Francesca Consoli
Liceo Scentifico Statale Enriques di Roma
Anno Scolastico 2001/2002




Se tutte le donne del mondo...



Se tutte le donne del mondo fossero coscienti del loro ruolo sociale, piccoli/grandi cambiamenti si verificherebbero e modificherebbero la situazione di violenza contro la donna. Non è semplice acquisire la propria identità di genere, occorre intraprendere un lungo percorso di esperienza e di riflessione. Tante, troppe, sono le donne che subiscono quotidianamente soprusi, vessazioni, violenze psicologiche, ricatti affettivi ed economici. Questo fenomeno non conosce confini né di nazionalità né di classe sociale, né di età, anche se condizioni economiche e sociali particolarmente svantaggiate possono predisporre a manifestazioni violente nei confronti dei soggetti più deboli della famiglia: le donne e i minori. L'educazione alla non violenza può contrastare la tendenza all'abuso, presente nei sistemi politici e sociali più diversi.
I diritti sono dimenticati a volte anche nelle democrazie più avanzate, qualora si neghi il diritto al lavoro, alla parità, all'istruzione, alla salute. Delle donne sono state uccise, altre sono state violentate altre ancora rinchiuse in prigioni del terrore, ma la lotta resta in nome della libertà. In Algeria le donne lottano continuamente ogni giorno affinché il loro paese sopravviva. In Brasile le donne risultano essere non alfabetizzate e vulnerabili nei confronti di un autoritario mondo prevalentemente maschile. Qui, come in altri paesi, il concetto di parità di diritti nella differenza dei sessi non è stato ancora assimilato. Oltre ai maltrattamenti che rendono succube le donne brasiliane e non, abbiamo anche numerosi casi di violenze e discriminazioni nei confronti dei "DIVERSI": i neri, gli Indios , i poveri, i bambini di strada, i detenuti, i senza terra, i malati mentali, gli anziani, i gay, i portatori di handicap. In India la donna subisce violenze e abusi su tutti i piani (economico, culturale, religioso). Credo concludendo che in alcuni contesti sociali e politici non sia presente il concetto della parità dei diritti.



Tratto da "Federigo", il giornale degli studenti del L.S.S. Enriques





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