene comune e limitato. Occorre diffondere la consapevolezza che le risorse ambientali sono scarse ed irregolari, e che è opportuno avere comportamenti che non solo permettano un loro uso razionale ma anche la loro conservazione per le generazioni future”.

Inoltre, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2003 “Anno Internazionale dell’Acqua”. La giornata del 10 dicembre 2002 è stata dedicata dalla Provincia di Roma e dall’Assessorato all’Ambiente insieme all’ONG Ecole Instrument de Paix per l’Italia e al Centro d’Informazione delle Nazioni Unite per l’Italia  ad un Seminario di studio rivolto a studenti e docenti delle scuole di Roma e Provincia per una riflessione, condotta da esperti alto profilo scientifico, giuridico e pedagogico ed una messa a punto di linee –guida per l’approfondimento nella progettazione didattica pluridisciplinare di questo tema dalla valenza polisemica, naturale , culturale e sociale.

 E’ stata inoltre predisposta una pubblicazione dal titolo” Acqua è cultura: percorsi d’acqua e di pace” ricca di documenti per il “ lancio dell’anno mondiale dell’acqua 2003” e di suggestioni per studenti e docenti di buona volontà, interessati ad approfondire il tema dell’acqua e il suo rapporto con l’esercizio della cittadinanza democratica e della coesione sociale.

 

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