COSTUMII costumi albanesi sono
particolarmente sontuosi, quelli femminili sono ricchi di ornamenti con
decorazioni in oro. I colori sono sgargianti e variegati. Le gonne sono
lunghe e larghe, l’abito è stretto alla vita che di solito è guarnito
da una fascia colorata. |
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Costume dell'Albania del nord
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Costume dell'Albania del sud
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Costume dell'Albania del sud
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Costumi dell'Albania del centro
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La musica popolare albanese ha mantenute
intatte le sue caratteristiche e le sue forme fino alla fine dell’800.
Essa è accompagnata da canti e strumenti a corda e a fiato come la
lauta (strumento a quattro corde doppie, suonato con il plettro) e il
bakllamaja (liuto a tre corde) il flauto culedjaria (lo strumento più
antico di tutta l’Albania). I canti più antichi parlano di eroi e d’amore. La
versione più antica del canto epico è il Poema degli eroi (Rapsodi
Kreshnike) dove un cantante ha il ruolo del narra storie e viene
accompagnato da strumenti a corda. Belli anche alcuni canti storici che esaltano eroi
mitologici, guerrieri medioevali che combattono contro l’invasore
turco. Questa tradizione storico musicale si è protratta fino a tempi
più moderni in cui gli eroi sono quelli della seconda guerra mondiale. La musica popolare è ricca anche di antiche canzoni
d’amore Che
Dio mi faccia diventar Të
më bëjë zoti mua, Traduzione
italiana Che
Dio mi faccia diventar Vi è in Albania una ricchissima tradizione
polifonica a due, tre, quattro voci senza accompagnamento strumentale. La musica così detta colta ha inizio nel
primo dopoguerra ed è dovuta ad un progetto dello stato comunista
che ha creato per questo scopo le strutture adatte. Preng Joakova
ne è il maggiore rappresentante. I giovani albanesi tuttavia amano la musica leggera
del loro tempo, vi è una grande fioritura di cantanti, gruppi musicali
di notevole fama internazionale che si esibiscono anche all’estero.
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La
cucina albanese è semplice ma saporita da una grande quantità di
aromi. Alcuni piatti sono molto rinnomati, tra questi: il dromesat
(una pasta fatta con grumi di farina che vengono cucinati nei
sughi), le shtridhelat (tagliatelle cucinate con ceci e
fagioli) e la Byreh, una focaccia a base di farina, strutto e acqua. La carne di vitello è molto usata ma si
mangiano anche carni di capretto e agnello: il perzie di mishesh
arbesh è un misto di carne di capretto, agnello e pancetta di
maiale), il kagiq me patana è capretto con patate, il
macakorda è la
coratella di capretto. La trippa è cucinata con erbe aromatiche e salse
gustose. In Albania molto gustose sono le frittate con verdure
come la veze petul di cicoria, frittata con cardi selvatici,
scarola e capperi; la minzetra uligne me bath
(frittata con fave secche ed olive). Fra i formaggi più popolari vi è il djathe
(pecorino),il filicat (giuncata), gjize (ricotta) e
fra i salumi: le saucice (salsiccie), ndule
(salsicciotto), e supersate (soppressata). Nelle ricorrenze si fa un grande uso di dolci,
squisito è il kanarikuj (a forma di bignè bagnati nel miele),
o il kasolle me gjize (un involtino ripieno di ricotta), il kulaç
(una deliziosa ciambella), le petulla (delicate frittelle), e
la nucia che ha la forma di un fantoccio con un uovo che
raffigura il viso e i mustaculli (i
mostaccioli). Ecco alcune ricette: Trippa con la frittataIngredienti per 8 persone: kg 1 di trippa,
8 uova, 2 dadi di carne, 2 cipolle, 1 spicchio d’aglio, odori a
volontà, peperoncino. Pulire bene la trippa e farla bollire a lungo con
tutti gli odori. Tagliare la trippa in piccole listarelle e farla
insaporire in un tegame a fuoco lento con cipolla, basilico, aglio,
prezzemolo, salvia e rosmarino tagliati finissimi. Salare con uno (o più)
dadi di carne. Spolverare con un po’ di peperoncino. Preparare una grossa frittata a cui si aggiungono
erbe e formaggio grattugiato (il gusto del formaggio è una scelta
personale). Tagliare la frittata in tante listarelle e aggiungerla alla
trippa. Farla amalgamare sul fuoco con la trippa per alcuni minuti. Servire ben calda. TAVE
KOSI (Yogurt in terracotta) Ingredienti per 8 persone: 1 kg carne d’agnello, 600-700 yogurt di pecora, 150 g burro, 100 g farina tipo 00, 4-5 uova, sale. Tagliare la carne in pezzetti non troppo
piccoli e metterla a bollire in un recipiente con dell’acqua salata.
Nel frattempo preparare la salsa: mettere in un tegame 100g di burro e
scioglierlo, aggiungere la farina, sempre mescolando. Appena la farina
si scalda aggiungere il brodo della carne e continuare a mescolare fino
a farle prendere il bollore. Togliere la pentola dal fuoco e lasciarla
raffreddare. Aggiunger lo yogurt, le uova precedentemente sbattute, un
po’ di sale e mescolare sino ad ottenere un composto omogeneo. Mettere la carne in una terrina di terracotta e
versarvi sopra la salsa. Fare cuocere in forno per 15-20 minuti a
temperatura 220°C. REVANI
(dolce) Ingredienti per 6-8 persone: 300 g. di burro, 250 g. di farina (si può anche usare la fecola di patate), 300 g. zucchero in polvere, 8 uova, 1 bustina di lievito vanigliato, la buccia grattata di un limone, 6 noci. Lavorare
in un recipiente il burro con lo zucchero per 10-15 minuti. Aggiungere i
tuorli d’uova, uno alla volta, poi aggiungere il lievito vanigliato e
la buccia grattata di un limone. Sbattere
in un altro recipiente gli albumi, finché la schiuma diventa ben ferma.
Aggiungere gli albumi ben fermi agli altri ingredienti, la farina e le
noci. Prendere una tortiera unta di burro e spolverata con la farina,
versare il composto e metterlo nel forno per circa 40 minuti. Appena
pronto gli cospargerlo con zucchero in polvere. Ornare
con panna e guarnire con frutta candita se si desidera.
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L'istruzione
pubblica è gratuita; tuttavia, la spesa finanziaria stabilita per
l’istruzione non è mai adeguata e il materiale è insufficiente. Le scuole
private, laiche o confessionali, sono dette "alternative" e si
differenziano da quelle pubbliche per il loro carattere specialistico.
Alcune di queste sono integrate nel sistema pubblico. Insegnamento
generale: corso di studi
Scuola
dell'obbligo La scuola
dell'obbligo è costituita da un ciclo di otto classi, unificato da un
punto di vista amministrativo e suddiviso in due livelli: elementari
(classi I-IV) e medie (classi V-VIII). Alla fine dell'ottavo anno è
previsto un esame per il conseguimento della licenza dell'obbligo. La
riforma del 1990 ha esteso l’istruzione obbligatoria da otto a dieci
anni, ma tale disposizione non è mai stata concretamente realizzata. Scuola
elementare Età prevista
dai 6 ai 10 anni Durata 4 anni Numero di
allievi per insegnante: 17 Insegnanti
donne: 60% Fonte:
Unesco, Rapport mondial Calendario e
Orari L'anno
scolastico è diviso in due semestri. Il primo ha inizio entro i primi
15 giorni di Settembre e termina il 28 Dicembre; il secondo comincia il
12 Gennaio e si conclude il 31 Maggio per le elementari, il 7 e il 14
Giugno per le medie e le superiori. Nel secondo semestre si inseriscono
due periodi di vacanza: dal 29 Dicembre all'11 Gennaio e dal 30 Marzo al
5 Aprile. Vengono rispettate le feste mussulmane, ortodosse e
cattoliche. Dalla prima alla quinta classe della scuola dell'obbligo le
settimane di insegnamento sono 35, dalla sesta all'ottava 34. Le ore di
scuola alla settimana sono 23 per la prima e la seconda classe, 25 per
la terza, 27 per la quarta, 29 per la quinta, 30 per la sesta e 32 per
la settima e l'ottava. I giorni di frequenza settimanale sono 6, dal
Lunedì al Sabato dalle 8.00 alle 12.00. Sono previsti attività
pomeridiana di tipo curriculare e tempo libero per il gioco a scuola.
Vengono assegnati compiti a casa. Programmi e
organizzazione I programmi
della scuola obbligatoria sono uniformi in quanto realizzati da gruppi
di esperti e approvati dal Ministero dell'istruzione. I piani di
insegnamento inglobano un totale di 16 discipline. Sono studiati per
offrire ai ragazzi un'educazione generale e includono corsi sociali
(44,6%), matematica e scienze naturali (33,8%), disegno (7,3%),
educazione fisica (7,3%) e attività manuale (7%). Alle elementari tutte
le materie sono insegnate da un unico maestro, a partire dalla quinta le
lezioni sono impartite da più insegnanti. La lingua
d'insegnamento è l'albanese; in base alla costituzione, le minoranze
nazionali hanno il diritto di studiare nella loro lingua madre. Nel
corso della scuola elementare (classi I-IV), le lingue straniere non
sono materia di studio, anche se nelle città è stato avviato un
programma sperimentale che prevede l'introduzione dell'inglese dalla
seconda elementare. L'inglese e il francese vengono introdotti in prima
media. La riforma
scolastica del 1990 ha prodotto radicali cambiamenti nel programma della
scuola generale e obbligatoria. Un corso di educazione sociale è stato
introdotto al posto dell'educazione morale e politica. L'allenamento
militare e il lavoro fisico, così come lo studio del marxismoleninismo,
sono stati abbandonati e sostituiti da altre discipline sociali, come ad
esempio educazione civica. Tutte le tematiche sociali, umanistiche,
economiche, giuridiche o artistiche sono state depoliticizzate e rese
ideologicamente "neutrali". Il programma di matematica e
scienze naturali è stato modificato seguendo il percorso dei Paesi più
avanzati. Nell'ordinamento scolastico sono previsti i rapporti scuola
famiglia che si svolgono attraverso riunioni settimanali fra genitori e
insegnanti. Sono previste gite scolastiche. Valutazione La valutazione degli studenti è effettuata trimestralmente e individualmente. Nel primo anno delle elementari viene dato un voto in decimi complessivo, in quelli seguenti un giudizio per ogni materia. La promozione da un anno all'altro si realizza in modo automatico, in base ai progressi annuali degli studenti ed è prevista la ripetenza. E’ necessario superare un esame alla fine della quarta elementare per accedere alla prima media. Alla fine delle medie, è previsto un esame - scritto e orale - di lingua e matematica. Ai ragazzi che lo superano è rilasciato un certificato, detto degli "otto anni", che consente l'accesso al pubblico impiego. |
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