Le Attività - 2003 - Comunicato Stampa 








Sabato 8 febbraio 2003 ore 17.00
 
inaugurazione


"GUARDANDO LA NATURA E LE COSE"
mostra personale di Matilde Porcile Pezzoni

a cura di Germano Beringheli






Protratta in anni di lavoro la pittura di Matilde Porcile Pezzoni ha mostrato, più volte, i passi che muoveva, con riferimenti trepidi ed emozionati, verso il paesaggio.
Lo stesso esplicito dire e ridire, sottolineato da un dipingere che non ha disdegnato la cultura e l’intima ragione spirituale delle cose visivamente accolte, è palese, ora e qui, negli sviluppi di una passione vissuta in modo appartato eppure in grado di perseguire a fondo le proprie convinzioni.
Che sono quelle maturate in continuità, soprattutto dalla scuola ligure e in una conoscenza più ampia delle differenti maniere con cui alcuni artisti hanno scosso i convenzionalismi fissati dai luoghi comuni.
Per cui se la Porcile Pezzoni si rapporta ai sensibilissimi chimismi estetici d’àntan, di Orlando Grosso o di Rodocanachi, o a quelli contemporanei, per esempio agli apporti che vanno da Vittorio Ugolini a Raimondo Sirotti, egualmente il suo dipingere avverte, consciamente o inconsciamente, le idee e i linguaggi per esprimerle germogliati alla scuola romana, da Scipione a Carlo Quaglia.Si aggiunga, per una migliore comprensione della sua pittura, che la Porcile Pezzoni ha interesse per la  molteplicità delle esperienze, figurative e no, espresse dalle problematiche nazionali e internazionali dell’arte a lei contemporanea.
Infine, sottolineando le costanti naturalistiche della pittrice, vorrei segnalare, a chi vorrà guardare le sue opere con dovuta attenzione, il rigore tonale con cui è accolto il veduto secondo le emozioni e le sensazioni; sia esso causato, per esempio, dall’improvviso incontro con un gruppo di bottiglie o con un mazzo di fiori, oppure dalla infinita varietà dei più intensi momenti d’osservazione.
Da qui, allora, dallo scegliere il tono e non il timbro come fatto sensorio dell’intensità cromatica, ecco, soggettivo e originario, il colloquio con le sottili immagini di natura in un lievitere di luci allusive a una sorta di impressionismo dell’occhio, sfaccettato in molteplici piani e direzioni e analogo alla inclinazione del modo di sentire.
Prendendo a “motivo” della propria espressione “Case di Liguria” o altri paesaggi, indeterminati eppure egualmente accolti, la Porcile Pezzoni dà al colore una leggerezza filtrata nelle nervature intime.
Pertanto i luoghi e le esperienze del naturale risultano, nei suoi quadri, motivo di una rappresentazione che non descrive ma evoca, che consiste, perciò, nella ricerca complessa del dato pittorico laddove il vero è filtrato dalle sottili coincidenze fra vita e sentimento.

Con preghiera di pubblicazione e/o divulgazione.

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