Come allevo i miei Discus


 

L’allevamento del Discus (Symphysodon discus) rappresenta una vera e propria sfida o, se preferite, il punto di arrivo di ogni acquariofilo.

Ritenuto, forse a torto, un pesce difficilissimo, viene a volte snobbato in favore di alcuni consimili ritenuti più “accomodanti”, primi fra tutti gli Scalari.

La mia esperienza con questi pesci non è stata fino ad oggi particolarmente difficile, considerando però che li allevo soltanto da alcuni mesi e che, almeno per il momento, non intendo cimentarmi nella loro riproduzione.

Originari dell’Amazzonia (Rio Negro e Orinoco), questi ciclidi necessitano di un ambiente il più simile a quello d’origine, benché abbia potuto verificare che gli esemplari in commercio, provenendo ormai quasi esclusivamente da allevamenti, si adattano a condizioni anche notevolmente diverse da quelle che troverebbero nel loro habitat naturale.

In ogni caso è fondamentale assicurare loro un’ottima qualità dell’acqua (ph tra 6 e 6.5; kh e dgH non oltre i 4°) che dovrà sempre essere assolutamente assente da cloro e metalli pesanti, da nitriti e con valori di nitrato possibilmente al di sotto di 20-30 mg/l.

Di fondamentale importanza è anche la temperatura dell’acqua che dovrebbe oscillare tra 29 - 30° e comunque non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 28°. Ciò impone alcune considerazioni in riferimento alle piante con cui allestire la vasca, nonché  agli eventuali coinquilini:

per quanto riguarda le piante, ho allestito il mio acquario con diverse varietà di Echinodorus, per la parte posteriore, e alcune Anubias nane per la parte centrale e laterale. Entrambe queste specie dimostrano una buona resistenza alle elevate temperature, benché ritengo che queste non siano le loro condizioni ottimali per una crescita sana e rigogliosa.

Purtroppo un punto dolente è rappresentato da periodiche esplosioni di alghe a pennello, sicuramente favorite dalla temperatura e, probabilmente, dal substrato fertilizzante posto sotto la ghiaia, che cerco di limitare con frequenti cambi d’acqua, una pulizia rigorosa e (ahimè) antialghe.

I miei Discus condividono l’acquario con due coppie di Papiliochromis ramirezi, 10 Neon, 4 Scalari e due Botia macracantha, l’intero gruppo, nonostante la presenza dei due asiatici, sembra convivere tranquillamente.

Alcuni esperti consigliano di filtrare l’acqua con torba al fine di arricchirla con preziosi acidi umici, io ho optato per la somministrazione di analoghe sostanze in forma liquida (Sera Morena) che agiscono nel contempo come inibitori naturali dello sviluppo di alghe.

La sostituzione dell’acqua viene effettuata al massimo ogni sette giorni, ma generalmente è più frequente, in ragione di 25 - 30 litri (la vasca contiene 150 litri netti) utilizzando acqua RO, debitamente riscaldata ed arricchita con oligoelementi (Tetra Vital).

Per quanto riguarda l’alimentazione, li nutro in modo vario e bilanciato con prodotti per Discus in granuli, scaglie e fiocchi di varie marche, per evitare che si abituino allo stesso mangime, nonché con periodiche somministrazioni di spinaci bolliti che integro con complessi vitaminici (Sera Fishtamin). Considerato che i Discus dimostrano qualche difficoltà a nutrirsi dei mangimi in fiocchi galleggianti, può essere utile immergere per qualche minuto la razione da somministrare in un poco d’acqua prelevata dall’acquario aggiungendo, se necessario, complessi vitaminici del gruppo B.


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