Sara Centracchio, Floriana Fabi
Liceo Scentifico Statale Enriques di Roma
Anno Scolastico 2001/2002




Saphia


Quante volte abbiamo sentito parlare di Safiya Husouni, quante volte ci è stata chiesta una firma, una sola semplice firma per salvarla…
Le petizioni che sono state presentate allo Stato di Sakato Nord della Nigeria, hanno contribuito a fermare il processo; questo però non vuol ancora dire "salvezza". Safiya infatti è tutt'ora in attesa del verdetto della Corte di Appello islamica. Ciononostante, lei è tranquilla perché sa che molte persone nel mondo si sono mobilitate affinchè sia ancora libera di vivere.
Safiya ha trentacinque anni, tre matrimoni falliti alle spalle e cinque figli, il primo dei quali concepito a soli dodici anni; è accusata di adulterio per aver messo al mondo la sua ultima bambina, Adaua, di appena un anno, al di fuori del matrimonio. In realtà, la piccola è frutto di uno stupro, ma le autorità non hanno neppure avviato le indagini, perché,afferma la donna, lo stupratore è un uomo sposato, nonché una delle più ricche ed influenti persone del villaggio.Ora la sua unica salvezza è che il suo ex-marito riconosca che la bambina è sua; in caso contrario, la legge provvederà a sotterrare Safyia fino al collo e giustiziarla così con la lapidazione, facendo attenzione ad utilizzare pietre di dimensioni né troppo piccole, che non le farebbero nulla, né troppo grandi ,perché la ucciderebbero troppo rapidamente.
Questo è ciò che prevede la Shara, la legge islamica reintrodotta due anni fa a Sakato, per l'adulterio, considerato uno dei crimini più gravi.
Molti, interrogati sul delicato destino di Safiya, citano il Corano:"Con quelle delle nostre donne che avranno commesso la turpitudine, portate contro di esse quattro testimoni, scelti fra voi stessi; e se questi potranno testimoniare del fatto, chiudetele nelle loro case, finchè non le colga la morte ad opera di Dio, a loro, una via di salvezza" (sura delle donne, IV, 19).
Questa cultura sembra molto lontana dalla nostra, e numerose donne hanno già subito la lapidazione per crimini molto lievi…salvare Safiya non significa salvare tutte le vittime della Sharia, me è di sicuro un passo avanti.


AGGIORNAMENTI
Lunedì 18 marzo si è tenuto il processo d'appello, la sentenza è stata positiva: Safiya è stata assolta!!!! A salvarla è stato un cavillo legale, infatti i difensori della donna hanno basato la linea di difesa sul fatto che la Svaria non era ancora stata introdotta nel Paese al momento in cui è stato commesso il "crimine".
La felice conclusione di questa storia, però, non ci deve far dimenticare che molte altre donne vengono condannate alla la lapidazione: nello stesso Paese di Safiya, infatti, una vicenda analoga non si è conclusa altrettanto positivamente: un'altra donna è stata infatti condannata alla lapidazione per adulterio.
Gli occhi dell'opinione pubblica mondiale, quindi non devono chiudersi proprio ora, ma devono rimanere puntati sulle vicende delle tante Safiya, perché esecuzioni come queste non si verifichino più.



Tratto da "Federigo", il giornale degli studenti del L.S.S. Enriques





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