ECOMIND – Editoria e
formazione
CORSO INTENSIVO
“Decondizionamento dagli attacchi di panico”
trainer dott. Pietro Spagnulo
Destinato a chi è interessato ai trattamenti efficaci del disturbo d’ansia e
a chi ne soffre.
Programma del corso
– One day programme – Ore 9,30-18,30
1. Che cosa sono gli attacchi di panico
sintomi
il meccanismo attacco fuga
i circoli viziosi
pensieri e convinzioni negative
l’evitamento
2.
Spezzare i circoli viziosi
rilassamento e respirazione
ristrutturare i pensieri e le convinzioni
cambiare il proprio stato mentale
affrontare le situazioni temute
3. Creare
circoli virtuosi
la vita senza attacchi di panico
identificare i propri obiettivi
i rapporti con gli altri
riorganizzare le proprie risorse
Costo 100 Euro + IVA
sabato
17 maggio 2003
presso Satura
Associazione Culturale
Piazza Stella 5/1 , 16123 Genova
Informazioni
e prenotazioni:
Segreteria scientifica 335-7117785
Segreteria organizzativa 010. 246.82.84 / Fax. 010. 604.66.52
www.ecomind.it - Il portale italiano di salute e crescita personale
info@ecomind.it
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“Cosa
sono gli attacchi di panico e come si curano (di Pietro Spagnulo)
Gli
attacchi di panico sono l’effetto sgradito di un normale meccanismo
fisiologico chiamato attacco-fuga.
Come tutti gli animali, l’uomo è geneticamente predisposto a reagire al
pericolo. Probabilmente non saremmo neanche qui a leggere queste pagine se i
nostri avi non avessero avuto la capacità di identificare e neutralizzare un
pericolo e mettersi rapidamente al riparo. La natura ha curato particolarmente
questo istinto dotandoci di un meccanismo di rapidissima attivazione di tutte le
funzioni neurovegetative necessarie per una efficace fuga o un efficace attacco:
accelerazione del battito cardiaco, aumento del ritmo del respiro, trasferimento
del sangue ai muscoli che diventano tesi e scattanti, aumento dell'attenzione e
della vigilanza. In pochi istanti il nostro corpo è pertanto pronto ad attaccare
o a fuggire.
Questo meccanismo è molto efficace quando dobbiamo affrontare un vero
pericolo esterno che minaccia la nostra sopravvivenza. Tuttavia, quando
siamo di fronte ad un pericolo più evoluto, cioè che riguarda la nostra
posizione sociale, la nostra immagine, i nostri rapporti, o altre situazioni
tipicamente umane, il meccanismo attacco-fuga è ovviamente inadeguato.
Purtroppo, in molte situazioni di questo genere, il meccanismo attacco-fuga si
attiva ugualmente, come se ci trovassimo di fronte ad un pericolo fisico, e
dunque proviamo una emozione sgradevole che chiamiamo ansia e che a volte
diventa un vero e proprio attacco di panico.
Gli attacchi di panico sono infatti generati da un circolo vizioso
di ansia che determina ansia: se una certa situazione provoca ansia, e quindi,
come abbiamo visto, dei sintomi fisici, è possibile che la percezione di questi
sintomi determini a sua volta la paura di avere un grave malore, un attacco di
cuore, di svenire, di impazzire, di perdere il controllo o di fare una brutta
figura davanti agli altri. La paura di subire queste conseguenze non fa altro
che aumentare l'ansia. Ma se aumenta l'ansia aumentano anche i sintomi e così
le paure. In pochi istanti si può pertanto arrivare ad uno stato di ansia
altissimo, noto come attacco di panico.
Gli attacchi di panico possono insorgere inaspettatamente oppure in alcune
circostanze specifiche: in una piazza, in mezzo alla folla, al supermercato, in
un'ascensore, sotto una galleria, in treno, quando si parla in pubblico, nel
traffico, ecc. ecc. Quando si cominciano a temere queste circostanze si
determina una condizione chiamata fobia.Le fobie più note sono l'agorafobia
(paura degli spazi aperti, come le strade, le piazze, l'autostrada, la guida in
automobile), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi, come
l'ascensore, il traffico, la folla), la fobia sociale (paura di esporsi
in pubblico, come parlare in pubblico, confrontarsi, fare esami).
La conseguenza della fobia si chiama evitamento. L’evitamento, ossia la
tendenza ad evitare le situazioni temute, aiuta però solo apparentemente a
risolvere il problema. Ben presto, la frustrazione che deriva dalla limitazione
via via sempre crescente della propria vita produce un danno maggiore degli
attacchi di panico e predispone ulteriormente all’ansia e alla depressione.
La terapia degli attacchi di panico oggi considerata più efficace dalla comunità
scientifica internazionale è la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Praticata individualmente o in gruppo, essa riesce - spesso in pochissimo tempo
– a spezzare il circolo vizioso degli attacchi di panico attraverso
l’apprendimento di semplici tecniche che consentono di:
1. riprendere il controllo delle funzioni corporee (tensione muscolare,
respirazione) con immediata riduzione dei sintomi;
2. ristrutturare alcuni pensieri irrealistici e convinzioni negative che
alimentano il circuito dell’ansia;
3. organizzare un “piano di riesposizione” alle situazioni temute”.
[Estratto
dal sito www.ecomind.it
- Il portale italiano di salute e crescita personale]
Note sul trainer
Pietro Spagnulo,
medico, psichiatra e psicoterapeuta, da diversi anni si occupa di disturbi di
ansia dal punto di vista clinico, psicoterapeutico
e della ricerca, con particolare riferimento allo sviluppo di tecniche e
strumenti intensivi per pazienti resistenti. Trainer di numerosi corsi per
operatori nel campo dei trattamenti integrati e della psicoeducazione, ha curato
la versione italiana del Trattamento Integrato per la Salute Mentale di
Ian Falloon, testo di riferimento in Europa per i trattamenti psichiatrici
basati sull’evidenza scientifica, collaborando alla realizzazione di programmi
di ricerca nazionali che ne implicassero l’utilizzazione. Autore di numerosi
articoli apparsi su riviste scientifiche, ha pubblicato i libri P. Spagnulo, Il
paziente con Disturbo Somatoforme (Ed. Momento Medico, 1995) e P. Spagnulo
– M. Falcone, Ansia e attacchi di panico (Ed. Ecomind, 2002).
Con preghiera di pubblicazione e/o
divulgazione.
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