A cura di Poalo Canfora
Liceo Scentifico Statale Enriques di Roma
Anno Scolastico 2001/2002
Intervista a una ragazza pakistana
Dopo l'11 settembre e lo scoppio della guerra, terrorismo e islam, paesi arabi e civiltà arretrate, vengono spesso pericolosamente associati. Per capire quanto sbagliata sia questa visione e per sapere qualcosa di più sulla situazione dei paesi di cultura islamica, abbiamo deciso di intervistare una ragazza pakistana, che, anche se vive in Italia ed è ben integrata nella nostra società, conserva molti rapporti con il suo paese.
Maham ha 18 anni, è musulmana, è di etnia Pashtun, parla molto bene l'italiano, ma anche l'inglese e l'urdu (le due lingue ufficiali del Pakistan; l'urdu è una fusione di varie lingue del ceppo indoeuropeo che si scrive con i caratteri arabi). Frequenta una scuola superiore pubblica italiana e ama navigare in internet. Sfrutta la rete per conoscere ragazzi e ragazze che vivono nei più lontani angoli della terra, ma anche come fonte d'informazione e per restare in contatto con il suo paese.
- Ciao Maham, innanzitutto, tu ti senti italiana?
Si, mi sento italiana, ma un'italiana diversa.
- Perché la tua famiglia ha lasciato il Pakistan?
Inizialmente mio padre, controllore di volo, era stato trasferito in Germania, e poi in Italia, sempre per lavoro. Qui, in seguito, ha iniziato a fare il commerciante.
- In che modo sei ancora in contatto con il tuo paese?
Giornali (anche locali), internet, parenti, telefono, lettere … e poi ci vado quasi ogni anno.
- Potresti descrivere brevemente quale credi sia la situazione attuale del Pakistan?
E' un paese governato da una dittatura, dove le persone non hanno libertà né diritti e l'esercito usa il suo potere sulla popolazione.
- E a livello sociale, in che condizioni verte il tuo paese? Secondo te, dove si possono individuare le cause di questo?
In Pakistan c'è una grande maggioranza di persone che vivono in povertà, che riescono appena a mantenersi, e solo una piccola minoranza che vive in modo molto agiato. Manca una classe intermedia. In Pakistan è molto difficile per un povero migliorare le proprie condizioni, quindi restano agiati quelli che nascono in una famiglia agiata: non c'è mobilità sociale.
- Certamente tu conosci il Corano. Sapresti dirci cosa dice riguardo la violenza?
Come credo che sia affermato da tutte le religioni, l'Islam non incita alla violenza, anzi la condanna.
- Secondo la tua interpretazione, come si pone nei confronti di quella che conosciamo come "guerra santa"? E' vero che promette il paradiso a chi muore uccidendo infedeli?
Il termine Jihad, si traduce erroneamente guerra santa, perché in realtà significa autodifesa (guerra in arabo si dice herb). Il Corano quindi invita ad autodifendersi, ma credo che non autorizzi nemmeno ad attaccare per autodifesa. Per quanto riguarda coloro che vanno in paradiso, morendo in battaglia, per il Corano sono coloro che muoiono difendendo la loro patria, il loro credo, i loro ideali.
- Chi è, secondo te, un integralista islamico?
Qualcuno che crede nel Corano e vuole la Sharia (legge coranica) come costituzione del proprio stato.
- Perché ritieni che gli attentati dell'11 settembre non siano opera di integralisti islamici?
Se una persona crede integralmente nel Corano segue la sua prima regola riguardo la guerra: non uccidere donne, bambini, anziani. Inoltre non ritengo sufficienti le prove su cui si basa l'accusa verso gli integralisti islamici: ad esempio il testamento di Mohammed Atta non sembra scritto da qualcuno che segue l'Islam.
- Chi sono i talebani? Sono integralisti islamici?
I talebani non si definiscono integralisti islamici. Sono studenti di teologia e hanno tentato di adottare la Sharia, ma, a mio avviso, l'hanno mal interpretata.
- Come mai in alcuni paesi islamici ci sono meno diritti per le donne?
Fondamentalmente ciò dipende da una visione maschilistica del mondo, presente anche tra i musulmani. Questo non è strettamente connesso con l'Islam: è una visione del mondo di uomini prepotenti che vivono in quei paesi. Ad esempio, in Arabia Saudita, uno stato che non consideriamo integralista islamico, le donne non hanno molti diritti: ad esempio non possono guidare.
- La Sharia comprende leggi che discriminano le donne?
No, lascia libertà di scelta personale.
- A proposito del velo per le donne, cosa dice l'Islam?
L'Islam invita le donne a coprire le "proprie grazie" ad esclusione di mani e viso. Quindi le donne portano l'Hijab, che copre la testa lasciando completamente scoperto il viso. Gli altri tipi di velo, come il Burka, sono prettamente derivati dalla cultura locale dei singoli paesi.
- In Italia alcuni vedono una differenza tra Islam e Cristianesimo nel fatto che attualmente la religione cristiana (e quindi quella cattolica) è tollerante verso atei e credenti di altre religioni, mentre l'Islam no. Cosa ne pensi?
Il Corano non dice questo; anzi invita a non costringere a credere nell'Islam, ma solo ad illustrare questa religione, affinché gli altri possano scegliere.
- Osama Bin Laden è visto come un nemico o un punto di riferimento per il mondo arabo e quello islamico?
Secondo me, la maggior parte dei musulmani lo considera un buon musulmano, anche perché non lo crede colpevole degli attentati dell'11 settembre. E' visto come un mujhaid, colui che sta combattendo la Jihad e che se muore va in paradiso.
- Perché i musulmani lo appoggiano in questo modo?
Bin Laden si oppone al potere degli U.S.A. sul Medio-Oriente e sui paesi islamici. Dichiara di non volere che i musulmani vivano in situazioni difficili, che sono state costruite, mantenute o comunque non evitate dagli Stati Uniti. (Il problema Israeliano-Palestinese, il Kurdistan, il Kashmire, l'embargo all'IRAQ con le conseguenze della precedente guerra del golfo)
- Bin Laden ha invitato tutti gli islamici alla Jihad. Come consideri il suo invito?
Credo che sia parzialmente valido. Sono d'accordo con lui nel difendere l'Afghanistan da questi attacchi, ma non sono daccordo nell'attaccare l'occidente, stile terrorismo.
- Gli ultimi avvenimenti internazionali hanno cambiato i rapporti tra la gente e i musulmani che vivono in occidente?
In Italia attualmente la gente ha paura degli immigrati di religione islamica, poichè l'immagine proposta dai mass-media dei musulmani è quella di tanti terroristi che appoggiano Bin Laden; penso che gli immigrati musulmani pensino a costruirsi la propria vita nel nostro paese, più che aiutare Bin Laden.
Tratto da "Federigo", il giornale degli studenti del L.S.S. Enriques
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