Satura....
già al primo anno
Via di
Canneto il Curto, poco dopo l'incrocio con il fratello "Lungo",
si allarga leggermente dando luogo ad uno spiazzo che prende il nome di
Piazza Stella. Questa minuscola piazza era ben nota a Dino Campana il
quale intorno al 1913, in occasione delle sue visite a Genova, andava a
lavorare in una tipografia che aveva sede proprio lì.
Al civico numero 5 corrisponde un palazzone
rinascimentale che nasceva come convento e in seguito divenne un asilo,
poi un deposito di merci ed infine una palestra (Palestra Valle) dove
era solito allenarsi Primo Carnera.
Attualmente questi muri ospitano una neonata ed
originale associazione culturale, denominata «Satura» che opera sotto
l'egida del «volontariato della cultura».
Il termine neonata tuttavia è impreciso dal
momento che l'associazione ha compiuto un anno il 19 febbraio 1995.
I promotori di questa iniziativa sono sei
amici, alcuni dei quali artisti, altri imprenditori, altri musicisti,
tutti animati dal desiderio di fare cultura. Da tempo accarezzavano
l'idea di creare uno spazio per realizzare le loro lodevoli intenzioni,
che evidentemente nascevano sotto buona stella visto che si presentò
l'occasione, colta al volo, della disponibilità dei locali di Piazza
Stella.
La localizzazione della sede nel centro storico
genovese non è casuale, ma nasce dalla convinzione che il recupero
culturale della città si possa ottenere anche attraverso iniziative
culturali modeste, ma che collaborino a fornire nuovi percorsi all'arte.
In un anno di attività l'associazione ha promosso
42 eventi culturali - di questi 22 sono stati incontri musicali con
concerti di musica Jazz, classica e lirica, 9 mostre di pittori o
grafici contemporanei, 9 eventi letterari con tavole rotonde o
conferenze, e 2 spettacoli teatrali - con un'affluenza di circa 5.200
persone.
La Regione Liguria guarda con interesse alle associazioni
culturali che svolgono la loro attività sul territorio ligure con intelligenza, capacità
organizzative e spirito
critico.
Mi sembra che "Satura" abbia saputo in questi
anni coniugare questi elementi con un approccio originale,
dimostrato anche dall' interessante
esperienza di "Volontariato Culturale", nell'intento di dare un fattivo
contributo all'opera di valorizzazione del Centro antico della città di
Genova. |
Tra le
manifestazioni di maggiore successo si possono ricordare l'esibizione
dell'Atelier di Lea Ansaldo con il recital «Donne donne eterni dei»;
lo spettacolo di cabaret de "4 soggetti smarriti"; il concerto
del gruppo Ars Antiqua, già noto per la sua collaborazione con Ivano
Fossati; un incontro tra poesia, teatro e musica barocca realizzato con
gli interventi dell'Ensemble Nouvelle Arkadie ed il Teatro delle Nuvole;
«Poesie e canzoni d'inizio secolo » con Nicola Alcozer (voce
recitante), Alfredo Viaggi (tenore), Roberta Paraninfo (pianoforte).
Abito elegante, sicuro di sé, affabile,
sorriso cordiale e malizioso, così si presenta Mario Napoli, il
presidente di questa associazione,che con estrema disponibilità ha
accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
- Da dove nasce il nome «Satura»?
« Satura è il titolo di una raccolta di poesie di
Eugenio Montale, il quale a sua volta riprende il nome da alcuni circoli
culturali attivi nell'antica Roma, all'interno dei quali succedeva... un
po' di tutto. Il nome quindi vuole essere un omaggio al grande poeta
genovese, ma è dovuto anche al desiderio di ricreare uno spazio dove
possano accadere contemporaneamente o in alternativa più avvenimenti».
- Cha cosa significa
volontariato della cultura?
« Questa vuole essere un po' una provocazione al fatto che
oggi ci si occupa poco della cultura perché non produce denaro;
pertanto proponiamo un volontariato della cultura dove gli artisti,
musicisti, pittori, gente di spettacolo possano dare il loro contributo
senza avere nulla in cambio se non il piacere di potersi esibire ad un
pubblico sensibile, attento e culturalmente preparato. Le nostre finanze
si reggono solamente sulle quote associative, quindi sul volontariato
dei nostri soci».
- Quali sono gli scopi dell'associazione?
« Innanzi tutto si vogliono aiutare i nuovi artisti ad
emergere dando loro la possibilità di esporsi, ed anche mettendo a loro
disposizione le sale per le prove. Per esempio, siamo provvisti di un
bel pianoforte a coda che magari non tutti i musicisti possiedono».
- Ma se uno vuole collaborare con Satura, come deve comportarsi?
« Abbiamo un gran bisogno di persone che vogliano
inserirsi, anche perché il successo di "Satura" poggia
proprio sulla capacità di gestire gli eventi in rapida successione,
quindi il nostro calendario è ricco e vuole essere sempre più fitto di
proposte: pertanto auspichiamo che si presentino "persone"
nuove, cose nuove, collaborazioni nuove».
-
Il prossimo anno ricorrono i cento anni dalla nascila di Eugenio
Montale, avete già in mente qualche manifestazione?
« Sì, stiamo
lavorando, stiamo costituendo un comitato che si occuperà di questa
scadenza. Già la primavera scorsa avevamo rivolto un omaggio a Montale,
con una lettura in chiave moderna di alcune sue poesie interpretate
vocalmente da Carola Stagnaro e musicalmente da Piero Scarrone. Speriamo
inoltre di poter dare un contributo alle amministrazioni cittadine che
organizzeranno anche in collaborazione con centri privati come il
nostro, delle manifestazioni pubbliche».
- In che direzione l'associazione intende proiettarsi?
« Uscire fuori dall'ambito regionale per potersi
consorziare con altri centri di volontariato; parzialmente vi siamo già
riusciti, visto che abbiamo avuto la partecipazione anche di artisti
provenienti da Torino, Novara, Venezia e Milano, ma le nostre frontiere
vogliono aprirsi ancora di più».
- E Genova, il centro storico, come ha reagito?
« Possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti.
Abbiamo portato molti concittadini a frequentare le nostre sale,
concittadini per i quali il nostro indìrizzo, Piazza Stella 5/1, era
del tutto sconosciuto. Ogni giovedì, venerdì e sabato siamo aperti
dalle 17.30 alle 19.00, oltre alle volte in cui c'è qualche spettacolo
in ore serali. Gli abitanti del centro storico vedono con piacere volti
nuovi, persone che cercano la piccola piazza Stella, che percorrono i
vicoli con sicurezza, persone che verranno presto ad aumentare, lo
speriamo, il numero dei nostri soci che conta finora 130 iscritti.
Persone che forniscono la migliore testimonianza del fatto nuovo che è
questo: il centro storico di Genova non deve più fare paura: non ci
sono spacciatori di droga, ma dispensatori di piacevoli evasioni culturali.
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