Sabato 1
marzo ore 17.00
Inaugurazione
"
DEFLAGRAZIONI "
mostra personale di Luigi
Maria Rigon
a cura di Miriam
Cristaldi
Aperta fino al 19
marzo 2003
dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00
chiuso lunedì e festivo
La preziosa e complessa pittura di Luigi Maria Rigon (Genova
1932) non cessa di muoversi nell’ambito della ricerca per giungere sempre a
nuove soluzioni stilistiche con cui possono materializzarsi elaboratissime
immagini strutturate nello spazio.
Uno spazio – in questo caso – vuoto, apneumatico, capace
di risucchiare il corpo della pittura e trasformarlo in briciole per
scomparire (in parte) nel fantomatico buco nero dell’etere.
Una specie di deflagrazione, di disintegrazione atomica, che
parcellizza l’intero per valorizzare la dimensione del frammento.
Ma qui lo sfaldarsi dell’immagine (nature morte, figura
umana, oggettualità varie) avviene attraverso un processo logico-matematico: un
filtro geometrico - valorizzato in moduli – struttura l’intero corpo
oggettuale scindendolo in migliaia di libere sfaccettature geometriche, quali
ipotetiche scaglie epiteliali componenti il prezioso tessuto pittorico. E
come cellette (irregolari) d’un alveare, i vari frammenti si dispongono
attorno ad un centro immaginario per essere aspirati da vorticosi ritmi, come schegge
oggettuali impazzite che ritrovano il bandolo.
Schegge molto simili a superbi frattali, in matematica
curiose e affascinanti figure geometriche irregolari, frammentate, generate da
reiterate suddivisioni, di cui ogni particella richiama l’intero.
Dopo il caos dell’esplosione (o meglio implosione)
pare individuarsi un possibile, catartico, ordine; si organizzano infatti, alla
percezione visiva, nuovi equilibri, nuovi punti di collisione, nuovi equilibri,
nuovi punti di collisione, nuovi intendimenti ed affinità tra frammenti
superstiti.
Con preghiera di pubblicazione e/o
divulgazione.
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