Acqua e manutenzione |
La letteratura del settore è molto chiara a proposito dei cambi dacqua: ridotti e frequenti, piuttosto che abbondanti e sporadici, in questo differenziandosi enormemente con le indicazioni spesso suggerite da alcuni negozianti che, per invogliare il neofita, indicano in mensile (o addirittura trimestrale) la cadenza con cui effettuare la sostituzione parziale dellacqua.
E chiaro, quindi, che la quantità e la frequenza dei cambi dipendono da molteplici fattori:
1.
Il
volume dellacquario, o più esattamente, la quantità effettiva dacqua contenuta nella vasca, è indubbiamente il primo fattore da considerare: più grande è lacquario, minore sarà limpatto delle sostanze inquinanti, a patto che gli altri fattori siano rispettati.
2.
Il
numero e la taglia dei pesci
è un altro elemento che determina il successo di un acquario.
3.
Il tipo di acqua
utilizzata è quasi esclusivamente da osmosi inversa, che per alcune specie
(ciclidi del Malawi, ciclidi del Sud America) correggo con gli appositi integratori di sali e
oligoelementi, non dimenticando lintroduzione di ceppi batterici nitrificanti
(Cycle direttamente nellacqua, Nitrivec nel filtro).
Di fondamentale importanza è la temperatura dellacqua che introduciamo nellacquario, nella considerazione che quella sostituita ha una temperatura notevolmente più alta.
4.
Il sistema filtrante
è
indubbiamente il cuore dellacquario. E' nel filtro che iniziano i primi processi di insediamento dei batteri nitrificanti responsabili della degradazione delle sostanze azotate inquinanti, è nel filtro che si stabilizzano i primi equilibri chimici che consentono ai pesci di vivere (e non di sopravvivere) come nel loro biotopo e a noi di godere di unacqua cristallina, è il filtro che trattiene tutte le particelle inutilizzate decomponendone alcune e bloccando il ricircolo di quelle più grandi.
Dopo varie esperienze e diversi fallimenti ho dotato tutti i miei acquari della medesima struttura filtrante:
Questo sistema filtrante, grazie alla consistente superficie di insediamento di batteri nitrificanti, garantisce una buona filtrazione biologica, a cui si aggiunge un'altrettanto valida filtrazione meccanica, particolarmente utile nelle vasche allestite con substrato fertilizzante sotto la ghiaia.
5.
Per quanto concerne il tipo di
mangime utilizzato, premesso che alimento i miei ospiti una o due volte al giorno con scaglie e liofilizzati, lesperienza mi ha indotto a limitare al massimo luso di preparati in gel e di surgelati che, ancorché particolarmente graditi ai pesci, risultano di notevole impatto inquinante. Personalmente non ho mai osservato la regola del giorno di digiuno e non ho mai riscontrato alcuna anomalia nella crescita dei miei pesci.
La sifonatura del fondo, la pulizia del filtro e del vetro anteriore degli acquari è effettuata alloccorrenza. Per quanto riguarda laerazione, le pompe in dotazione garantiscono i necessari scambi gassosi e pertanto limito luso dellaeratore allo stretto indispensabile (in estate o durante trattamenti antiparassitari o antimicotici) al fine di evitare inutili dispersioni di CO2. Le osservazioni sopra descritte, e dei cambi dacqua settimanali in ragione del 20% della quantità effettiva, mi consentono di mantenere stabili i valori chimici, garantendo nel contempo ai miei ospiti condizioni di vita quanto più simili a quelle del loro habitat naturale. |
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